Panchine segate a metàAzione artistica insolita dei fratelli Riklin a Sciaffusa
gf, ats
28.8.2024 - 15:07
Un'azione artistica insolita dei fratelli Riklin ha scosso la città vecchia di Sciaffusa stamane. Membri del Municipio hanno segato a metà panchine pubbliche per installarne l'altra metà presso abitanti pronti ad accogliere ignoti passanti.
Keystone-SDA, gf, ats
28.08.2024, 15:07
28.08.2024, 15:14
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All'origine di questo «progetto artistico e sociale», destinato a riattivare l'incontro tra persone in maniera insolita, ci sono gli artisti concettuali Frank e Patrik Riklin.
Il progetto durerà un anno, ha indicato la città di Sciaffusa in una nota odierna.
Menzione dell'ubicazione «privata»
Dalle 10.00 di questa mattina le motoseghe hanno rombato su una piazza della città vecchia del capoluogo. Ogni volta, una metà della panchina gialla rimane sul posto mentre l'altra viene installata in un appartamento su base volontaria. Rendendo questi spazi privati accessibili a tutti, l'azione artistica amplia lo spazio pubblico.
L'ubicazione della metà mancante delle panchine disposte sulla piazza Walther-Bringolf verrà indicata sulla metà rimasta. Gli abitanti della città che desiderano partecipare al progetto dovranno quindi permettere ai visitatori sconosciuti di installarsi sulla metà di panchina che si trova a casa loro.
Sfidare l'ordinario in modo costruttivo
Questo progetto artistico «graffia gli stereotipi e cerca di contrastare l'ordinario in modo costruttivo», spiegano i fratelli Riklin, citati nella nota. Il via libera ricevuto dal mondo politico non era scontato. Un prestito di 90'000 franchi è stato approvato solo di stretta misura dal Consiglio comunale. Molti rappresentanti dei partiti borghesi si sono opposti.
La consigliera comunale Christine Thommen (PS) vede il progetto come una nuova dimensione dello sviluppo urbano. «Finora la pianificazione urbanistica si è fermata alle porte dello spazio privato, ma ora non più», afferma, citata nella nota.
I due gemelli sangallesi non sono nuovi a progetti artistici particolari. Tra il 2008 e il 2016 hanno aperto hotel a zero stelle ("Null Stern Hotel") nei rifugi della protezione civile. Negli ultimi anni, con lo stesso nome, hanno proposto il progetto di camere d'albergo senza pareti sotto le stelle, in collaborazione con agricoltori e abitanti delle zone rurali. Gli ospiti potevano dormire in un grande e comodo letto in mezzo al verde, di fronte a un panorama spettacolare.