DrammaSchianto Ju-52: istituto olandese non evidenzia carenze nell'UFAC
fc, ats
20.5.2021 - 13:26
Nelle attività di vigilanza esercitate dall'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) sull'aviazione civile svizzera non ci sono carenze sistemiche. Lo afferma un rapporto dell'Istituto olandese per l'aviazione civile e lo spazio (NLR) commissionato dal Dipartimento federale dei trasporti (DATEC) dopo l'incidente del Ju-52.
Keystone-SDA, fc, ats
20.05.2021, 13:26
SDA
Il 4 agosto 2018 un vecchio trimotore Ju-52 si era schiantato al suolo presso il Piz Segnas, sopra Flims (GR). Tutti gli occupanti del velivolo, tre membri dell'equipaggio e 17 passeggeri, avevano perso la vita. L'apparecchio era uno Ju-52 del 1939 – modello noto con il nome di «Tante Ju» (Zia Ju) – immatricolato HB-HOT.
L'aereo era decollato dall'aerodromo di Locarno-Magadino ed era diretto a Dübendorf (ZH).
L'UFAC «soddisfa elevati standard di qualità»
A seguito delle critiche mosse all'UFAC da parte del Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) nel rapporto sull'incidente, Berna aveva voluto vederci chiaro e aveva incaricato l'NLR di indagare, anche su aspetti sistemici della sorveglianza che vanno oltre il caso concreto.
Nel rapporto, pubblicato oggi dalla Segreteria generale del DATEC, i periti dell'NLR sono giunti alla conclusione che le attività di vigilanza svolte dall'UFAC non rivelano carenze o rischi sistemici tali da richiedere provvedimenti correttivi immediati.
Nel confronto internazionale, viene inoltre precisato, l'Ufficio federale «soddisfa elevati standard di qualità» e ai suoi ispettori viene «attestata una grande competenza professionale».
I periti dell'NLR hanno tuttavia emanato una serie di raccomandazioni volte a ottimizzare le attività di vigilanza dell'UFAC. Viene ad esempio proposto un più efficace coordinamento tra la vigilanza tecnica e quella operativa e la presa in considerazione di fattori «soft», quali ad esempio la cultura di sicurezza delle imprese poste sotto la sua vigilanza.
Una vicinanza problematica
Il rapporto dell'istituto olandese mette anche il dito nella problematica della «vicinanza» tra l'UFAC, in quanto autorità preposta alla vigilanza, e le imprese svizzere oggetto di tale sorveglianza.
Questa circostanza potrebbe infatti incidere negativamente su un'attività di vigilanza critica e indipendente. Per eliminare simili rischi, viene pertanto raccomandato di instaurare un sistema di «Check and Balance» (controllo e bilanciamento reciproco).
Nel comunicato la Segreteria generale del DATEC afferma che l'UFAC ha già avviato l'attuazione delle raccomandazioni dell'NLR.
Errore umano, ma non solo
In base al rapporto finale sull'incidente pubblicato in gennaio dal SIS lo schianto dello Ju-52 fu causato da un errore del pilota. Per il SISI, la società che gestisce il servizio di voli turistici Ju-Air non aveva inoltre tenuto conto dei significativi rischi che voli di questo genere comportano e da tempo non soddisfaceva i requisiti per garantire operazioni condotte in sicurezza.
Dal canto suo l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), in qualità di autorità di sorveglianza, non aveva saputo riconoscere i numerosi problemi legati alla sicurezza. Tra le altre cose infatti, l'aereo precipitato non era tecnicamente in ordine, anche se ciò non ha influito sull'incidente.