Giustizia TPF: due presunti islamisti a processo

ATS

10.8.2020 - 09:55

Due presunti islamisti a processo al Tribunale penale federale di Bellinzona
Due presunti islamisti a processo al Tribunale penale federale di Bellinzona
Source: KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI

Inizia oggi al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona il processo a due presunti islamisti. Uno è il cofondatore della scuola di arti marziali «MMA Sunna» di Winterthur (ZH). L'altro è accusato in particolare di avere avuto una relazione con una minorenne.

Il principale imputato, di 34 anni, ha soggiornato in Siria nel novembre e dicembre del 2013, stando all'atto d'accusa. Durante questo periodo avrebbe fatto parte di un gruppo di combattimento dell'organizzazione terroristica Stato islamico (Isis). Avrebbe addestrato guardie armate e partecipato ad azioni belliche.

Al suo rientro in Svizzera, ha fondato con il campione del mondo di boxe thailandese Valdet Gashi la scuola di arti marziali «MMA Sunna» a Winterthur. Inoltre, ha diretto l'organizzazione «Lies» (Leggi!), che ha come scopo la distribuzione gratuita del Corano.

Agente reclutatore

L'imputato avrebbe sfruttato tali strutture e i suoi contatti al fine di reclutare partigiani dell'Isis che si sono recati in Siria su sua richiesta per arruolarsi nell'organizzazione terroristica.

Tra i giovani reclutati figura pure Valdet Gashi che sarebbe morto in un combattimento nel luglio del 2015. Ma il principale imputato avrebbe anche esercitato un'influenza su una minorenne e suo fratello che si sono poi recati da Winterthur nel Paese levantino.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sospetta inoltre il presunto islamista di aver avuto contatti con influenti rappresentanti dell'islam salafista in vari Paesi. Viene citato in particolare Hussein Bosnic, condannato nel 2015 a sette anni di prigione per crimini terroristici, nonché altre relazioni con esponenti salafisti a Norimberga (D) e in Austria.

L'imputato deve rispondere pure di partecipazione a un'organizzazione criminale e rappresentazione di immagini violente: video di esecuzioni sono stati ritrovati sul suo cellulare.

Relazione con una minorenne

Il secondo uomo è accusato di atti sessuali con fanciulli e pedopornografia. Avrebbe intrattenuto una relazione intima con la minorenne che si era recata in Siria assieme al fratello.

Questo binazionale svizzero e macedone, di 37 anni, si sarebbe sposato con rito islamico nell'ottobre del 2014 con la ragazza e l'avrebbe incitata a partire in Siria in dicembre. Anche lui avrebbe tentato di recarsi nel Paese levantino ma non vi sarebbe riuscito.

Il MPC ha trovato sul suo cellulare non soltanto rappresentazioni violente ma anche immagini di zoofilia e violenza sessuale su fanciulle.

Il Ministero pubblico della Confederazione attende i dibattiti, che dovrebbero concludersi mercoledì, prima di annunciare le sue richieste di pena. I costi dell'inchiesta ammontano a 560'000 franchi, di cui 450'000 dovrebbero essere addebitati agli imputati in caso di condanna.

(Causa SK.2019.71)

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