Processo Attentato a Morges, responsabilità ridotta 

aula, ats

13.12.2022 - 21:51

Il cittadino turco-svizzero accusato dell'omicidio di un portoghese nel settembre 2020 a Morges (VD) soffre di schizofrenia semplice ed è quindi solo parzialmente responsabile dei suoi atti.

Il Tribunale Penale Federale a Bellinzona, dove si tiene il processo (immagine d'archivio).
Il Tribunale Penale Federale a Bellinzona, dove si tiene il processo (immagine d'archivio).
© Ti-Press / Alessandro Crinari

Keystone-SDA, aula, ats

È quanto ha affermato l'esperto psichiatra davanti al Tribunale penale federale (TPF).

La testimonianza dell'esperto era molto attesa dopo le dichiarazioni confuse e contraddittorie fatte finora dall'imputato. A suo avviso l'uomo soffre di schizofrenia semplice e avrebbe già presentato dei disturbi caratteristici quando consultò un servizio psichiatrico nel 2008, all'età di 15 anni. Il consumo di cannabis potrebbe aver svolto un ruolo nello sviluppo della malattia.

Una dose di libero arbitrio

«La persona interessata si lascia trasportare dalla sua malattia, prova momenti di grande angoscia. Per compensare queste ansie si è aggrappato all'ideologia radicale dello Stato Islamico», ha detto l'esperto.

Diversi elementi, come la scelta della vittima, la preparazione dei reati o i piani elaborati, dimostrano che l'uomo aveva comunque una certa dose di libero arbitrio. Questi fatti depongono a favore di una riduzione solo moderata della sua responsabilità.

Misura terapeutica in un centro adeguato?

Secondo il medico, l'imputato dovrebbe beneficiare di una misura terapeutica in un centro adeguato, anche se non è consapevole del suo disturbo psichiatrico e «non è in cerca di cure».

Solo una perizia completa permetterebbe di valutare le sue possibilità di evoluzione. Tuttavia, le emozioni e la sensibilità dimostrate dal soggetto sono considerate punti positivi. «Si tratta di una porta d'accesso al trattamento», ha concluso l'esperto.