Italia Scontro aereo, arrestato il pilota francese

ATS

26.1.2019

I resti di uno dei due mezzi
I resti di uno dei due mezzi
Keystone

Disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggravato.

Sono le accuse che la procura di Aosta contesta a Philippe Michel, di 63 anni, istruttore di volo di Mennecy (Ile de France), che era alla guida dell'ultraleggero schiantatosi venerdì pomeriggio contro un elicottero sotto il Rutor, provocando la morte di sette persone.

Nei suoi confronti è scattato il fermo di polizia giudiziaria: resterà piantonato nell'ospedale Parini, dove è ricoverato per un politrauma in Rianimazione (non è in pericolo di vita).

Si è avvalso della facoltà di non rispondere

I pm sono giunti in ospedale poco prima delle 13. L'interrogatorio è durato pochi secondi: il pilota, difeso dall'avvocato Jacques Fosson, si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Il provvedimento è stato preso alla luce degli elementi raccolti da carabinieri e guardia di finanza in sinergia" ha detto il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna.

Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Carlo Introvigne. "Al momento il mio cliente è sotto choc e non è ancora in grado di ricostruire quanto accaduto" aggiunge l'avvocato Fosson.

Secondo la ricostruzione dei fatti, lo San Jodel D 140 a cinque posti decollato da Megève stava facendo dei voli di esercitazione ed era in fase di atterraggio sul ghiacciaio, quando si è scontrato con l'elicottero, impegnato in un servizio di eliski, che stava riportando a valle gli sciatori.

I resti dei velivoli sparsi per 400 m2

"L'urto è avvenuto in volo, probabilmente a qualche decina di metri di altezza, i resti dei velivoli erano sparsi in un area di circa 400 metri quadrati", ha spiegato Paolo Comune, responsabile del Soccorso alpino valdostano.

Nessuno ha assistito alla scena. "Ci stavamo avvicinando alla zona di atterraggio, la manovra era già iniziata, all'improvviso ci siamo trovati davanti l'elicottero, non lo avevamo visto", ha riferito Philippe Michel ai sanitari.

Bilancio definitivo: 7 morti e 2 feriti

Alla fine il bilancio è di sette morti - il pilota dell'elicottero, Maurizio Scarpelli, di 53 anni, la guida alpina Frank Henssler (49), tedesco trapiantato in Valle d'Aosta, e tre sciatori tedeschi, oltre al belga Arnaud Goffin (51) e al francese Bruno Marais (59), che erano sull'ultraleggero. Gli ultimi due corpi sono stati trovati stamattina, sepolti sotto la neve.

Due i feriti - Philippe Michel e il tedesco Martin Warner, di 34 anni - entrambi con prognosi riservata. "Hanno riportato politraumi gestibili" spiega Luca Cavoretto, responsabile del 118. "La Valle d'Aosta si impegnerà ad attivare tutti i canali possibili, per definire iniziative ed eventuali protocolli affinché venga regolamentato il volo aereo transfrontaliero, a tutela dei tanti professionisti della montagna che operano in quelle zone", ha dichiarato il presidente della Regione Valle d'Aosta, Antonio Fosson.

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