A largo dell'isola di Bonaire, nei Caraibi, centinaia di coralli crescono e si sviluppano su strutture artificiali.
Circa 900 supporti per coralli sono già stati fissati sul fondale marino attorno a Bonaire.
I sommozzatori attaccano dei giovani coralli alle strutture.
I lavori vengono supervisionati da una barca.
Ogni supporto può accogliere fino a 100 coralli.
Questo compito richiede tempo e si svolge in condizioni difficili.
Lo scopo del progetto è di contribuire alla preservazione della vita sottomarina a largo di Bonaire.
Sott'acqua: queste strutture vedono crescere giovani coralli
A largo dell'isola di Bonaire, nei Caraibi, centinaia di coralli crescono e si sviluppano su strutture artificiali.
Circa 900 supporti per coralli sono già stati fissati sul fondale marino attorno a Bonaire.
I sommozzatori attaccano dei giovani coralli alle strutture.
I lavori vengono supervisionati da una barca.
Ogni supporto può accogliere fino a 100 coralli.
Questo compito richiede tempo e si svolge in condizioni difficili.
Lo scopo del progetto è di contribuire alla preservazione della vita sottomarina a largo di Bonaire.
Anche i coralli crescono prima o poi. Se non ci riescono da soli, l'uomo gli viene in aiuto come è accaduto a largo dell'isola di Bonaire, nei Caraibi.
Bonaire vive di turismo. L'isola attira soprattutto gli appassionati di immersioni che giungono ad esplorare il mondo sottomarino fra le acque cristalline dei Caraibi. L'enorme barriera corallina a largo di Bonaire la rende una meta particolarmente ambita da sub e fotografi sottomarini di tutto il mondo. L'importanza dei coralli per quest'isola si riflette nel nome della sua capitale, Kralendijk, o «diga di corallo».
Come alberi di Natale?
Tuttavia, così come in molte altre regioni del mondo, i coralli soffrono del cambiamento climatico che genera un innalzamento della temperatura marina. Per contrastarne l'estinzione, i celenterati vengono allevati artificialmente tramite strutture che ricordano vagamente degli alberi di Natale.
Tali strutture in PVC e fibra di vetro, alte circa un metro e mezzo e dotate di dieci bracci possono accogliere in tutto un centinaio di giovani coralli. Più di 900 alberi da corallo sono stati immersi nelle acque a largo di Bonaire. Il fotografo Lorenzo Mittiga ha realizzato un resoconto di questo lavoro con il suo apparecchio fotografico.
La scomparsa delle isole Salomone
La scomparsa delle Isole Salomone
«60 Minutes Australia», versione americana del programma d'informazione americana «60 Minutes», tocca il tema dei cambiamenti climatici nel maggio del 2019. O più precisamente dell'innalzamento del livello dei mari...
... che sta sommergendo delle isole di un arcipelago del Pacifico.
Nello spazio di due decenni, delle piccole isole come queste...
... sono scomparse dalla superficie della Terra. Simon Albert, biologo australiano, osserva le conseguenze dei cambiamenti climatici nella regione da anni.
Lo scienziato di 39 anni (a destra) racconta al reporter che qui aveva fatto un picnic con dei colleghi soltanto 18 mesi fa.
Delle vecchie fotografie americane, come questa di Sogomou, permettono allo stesso modo di comprendere...
... l'ampiezza della perdita di terre registrata ad oggi.
La vista aerea attuale lascia percepire la vecchia forma dell'isola.
Ai giorni nostri, occorre prendere una barca per passare in luoghi dove prima c'era la sabbia.
Delle isole coperte di foresta tropicale affondano nel mare. Questi alberi, vecchi di circa 150 anni secondo Simon Albert, sono dapprima inghiottiti...
... quindi muoiono, il che rende ancor meno protetti i litorali delle isole.
Il reporter spiega che qualche anno fa, questo albero era ancora al centro dell'isola. Ed ora è prossimo ad essere sommerso.
Una casa è sul punto di finire nel mare. Un abitante spiega che la spiaggia cominciava...
... dove oggi si vede la casa. Ed era soltanto un anno fa.
Un'altra isola in pieno naufragio: sulle 33 isole del nord-ovest delle Salomone che Albert ha studiato...
... cinque sono scomparse e sei...
... hanno visto dimezzate le loro superfici. Nel corso degli ultimi 20 anni, secondo lo scienziato, il livello del mare...
... è cresciuto di 15 centimetri. Oltre ai cambiamenti climatici, c'è il vento a spingere le acque nella regione, spiega Albert.
I migliori scatti sottomarini
Le migliori fotografie sottomarine dell'anno
Con la sua fotografia «Cycle War», il tedesco Tobias Friedrich è stato consacrato al contempo «Underwater Photographer of the Year 2018» e vincitore della categoria «Relitti». Il suo scatto panoramico, composto da numerose singole foto, mostra delle motociclette nella stiva del cargo britannico «Thistlegorm» affondato durante la Seconda Guerra mondiale.
Con la sua fotografia «Lovebirds», scattata al Loch Lomond, in Scozia, Grant Thomas è stato consacrato al contempo «British Underwater Photographer of the Year» e vincitore della categoria «British Waters Wide Angle».
ManBd UiDive, Malesia, è stato considerato il fotografo sottomarino più promettente. Il suo scatto «Roar» ritrae dei gasteropodi marini in Indonesia.
Grazie alla sua foto «How many pike?», che mostra dei lucci a Stoney Cove, nel Leicestershire, Tony Stephenson è stato consacrato fotografo britannico più promettente.
Con questa immagine di una megattera che esce dalle acque al largo delle Isole Tonga, Greg Lecoeur, Francia, ha vinto nella categoria «Grandangolo».
Categoria «Grandangolo»: menzione speciale per Herbert Meyrl, Germania, e la sua foto dell'ingresso di una rete di grotte nello Yucatan, in Messico.
Renee Capazzola, Stati Uniti, è stato ricompensato nella categoria «Grandangolo» per lo scatto di un branco di squali al largo della Polinesia francese.
Con la sua foto di ippocampi al largo delle Bahamas, Shane Gross, Canada, è il vincitore della categoria «Macro».
Secondo, nella categoria «Macro», Songda Cai, Cina, con questa immagine di un'anguilla di mare.
Nella categoria «Relitti», è l'italiano Gianni Pecchiar che ha ottenuto il secondo posto con la sua foto del relitto del «Marco Polo» al largo di Rijeka, in Croazia.
Tobias Friedrich, Germania, ha ottenuto anche il terzo posto nella categoria «Relitti» con una foto scattata all'interno dello «Zenobia», al largo di Larnaca, Cipro.
Pekka Tuuri, Finlandia, è stato ricompensato nella categoria «Relitti» con la foto di uno Stuka precipitato al largo della Croazia.
Con la sua immagine «Il pescatore», l'italiano Filippo Borghi è il vincitore della categoria «Comportamento animale». Il suo scatto mostra un cormorano che pesca al largo della costa del Giappone.
Categoria «Ritratti»: la foto vincitrice è stata scattata da Tanya Houppermans, Stati Uniti. Mostra uno squalo toro in mezzo ad un banco di pesci al largo dello Stato americano della Carolina del Nord.
Categoria «Ritratti»: menzione speciale per Robert Marc Lehmann, Germania, e per la sua foto di una lontra, una specie minacciata, nella giungla filippina.
Vincitore della categoria «Bianco e nero»: Borut Furlan, Slovenia, con la sua foto di coccodrilli marini a Cuba.
Primo posto nella categoria «Compact»: Simone Matucci, Nuova Zelanda, con «Dancing with the giants»: le megattere al largo di Tonga.
Secondo posto nella categoria «Up and Coming» per Jacob Degee e la sua foto di un enorme squalo martello al largo delle Bahamas.
Henley Spiers è il vincitore della categoria «Macro nelle acque britanniche» con la sua immagine di due bavose sul molo della città costiera di Swanage, nel sud dell'Inghilterra.
Vicky Paynters è la vincitrice della categoria «Compact nelle acque britanniche» con la sua foto di una foca al largo delle isole Farne, nel nord dell'Inghilterra.
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