La recensione «Le strade oscure», l'ultimo romanzo di Andrea Fazioli

sifo, ats

13.10.2022 - 10:39

La copertina del libro "Le strade oscure" di Andrea Fazioli.
La copertina del libro "Le strade oscure" di Andrea Fazioli.
Keystone

«Le strade oscure» (Guanda) è l'ultimo libro di Andrea Fazioli, che vede il ritorno dell'investigatore di Corvesco, Elia Contini. Un giallo ricco di suspense, ancorato nell'attualità che ha come protagonista un frontaliere con tanto di bestiario di animali immaginari.

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Fazioli ha creato il personaggio di Contini nel 2002, sono passati 20 anni da allora, un'occasione questa per rinnovare il personaggio, si legge in una nota stampa dell'editore Guanda.

Tuttavia le vecchie abitudini dell'investigatore di ficcare il naso dove non dovrebbe sono lungi dall'essere sparite, mettendolo non poco in pericolo.

Temi legati all'attualità

Le pagine del romanzo sono popolate di lavoratori pendolari, corruzione, 'ndrangheta, in cui lo scrittore coglie l'occasione per approfondire temi della realtà che lo circondano in Ticino e nella vicina Italia. Protagonista di questo giallo è il frontaliere Ernesto Magni, da poco separato dalla moglie e padre di una bambina. Magni fa capo all'investigatore privato Elia Contini per alcuni sospetti che lo assillano e un portafoglio rubato.

Fazioli stila un'ampia paletta di personaggi, ognuno con le sue peculiarità, nella loro psicologia la linea fra il bene e il male è molto sottile. Come d'altronde lo è nella realtà. La stessa casa editrice scrive «la trama poliziesca s'intreccia a una riflessione più compiuta sulla natura umana». Nel corso delle 313 pagine del libro si rimane con il fiato sospeso, molte le domande che ci si pongono e che attendono risposta. Quando però la risposta è impossibile da trovare.

Bestiario di animali immaginari

Diversi capitoli del libro sono intercalati da brevi prose che presentano un animale immaginario – una sorta di gioco segreto che Ernesto Magni intrattiene con la figlia Vera. Uno di questi è lo «sniek», che nel libro prende le sembianze di una cintura, «si tratta di un animale provvisto di una pazienza inusuale, congiunta a una fulminea rapidità nell'atto di aggressione».

Prendendo spunto anche dalla saga di Harry Potter, citata a svariate riprese come per l'accenno al «cavallo alato» (che in realtà è un ippogrifo), a cui chi ha letto o leggerà il giallo, parrà subito un dettaglio assai importante per risolvere il caso. Un bestiario che permette «di guardare ciò che accade con gli occhi degli animali immaginari che popolano queste pagine», indica ancora la nota di Guanda.

A proposito dell'autore

Andrea Fazioli, classe 1978, vive a Bellinzona. Ha pubblicato diversi gialli che vedono protagonista l'investigatore Elia Contini, fra questi «L'arte del fallimento» (Guanda, 2016) e «Gli svizzeri muoiono felici» (Guanda, 2018).

Lo scorso anno ha pubblicato per Gabriele Capelli Editore «A Zurigo, sulla Luna. Dodici mesi in Paradeplatz», un reportage scritto a quattro mani con il poeta e amico Yari Bernasconi. Nel 2020 esce «Le vacanze di Studer (Casagrande), in cui Fazioli si addestra a continuare un romanzo incompiuto di Friedrich Glauser. Nel 2017 ha ricevuto per la sua opera letteraria l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia.