Arte Una nuova mostra a Berna vuole rendere Paul Klee più accessibile

razw, ats

5.10.2023 - 14:36

L'esposizione "Kosmos Klee" verrà inaugurata domani al Centro Paul Klee di Berna.
L'esposizione "Kosmos Klee" verrà inaugurata domani al Centro Paul Klee di Berna.
Keystone

Il Centro Paul Klee di Berna consacra per la prima volta un'esposizione permanente al suo omonimo. La mostra «Kosmos Klee. La collezione», che aprirà domani, presenta la vita, l'opera e il pensiero di Paul Klee.

Il pubblico accorre dal mondo intero per vedere e rivedere l'opera di Paul Klee, ha detto oggi Nina Zimmer, direttrice del Centro Paul Klee, nel corso di una visita organizzata per la stampa.

L'esposizione si articola cronologicamente attorno alla vita dell'artista. Ciascun decennio della sua opera – cinque in totale – è accompagnato da un colore. Brevi testi e grandi foto di Paul Klee permetteranno al pubblico di conoscere meglio l'artista, ha rilevato la curatrice Fabienne Eggelhöfer.

Spazio per esposizioni temporanee

Oltre alle opere, sono esposti schizzi, lettere e oggetti personali. Ciò permette ai visitatori di avere una panoramica delle attività di ricerca del Centro, ha rilevato Zimmer.

Nella sala rinominata «Focus», verrà regolarmente presentato un tema specifico. La serie inizierà con le rappresentazioni di angeli di Klee, ha precisato Eggelhöfer.

Con più di 4000 opere, l'istituzione bernese possiede la più grande collezione al mondo delle opere di Klee. Finora il Centro ha presentato sessanta esposizioni tematiche, tratte dalla collezione.

L'artista Klee

Paul Klee è uno dei grandi nomi del XXesimo secolo. Nato nel 1879 a Münchenbuchsee (BE), da una famiglia tedesca, ha vissuto più di metà della sua vita a Berna.

Klee è stato membro del gruppo «Der Blaue Reiter», poi insegnante al Bauhaus di Weimar e Dessau, in Germania. Il suo stile molto personale è stato influenzato da movimenti artistici quali l'espressionismo, il cubismo e il surrealismo.

Quando i nazisti sono saliti al potere nel 1933, Klee è stato licenziato dall'incarico di insegnante ed è tornato a Berna. Nel 1940 è morto a Muralto dopo diversi anni di malattia. Non ha mai ottenuto un passaporto svizzero.

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