Corno d'Africa Unicef: «10 milioni di bambini a rischio»

SDA

29.4.2022 - 16:38

Un bambino malnutrito, con la madre e un medico, in un ospedale supportato dall'Unicef nella regione dei Somali, in Etiopia (foto del 12 aprile 2022)
Un bambino malnutrito, con la madre e un medico, in un ospedale supportato dall'Unicef nella regione dei Somali, in Etiopia (foto del 12 aprile 2022)
Keystone

In Gibuti, Etiopia, Kenya e Somalia 10 milioni di bambini sono a rischio di sopravvivenza, con i Paesi del Corno d'Africa colpiti da una delle peggiori siccità degli ultimi decenni: è l'allarme odierno dell'Unicef, che con un comunicato illustra l'emergenza.

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«Nel complesso, 1,7 milioni di bambini sono gravemente malnutriti in tutta la subregione. In Etiopia, i tassi di ammissione per il trattamento della malnutrizione acuta grave per i bambini sotto i 5 anni, nelle zone colpite dalla siccità, a febbraio 2022 erano più alti del 15 per cento rispetto a febbraio 2021».

«Bimbi costretti a bere acqua contaminata»

Al termine di una missione in Etiopia, la direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell, ha esortato la comunità internazionale ad aumentare il proprio supporto per evitare una catastrofe umanitaria. «I bambini sono costretti a bere acqua contaminata, e questo li espone al rischio di colera e altre malattie letali. Nella regione dei Somali, abbiamo ricevuto segnalazioni di oltre mille casi di morbillo, con 16 morti confermate», ha aggiunto.

Aumentano matrimoni precoci

Più di 600.000 bambini nelle regioni colpite dalla siccità hanno abbandonato inoltre la scuola per andare in cerca di cibo e acqua o per badare ad altri bambini mentre gli adulti sono impegnati a garantire la sopravvivenza delle famiglie.

«I matrimoni precoci spesso aumentano in periodi di siccità, perché le famiglie danno in sposa le loro figlie nella speranza che siano meglio nutrite e protette, e anche per guadagnare la dote. In alcune aree colpite dalla siccità in Etiopia, c'è stato un aumento del 51 per cento dei matrimoni precoci», ha denunciato Russell.