«Artctic Voices» Un festival per ascoltare le «voci indigene» nordiche a Berna

nipa, ats

16.10.2024 - 10:17

Il festival Arctic Voices di Berna dà la parola agli indigeni del Grande Nord.
Il festival Arctic Voices di Berna dà la parola agli indigeni del Grande Nord.
Keystone

Il festival «Artctic Voices» di Berna, la cui prima edizione si tiene fino a martedì, dà la parola alla diversità delle «voci indigene» del circolo polare. Attraverso film, discussioni e atelier artistici abborda le questioni identitarie e il riscaldamento climatico.

,

Keystone-SDA, nipa, ats

«La nostra rappresentazione delle persone indigene è fortemente influenzata dalla cultura occidentale, dall'industria cinematografica. Volevamo offrire una piattaforma a voci che a lungo non sono state ascoltate», spiega Nimal Bourloud a Keystone-ATS.

Membro della squadra di coordinazione del festival, l'antropologa di formazione evidenzia il bisogno «di ascoltare» quello che queste voci hanno da dire su loro stesse e sulla loro storia.

Il programma di questa prima edizione, iniziata a fine settembre, è ricco di proiezioni di film, discussioni, visite guidate al Museum for contemporary circumpolar art di Berna (MCCA), concerti e atelier.

Il festival si concentra su creazioni indigene contemporanee in tutti questi ambiti. Gli artisti provengono da Lapponia (Sápmi), dal Nord Europa, dalla Groenlandia (Kalaallit Nunaat), dal Canada, dall'Alaska (Usa) e dalla Russia.

Fra gli altri, il film «Let the river flow» (2023) di Ole Giæver, che esamina l'identità sami e il razzismo della società norvegese, verrà proiettato questa sera. L'artista visiva canadese e mongola Alisi Telengut proporrà gratuitamente atelier artistici partecipativi.

Ecologia e ingiustizie

Al centro della manifestazione, temi come l'ecologia, il cambiamento climatico e le ingiustizie subite durante secoli dai popoli indigeni.

Le generazioni di oggi devono conoscere questo passato, a lungo rimasto nascosto, per affrontare meglio le sfide del presente e lavorare per il futuro, riassume Martha Cerny, direttrice del MCCA, che partecipa al progetto tramite l'associazione One Arctic, in collaborazione con altre organizzazioni.

Legami con la Svizzera

I legami con la Svizzera sono multipli, precisa ancora la coordinatrice del festival Jana Lamatsch. Basta pensare ai capitoli oscuri delle misure d'internamento amministrativo e ai collocamenti forzati di bambini in Svizzera, che fanno eco, ad esempio, ai collocamenti e rapimenti di bambini autoctoni in Canada.

La Svizzera, come il Grande Nord, deve far fronte al riscaldamento climatico e allo scioglimento dei ghiacciai. È anche un Paese in cui la ricerca sul clima è all'avanguardia. La gente deve esserne consapevole, conclude la codirettrice del museo Natascha Cerny Ehtesham.