Grandi predatori Spagna vieta la caccia al lupo, diventa specie protetta

SDA

6.2.2021 - 21:44

La Spagna vieta la caccia al lupo. Era uno dei pochi Paesi in Europa che fino ad ora ne riconosceva la pratica.
La Spagna vieta la caccia al lupo. Era uno dei pochi Paesi in Europa che fino ad ora ne riconosceva la pratica.
Keystone

La Spagna vieta la caccia al lupo. Uno dei pochi Paesi in Europa che fino ad ora ne riconosceva la pratica, fa un passo indietro inserendo il lupo nella lista degli animali protetti sul suo territorio e aprendo quindi la strada al divieto.

Si tratta di una decisione storica che fa esultare gli ambientalisti, ma suscita allo stesso tempo l'ira delle comunità rurali nel nord ovest dove l'animale è maggiormente presente.

La svolta è stata dettata dalla decisione della commissione statale per la conservazione del patrimonio naturale, in cui siedono i direttori generali delle comunità autonome di Spagna, che ha approvato, pur con margine strettissimo, la proposta di esperti e governo di inserire il lupo nella lista delle specie protette.

La Cantabria, le Asturie, la Castiglia e León e la Galizia, tutte regioni con popolazioni di lupi a nord del Duero, hanno votato contro la proposta. Le restanti regioni del Paese hanno votato a favore dello status di specie protetta.

La decisione verrà ora sottoposta alla ministra della Transizione ecologica, Teresa Ribera, per ordinarne la legge: «Nei prossimi giorni aggiungeremo il lupo alla lista delle specie protette», ha comunicato dopo la votazione la responsabile dell'ambiente nel governo socialista di Pedro Sanchez.

Il lupo in Spagna si è quasi estinto a causa della caccia programmata tra il 1950 al 1970. Fino a oggi si poteva ancora cacciare a nord del fiume Duero, dove vive la maggior parte dei 2500 animali sopravvissuti. Ma per Ignacio Valle, presidente della Federazione reale della caccia, «il divieto non tiene in considerazione il punto di vista del mondo contadino», con i suoi usi, la sua cultura e anche il suo equilibrio.

Sul fronte opposto gli ambientalisti: Juan Carlos del Olmo, capo del WWF spagnolo, ha espresso l'auspicio che «sia un primo passo verso un approccio che concili l'attività umana con la conservazione delle specie animali».

Fino alle dichiarazioni entusiaste di Marco Lambertini, direttore generale del WWF internazionale: «È una fantastica notizia per il lupo – ha sottolineato -. Complimenti al governo spagnolo per aver dato la priorità alla coesistenza piuttosto che alla persecuzione. Gli allevatori hanno comunque diritto a un risarcimento danni, quando questi sono verificabili. Predatori come il lupo, in cima alla piramide alimentare, sono fondamentali per la salute delle popolazioni e degli interi ecosistemi».

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