GastronomiaAddio a chef più longevo Casa Bianca, lo svizzero Henry Haller
SDA
23.12.2020 - 21:56
Lo svizzero Henry Haller, il più longevo cuoco della Casa Bianca, è morto a 97 anni il 7 novembre, ma solo nei giorni scorsi la famiglia ne ha dato notizia.
Entrò al 1600 di Pennsylvania Avenue alla fine del 1965, dopo che lo chef scelto dai Kennedy si era dimesso, e da allora per oltre vent'anni ha preso per la gola cinque presidenti e le loro rispettive famiglie.
Haller, nato il 10 gennaio 1923 ad Altdorf (UR), dopo aver prestato servizio nell'esercito frequentò la prestigiosa scuola di formazione culinaria dell'Hotel des Balances di Lucerna, che lo portò a diventare chef presso l'albergo a cinque stelle Bellevue Palace di Berna.
Assunto da Lyndon Johnson
Dopo la Seconda guerra mondiale arrivò negli Stati Uniti e costruì la sua reputazione prima a Phoenix e poi a New York. Alla Casa Bianca fu assunto da Lyndon Johnson e rimase a guidare la cucina della residenza presidenziale sino al 1988, lavorando anche per Richard Nixon, Gerald Ford, Jimmy Carter e Ronald Reagan, Comandanti in Capo con temperamento e palati profondamente diversi.
Haller ha supervisionato 250 cene di Stato, e il suo libro «The White House Family Cookbook» è ancora oggi un bestseller nonostante sia uscito nel 1987, quando si preparava a lasciare Washington per dedicarsi alle conferenze (lautamente pagate).
Alcuni aneddoti
Il «New York Times» ricorda ad esempio che Nixon era ossessionato dal girovita, mentre la moglie Patricia mangiava poco e leggero. Lo stesso Haller rivelò con orgoglio che alle 7.30 del mattino del 9 agosto 1974 – poche ore prima che le dimissioni di Nixon diventassero effettive – il presidente entrò in cucina in pigiama e gli disse: «Chef, ho mangiato in tutto il mondo, ma i tuoi piatti sono i migliori».
Gli anni di Ford furono invece relativamente tranquilli, mentre i Carter erano frugali, amichevoli e senza fronzoli, ma gli presentarono la sfida più complessa: una cena per 1'300 persone sul prato della Casa Bianca per celebrare gli accordi di Camp David nel 1978, da organizzare in una settimana.