Svizzera Gli incidenti più gravi riguardano moto e bici elettriche

sifr, ats

25.10.2022 - 16:31

L'anno scorso tre incidenti gravi su cinque in Svizzera hanno coinvolto veicoli a due ruote: soprattutto i giovani in motocicletta e chi viaggia su biciclette elettriche. È quanto emerge da un recente studio pubblicato dall'Ufficio per la prevenzione degli infortuni (UPI).

Immagine simbolica.
Immagine simbolica.
KEYSTONE/Gaetan Bally

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Il rapporto Sinus 2021 rileva una battuta di arresto «preoccupante» nel costante calo del numero dei danni gravi alla persona registrato sin dagli anni '70 nella circolazione stradale. Ora la situazione è stagnante, scrive l'UPI.

L'anno scorso sono morte 200 persone in incidenti stradali, 27 in meno rispetto al 2020. Tuttavia, il numero di feriti gravi è aumentato di 140 unità, passando a 3933.

Il numero di gravi incidenti nei motociclisti dai 16 ai 17 anni ha registrato infatti un'impennata rispetto al 2020. Secondo l'UPI, ciò potrebbe essere riconducibile al fatto che dal 2021 questa fascia d'età ha il permesso di guidare una 125 cm3.

Da diversi anni, anche nella categoria delle bici elettriche si registra un aumento dei feriti gravi (2021: 531) e morti (2021: 17). Invariato invece rispetto all'anno precedente il numero di persone che hanno riportato ferite gravi o mortali in sella a una bici tradizionale.

Necessario proteggere chi usa veicoli monotraccia

L'UPI ricorda che le persone che usano un veicolo monotraccia fanno parte degli utenti della strada più vulnerabili. «Nel nostro lavoro di prevenzione poniamo quindi l'accento su questo gruppo di utenti della strada», afferma Mario Cavegn, capo del dipartimento Circolazione stradale.

«Per proteggerli occorrono misure a diversi livelli. Una buona infrastruttura stradale costituisce la base, in quanto aumenta la sicurezza di tutti gli utenti. Anche la tecnologia dei veicoli è un elemento importante. I sistemi di assistenza alla guida aiutano i conducenti in situazioni critiche e questo potenziale va sfruttato meglio in futuro».