Mostri edilizi Una città fantasma in stile Disney degna di un film dell’orrore 

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5.2.2019

Possedere un castello immerso tra le colline verdeggianti? In questa città fantasma turca, il sogno si è rapidamente trasformato in incubo.

Grazie alla sua notevole architettura bizantina, la piccola città turca di Mudurnu è inserita nella lista dei nuovi siti proposti al patrimonio mondiale dell’UNESCO. Tuttavia, non sono le belle ville né i bagni intorno all’antica moschea di 600 anni a proiettare questa cittadina di 5000 abitanti sulle prime pagine dei giornali e al di là delle frontiere del paese. A renderla nota ovunque, infatti, è un recente progetto architettonico che sfigura il paesaggio.

Burj al Babas: è questo il nome del complesso di edifici che fa pensare a uno scenario incompiuto di un film Disney in versione horror: centinaia di piccoli castelli bianchi impeccabilmente allineati a perdita d’occhio. Questo ambizioso progetto lanciato nel 2014 dal gruppo di costruzioni Sarot avrebbe dovuto contare 732 ville, ma soltanto 587 sono state effettivamente costruite. Da quel momento, la società ha accumulato più di 20 milioni di debiti ed è fallita lo scorso anno.

Gli acquirenti si sono fatti attendere

Le centinaia di acquirenti che si attendevano per le ville, vendute ognuna a circa mezzo milione di franchi svizzeri, si sono in realtà drasticamente ridotte a un pugno di compratori. Diversi investitori hanno dato buca all’impresa di costruzione, come lamentava recentemente Mezher Yerdelen, vicepresidente di Sarot, durante un’intervista concessa all’AFP. Ma non tutte le speranze sono perdute: «Ci basta vendere 100 ville per estinguere i nostri debiti», spiega. «Penso che avremo superato questa crisi da qui a quattro o cinque mesi e che saremo in grado di inaugurare alcuni edifici quest’anno», prosegue.

Allo stesso tempo, non si può davvero dire che le foto di questa città fantasma costituiscano una buona pubblicità. Yasar Adnan Adanali, un urbanista di Istanbul, teme che queste immagini facciano il giro del mondo negli anni a venire: «Penso che con progetti come Burj al Babas, abbiamo squarciato il vaso di Pandora. Come ha dichiarato al «Guardian», «in questi ultimi anni è esploso in Turchia il numero di progetti edilizi che non tiene conto né della geografia, né della storia dei siti».

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