La polizia di New York ha affermato che «non è un incidente terroristico e non ci sono dispositivi esplosivi» nella metropolitana. «Non conosciamo il motivo della sparatoria», precisa la polizia.
Il commissario della polizia di New York City Keechant Sewell parla durante la conferenza stampa tenuta nel quartiere di Brooklyn a New York questo martedì.
Sono 29 le persone colpite da degli spari nella metropolitana di New York. Lo conferma il New York Police Department.
Inoltre la polizia comunica che non sono stati rivenuti ordigni inesplosi.
Stando ai primi accertamenti, il fatto di sangue è avvenuto intorno alle ore 8:30 nella stazione della metropolitana a Sunset Park, fra la 36esima strada e la quarta avenue.
Non è ancora chiaro se le sparatorie siano avvenute sul treno o alla stazione della metropolitana.
Il sospettato sarebbe un uomo afroamericano alto 1,60-65 m, vestito come un dipendente della metropolitana e con indosso una maschera antigas. Quest'ultimo non è ancora stato identificato. Lo afferma la polizia, confermando l'identikit.
La polizia di New York ha affermato che «non è un incidente terroristico e non ci sono dispositivi esplosivi» nella metropolitana. «Non conosciamo il motivo della sparatoria», precisa la polizia.
Il commissario della polizia di New York City Keechant Sewell parla durante la conferenza stampa tenuta nel quartiere di Brooklyn a New York questo martedì.
Sono 29 le persone colpite da degli spari nella metropolitana di New York. Lo conferma il New York Police Department.
Inoltre la polizia comunica che non sono stati rivenuti ordigni inesplosi.
Stando ai primi accertamenti, il fatto di sangue è avvenuto intorno alle ore 8:30 nella stazione della metropolitana a Sunset Park, fra la 36esima strada e la quarta avenue.
Non è ancora chiaro se le sparatorie siano avvenute sul treno o alla stazione della metropolitana.
Il sospettato sarebbe un uomo afroamericano alto 1,60-65 m, vestito come un dipendente della metropolitana e con indosso una maschera antigas. Quest'ultimo non è ancora stato identificato. Lo afferma la polizia, confermando l'identikit.
Un uomo ha aperto il fuoco in una stazione della metropolitana di Brooklyn all'ora di punta causando 29 feriti, nessuno dei quali miracolosamente in pericolo di vita. Forse anche grazie alla pistola dell'attentatore che a un certo punto si sarebbe inceppata, evitando così una strage.
Con indosso una maschera a gas e vestito come uno degli addetti alla metro, l'uomo è riuscito poi a scappare mischiandosi alla gente ed è ancora in fuga. La caccia è andata avanti per ore, ma in serata il sospettato non era stato ancora identificato.
La matrice dell'attacco non è chiara. «Non sappiamo il motivo, ma non escludiamo nulla», ha detto il capo della polizia di New York Keechant Sewell, affrettandosi comunque a precisare che al momento non sono aperte indagini per terrorismo.
L'uomo, pare un afroamericano alto circa un metro e 65 centimetri e di corporatura robusta in base alle testimonianze, «è in fuga ed è pericoloso, fate attenzione», è stato l'appello del governatore dello Stato ai cittadini Kathy Hochul, che non ha nascosto la frustrazione per l'ennesimo episodio di violenza nella Grande Mela, dove la pandemia ha causato una balzo di violenza e criminalità.
«Dobbiamo dire basta», ha tuonato, impegnandosi a combattere il dilagante fenomeno delle armi da fuoco con il sindaco di New York Eric Adams, costretto a seguire le indagini da lontano perché positivo al Covid.
«Non ci sono dispositivi attivi nella metropolitana»
Il panico è scattato intorno alle 8:24 del mattino. L'attentatore era in uno dei vagoni della metro quando dal suo zaino ha tirato fuori e lanciato una granata fumogena di quelle facilmente reperibili online. Poi ha indossato una maschera antigas e ha aperto il fuoco fra il terrore dei passeggeri e di chi attendeva la metro.
Inizialmente si temeva che ci fossero anche ordigni esplosivi ma il timore si è poi rivelato infondato. «Non ci sono dispositivi attivi nella metropolitana», ha assicurato la polizia cercando di placare il panico dei newyorchesi, che nella metro hanno il loro principale mezzo di trasporto, una delle più grandi d'America e una delle più affollate del mondo, con milioni di passeggeri che vi transitano quotidianamente.
Negli ultimi due anni le corse in metro sono crollate a causa della pandemia, ma di recente, con la fine dell'emergenza e la riapertura di parte degli uffici, il numero dei passeggeri è tornato a salire.
Nella stazione sulla 36esima strada gli investigatori hanno trovato la pistola usata dal sospettato, oltre a munizioni, un'accetta, una bomboletta di spray al peperoncino ed altre «armi ad alta capacità», secondo alcune indiscrezioni riferite dalla Cnn.
«È stato il caos, tutti urlavano»
Le immagini e i video dell'attacco mostrano momenti di vero terrore, descritti poi a voce dai testimoni. «È stato il caos, tutti urlavano», ha raccontato Gaba Semein. Claire, un'altra testimone, ha riferito di aver udito innumerevoli colpi: «Ho perso il conto, sono stati tanti».
Le indagini proseguono serrate con l'Fbi ad affiancare il New York Police Department. Una linea telefonica è stata messa a disposizione per raccogliere informazioni sul sospettato, la cui caccia è complicata dall'assenza di telecamere in quella stazione.
Gli investigatori stanno passando al setaccio i video girati dai cittadini durante l'incidente e pare siano riusciti a ottenere un'immagine non chiarissima dell'attentatore. L'area è stata chiusa al pubblico per favorire la raccolta delle prove ma la città è tutta in fermento per la caccia all'uomo.
Gli elicotteri presidiano dall'alto e un imponente schieramento di forze dell'ordine circola a terra. L'allerta è stata elevata anche nelle altre città americane, soprattutto a Washington, dove sono stati rafforzati i controlli.
«Troveremo il sospettato e lo porteremo davanti alla giustizia», ha assicurato il sindaco Adams, per il quale l'attacco di oggi rappresenta un nuovo test da superare. Una prova non facile per l'ex poliziotto ora primo cittadino che, eletto per il suo impegno contro il crimine e la violenza e per la voglia di riaprire la città dopo la pandemia, si ritrova di nuovo con il Covid dilagante e travolto dall'ennesima sparatoria.
Si cerca furgone con targa dell'Arizona
La polizia di New York sta cercando un furgoncino U-Haul con la targa dell'Arizona in connessione alla sparatoria sulla metropolitana della città. Lo riferiscono fonti della polizia alla Cnn avvertendo che «l'autista alla guida potrebbe essere pericoloso».
Il ministero dei Trasporti americano ha intanto aumentato il numero degli agenti e le misure di sicurezza in metro, stazioni e aeroporti in tutti gli Stati Uniti in seguito alla sparatoria sulla metropolitana a New York. Lo riferisce la Cnn.