SvizzeraSpengono il riscaldamento in inverno, ma devono comunque pagarlo, ecco perché
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21.12.2023
Rimanere al freddo per pagare meno: una coppia del Canton Vaud ha deciso di spegnere il riscaldamento per risparmiare. Ma l'azione è stata vana: il padrone di casa ha calcolato le spese di riscaldamento per area, non per inquilino.
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21.12.2023, 19:30
21.12.2023, 19:57
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Hai fretta? blue News riassume per te
Una coppia del Canton Vaud ha spento completamente il riscaldamento della propria casa lo scorso inverno per risparmiare.
Ma a settembre hanno ricevuto una fattura di oltre 3.000 franchi.
Il motivo? La distribuzione dei costi dell'edificio si basa sulla superficie affittata.
Secondo l'associazione degli inquilini, la coppia avrebbe potuto rendersene conto da sola.
Uno spazio di 100 metri quadrati per soli 935 franchi al mese, utenze incluse. Questo appartamento a Lucens, nel Canton Vaud, è stato un colpo di fortuna per una coppia della Svizzera occidentale. Il loro budget è infatti limitato: lei è una studentessa e il suo compagno un apprendista.
A settembre, però, i due giovani hanno subito uno shock: hanno ricevuto una bolletta di oltre 3.000 franchi.
Questo nonostante la coppia avesse spento i termosifoni per tutto l'inverno per motivi economici ed ecologici, come riportato da «20 Minutes».
Un'ipotesi errata ha comportato costi aggiuntivi
Il problema: la ripartizione dei costi nell'edificio era calcolata in base alla superficie affittata, non per singolo inquilino.
In questo modo, la campagna di risparmio invernale della coppia ha garantito solo una leggera riduzione dei costi per tutti gli inquilini dell'immobile, ma i due hanno dovuto comunque pagare la propria quota dei costi totali di riscaldamento della struttura.
L'associazione di tutela degli inquilini Asloca spiega a «20 Minuti» che è quasi impossibile intraprendere un'azione legale contro tale decisione. Raccomanda quindi alla coppia di trasferirsi.
La colpa è dell'inquilino
L'associazione considera il caso come un classico esempio di «cose andate male». Secondo l'associazione, infatti, la maggior parte dei contratti di locazione in Svizzera prevede una divisione dei costi in proporzione alla superficie o al volume di locazione.
Pertanto, i due giovani avrebbero potuto o addirittura dovuto rendersi conto fin dall'inizio che l'azione di spegnere il riscaldamento avrebbe avuto un impatto minimo o nullo sulla loro personale bolletta del riscaldamento.
I due avevano contattato il giornale dopo aver ricevuto la bolletta da 3.000 franchi dopo che il quotidiano aveva reso noto un altro caso di addebito, in quel caso di ben 18.000 franchi.