Romandia Perquisizioni e arresti per sospetto terrorismo

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1.9.2022 - 15:32

Immagine d'illustrazione.
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KEYSTONE/Urs Flueeler

Nei cantoni di Vaud e Ginevra, giovedì, su mandato del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sono state eseguite quattro perquisizioni domiciliari e arrestate due persone.

Keystone-SDA, ns, ats

Nei loro confronti la procura federale sta conducendo un procedimento penale per sospetta partecipazione rispettivamente sostegno all'organizzazione terroristica vietata Stato islamico (Isis).

Perquisizioni e arresti sono stati effettuati dall'Ufficio federale di polizia (fedpol) e dalle polizie cantonali ginevrina e vodese, riferisce un comunicato dell'MPC. Il relativo procedimento penale è stato aperto nel 2021.

Riguarda una persona con la doppia nazionalità svizzera e macedone e un cittadino kosovaro – uno dei due imputati è residente nel canton Ginevra, l'altro in quello di Vaud. È condotto per sospetto di violazione della Legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate e sostegno rispettivamente partecipazione a un'organizzazione criminale.

Il MPC ha potuto contare anche sulla collaborazione del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).

Gli imputati saranno interrogati presto

I due imputati saranno condotti dinanzi al MPC per gli interrogatori, al termine dei quali sarà deciso se chiedere la loro carcerazione preventiva al giudice dei provvedimenti coercitivi competente.

Nell'attuale stadio del procedimento, il MPC non può fornire ulteriori informazioni sui reati contestati ai due imputati. La procura ricorda che vale, come sempre la presunzione, di innocenza.

Già arresti in giugno

Già a metà giugno, l'MPC aveva arrestato tre persone in Svizzera sospettate di sostenere l'Isis. Un'altra era stata fermata in Germania. La relativa indagine era stata avviata nel dicembre 2021.

Due degli arrestati nella Confederazione, cittadini svizzeri di 20 e 26 anni, residenti nel cantone di Zurigo, hanno precedenti penali per azioni di sostegno all'Isis. La terza persona arrestata nell'operazione di giugno in Svizzera è un minorenne bosniaco, di 17 anni.

I tre erano erano in contatto tra loro e con la persona di nazionalità tedesca arrestata a Römerberg, nella Renania-Palatinato. Secondo informazioni del Procuratore generale federale tedesco, questo imputato è da tempo un seguace delle idee jihadiste e islamiche radicali. Si è recato in Siria per combattere per l'Isis o per partecipare ad attacchi terroristici. Tuttavia, ciò non è avvenuto.

L'imputato è fortemente sospettato di preparare un grave atto di violenza in grado di mettere in pericolo lo Stato nonché di appartenere a un'organizzazione terroristica all'estero (secondo la traduzione letterale dei relativi articoli del codice penale tedesco).