Accolto un ricorso Mucche svizzere su pascoli esteri, i proprietari possono ricevere sussidi

ATS

16.1.2020 - 18:32

Il latte di vacche svizzere in estivazione, secondo una tradizione secolare, su pascoli del limitrofo territorio francese è svizzero a tutti gli effetti e ha diritto ai relativi contributi, afferma il Tribunale amministrativo federale (immagine simbolica).
Il latte di vacche svizzere in estivazione, secondo una tradizione secolare, su pascoli del limitrofo territorio francese è svizzero a tutti gli effetti e ha diritto ai relativi contributi, afferma il Tribunale amministrativo federale (immagine simbolica).
Source: KEYSTONE/REGINA KUEHNE

Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha accolto il ricorso di una famiglia contadina vodese che invia le sue mucche per l'estivazione all'estero, su pascoli nel limitrofo territorio francese.

Per questa ragione, l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) le ha negato contributi, ossia i cosiddetti supplementi per il latte trasformato in formaggio.

I tre ricorrenti sono proprietari di un'azienda lattiera a Valeyres-sous-Rances. Nel gennaio 2018, il servizio d'ispezione dell'UFAG ha constatato che l'alpeggio di Mont de l'Herba, dove i bovini passano la stagione estiva, è situato in territorio francese, a meno di due chilometri dal confine di Stato.

Due mesi dopo, l'ufficio federale ha comunicato ai contadini che non soddisfacevano le condizioni per i contributi per il latte trasformato in formaggio e per il foraggiamento senza insilati ai sensi dell'Ordinanza sul sostegno del prezzo del latte (OSL).

Di conseguenza, nel luglio 2018 alla famiglia di agricoltori è stato richiesto il rimborso dei 31'810 franchi ricevuti per questi contributi dal 2013 al 2016 nonché il pagamento di una tassa di 1412 franchi. L'UFAG ha ritenuto che la fattoria e il suo latte non potessero essere considerati «svizzeri» dal momento che l'estivazione si svolge in Francia.

«Il concetto di latte svizzero non definito nella legislazione»

Dal canto loro, i contadini hanno fatto notare che il concetto di latte svizzero non è definito nella legislazione. Inoltre, i loro dati aziendali sono sempre stati comunicati all'UFAG, che per anni ha pagato i supplementi senza batter ciglio.

In una sentenza pubblicata oggi, il TAF ha stabilito che né la Legge sull'agricoltura né l'OSL escludono dal diritto ai supplementi il latte di bestiame svizzero tradizionalmente portato al pascolo estivo in alpeggi della regione di confine.

Il Tribunale amministrativo federale sottolinea che l'estivazione oltre frontiera ha una lunga tradizione, formalizzata per la prima volta tra la Svizzera e la Francia nel 1912.

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