Stati Uniti L'FBI ferisce un uomo armato davanti alla sede della CIA

SDA

4.5.2021 - 16:12

Un uomo armato è stato colpito e ferito con un'arma da fuoco dopo essere stato affrontato da almeno un agente dell'Fbi all'esterno del quartier generale della Cia, in Virginia, alle porte di Washington.

Il simbolo della CIA nella sala stampa del quartier generale di Langley, foto scattata nel 2016.
Il simbolo della CIA nella sala stampa del quartier generale di Langley, foto scattata nel 2016.
KEYSTONE/AP Photo/Carolyn Kaster

Keystone-SDA

Una persona armata è stata ferita lunedì, colpita dal fuoco degli agenti dell'FBI, dopo aver tentato di entrare nel quartier generale della CIA vicino a Washington.

L'individuo non è riuscito ad oltrepassare il primo cancello che conduce al vasto complesso boschivo dell'agenzia di intelligence. Il personale di sicurezza poi, per diverse ore, ha cercato di negoziare con lui per convincerlo ad arrendersi, ha detto l'FBI.

Il sospetto «era uscito da un'auto con un'arma ed è stato affrontato dalle forze dell'ordine», riferisce l'Fbi, che ora sta esaminando la vicenda. L'uomo è ricoverato in ospedale e le sue condizioni non sono note. Secondo alcuni media la sparatoria è seguita ad una lunga situazione di stallo con le autorità.

In precedenza, un portavoce della CIA aveva detto che l'agenzia era a conoscenza della situazione al di fuori del perimetro di sicurezza del complesso, a diverse centinaia di metri dalla sede principale. «Il nostro edificio rimane sicuro e i nostri addetti alla sicurezza sono gli unici dipendenti dell'agenzia direttamente coinvolti», aveva affermato.

La sicurezza del quartier generale della CIA, situato a Langley, in Virginia, vicino a una strada trafficata, è stata rafforzata negli ultimi anni.

Nel 1993, Mir Aimal Kansi, un pakistano, uccise due collaboratori della CIA e ne ferì altri tre, sparando loro mentre erano nelle loro auto in attesa di entrare nel complesso. Fuggì in Pakistan, dove fu arrestato dopo più di quattro anni di caccia. Estradato negli Stati Uniti, è stato condannato a morte, poi giustiziato nel 2002.