Giustizia militare Schianto F/A-18 sul Susten: al via il processo

dosp, ats

4.1.2024 - 11:24

Inizia oggi davanti al Tribunale militare di Muttenz (BL) il processo contro un controllore del traffico aereo di Skyguide e un pilota delle Forze aeree svizzere in relazione allo schianto di un F/A-18 avvenuto non lontano dal passo del Susten (BE/UR) nel 2016.

Un elicottero della REGA mentre stava cercando il pilota dell'F/A-18 scomparso accanto ai rottami del velivolo militare sopra il Chelengletscher, a est di Hinter Tierberg, a Goeschenen, mercoledì 31 agosto 2016. Il caccia F/A-18, si era schiantato disperso nella regione di Susten lunedì pomeriggio ed era stato  localizzato martedì.
Un elicottero della REGA mentre stava cercando il pilota dell'F/A-18 scomparso accanto ai rottami del velivolo militare sopra il Chelengletscher, a est di Hinter Tierberg, a Goeschenen, mercoledì 31 agosto 2016. Il caccia F/A-18, si era schiantato disperso nella regione di Susten lunedì pomeriggio ed era stato  localizzato martedì.
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Keystone-SDA, dosp, ats

I due sono accusati di omicidio colposo, inosservanza per negligenza di prescrizioni di servizio, perturbamento per negligenza della circolazione pubblica e abuso e sperpero di materiali per negligenza.

Il 29 agosto 2016 il velivolo, partito dall'aereodromo militare di Meiringen (BE), si schiantò contro il fianco occidentale della montagna di Hinter Tierberg nella regione del passo del Susten.

Nell'incidente perse la vita il pilota, un vodese di 27 anni con poca esperienza. Il velivolo e la sua scatola nera andarono completamente distrutti, per cui durante l'inchiesta non è stato possibile basarsi sui dati di volo.

L'incidente avvenne nel corso di un allenamento del volo di combattimento: il pilota che poi si sarebbe schiantato voleva collegare il proprio radar a quello del cosiddetto pilota leader. L'operazione non riuscì e quindi il 27enne contattò il controllore del traffico aereo di Meiringen per ricevere ulteriori istruzioni.

Il controllore diede ordine di salire a quota 10'000 piedi (3048 m), ordine che venne eseguito. Solo 58 secondi dopo l'ultimo contatto radar ci fu lo schianto contro il fianco della montagna a 3319 metri di quota. L'uomo radar si era accorto dell'errore, ma non era più stato in grado di contattare il pilota.

Il processo dovrebbe durare quattro giorni e il verdetto è atteso al termine dei dibattimenti, martedì prossimo.