Una sparatoria è avvenuta durante i festeggiamenti del Capodanno lunare a Monterey Park, nell'area di Los Angeles. I morti confermti dalla polizia sono 10. Il killer è ancora in fuga.
A sparare tra la folla, secondo testimoni oculari, sarebbe stato un uomo con un fucile e diversi caricatori di munizioni.
Agenti dell'FBI perlustrano il perimetro dove è avvenuta la carneficina.
Un agente di polizia a pochi passi dal luogo del dramma.
Malgrado le imponenti forze in campo il killer è ancora in fuga.
Sono diversi gli agenti impiegati per mettere in sicurezza il luogo.
Polizia ovunque sul luogo del dramma.
Gli investigatori arrivati sulla scena della carneficina.
Le strade attorno al luogo della sparatoria sono bloccate.
Sparatoria vicino a Los Angeles
A sparare tra la folla, secondo testimoni oculari, sarebbe stato un uomo con un fucile e diversi caricatori di munizioni.
Agenti dell'FBI perlustrano il perimetro dove è avvenuta la carneficina.
Un agente di polizia a pochi passi dal luogo del dramma.
Malgrado le imponenti forze in campo il killer è ancora in fuga.
Sono diversi gli agenti impiegati per mettere in sicurezza il luogo.
Polizia ovunque sul luogo del dramma.
Gli investigatori arrivati sulla scena della carneficina.
Le strade attorno al luogo della sparatoria sono bloccate.
È salito da nove a 10 il bilancio dei morti nella sparatoria di massa avvenuta nella notte fra sabato e domenica a Monterey Park, cittadina californiana nella Contea di Los Angeles. Lo ha dichiarato la polizia, precisando che l’uomo sospettato di essere l’autore dell’attacco è sempre in fuga.
A sparare tra la folla, secondo testimoni oculari, sarebbe stato un uomo con un fucile e diversi caricatori di munizioni. Avrebbe infatti ricaricato diverse volte la sua arma. La polizia non ha specificato quale arma è stata usata. Le autorità per ora non hanno fornito neppure l'identikit del killer.
Attacco alla comunità cinese?
La sparatoria è scoppiata in una discoteca sulla West Garvey Avenue, vicino al posto in cui si erano tenute celebrazioni per il Capodanno cinese, intorno alle 22:22 di ieri sera (le 07:22 in Svizzera), ha precisato il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles.
Le forze dell'ordine, si legge sul Los Angeles Times, non sanno ancora se l’aggressore conoscesse le vittime o se si sia trattato di un attacco indirizzato alla comunità cinese: «È ancora troppo presto per dire se si sia trattato di un crimine d’odio o meno», ha dichiarato il capitano Andrew Meyer, del Dipartimento dello sceriffo di Los Angeles, citato dai portali di informazione.
Alcune testimonianze
Seung Won Choi, proprietario di un ristorante di fronte a dove è avvenuta la sparatoria, ha detto al «Los Angeles Times» che tre persone si sono precipitate nel suo ristorante e gli hanno detto di chiudere a chiave la porta perché c'era un uomo con un fucile semiautomatico nella zona, che aveva con sé anche diversi caricatori di munizioni.
Wong Wei, che vive nelle vicinanze, ha a sua volta detto allo stesso giornale che una sua amica era andata in discoteca e ha visto un uomo armato e tre corpi: due donne e una persona che ha detto essere il direttore del club. Il killer, ha aggiunto, aveva un fucile e sembrava sparare indiscriminatamente.
Secondo il «Los Angeles Times» decine di migliaia di persone si erano riunite all'inizio della giornata per i due giorni di festeggiamenti del Capodanno cinese, che sono tra i più grandi della California meridionale. Nella regione è infatti presente una grande comunità asiatica.
SDA