Tragedia sul set, Alec Baldwin spara e uccide la direttrice della fotografia
Alec Baldwin, 63 anni, ha sparato accidentalmente dei colpi di pistola sul set del film western «Rust» in un ranch di Santa Fe. Ha colpito a morte la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, 42 anni, e ferito gravemente il regista Joel Souza, 48. L'attore, coproduttore della pellicola, voleva scaricare la pistola ma non pensava che contenesse proiettili veri. Secondo le prime ricostruzioni, l'assistente Halls l'aveva consegnata a Baldwin urlando «cold gun», arma non carica. A quel punto l'attore ha sparato colpendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins al petto, uccidendola. Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni e le telecamere presenti sul set al momento della sparatoria. Secondo il Los Angeles Times, diversi membri della troupe avevano abbandonato la produzione preoccupati per le condizioni e i problemi di sicurezza. «Perche' mi avete dato una pistola carica? Perche'?», ha gridato sconvolto l'attore di Hollywood subito dopo l'incidente.
23.10.2021
C'erano proiettili veri nella pistola usata sul set di 'Rust' che ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Lo riportano i media americani, citando i documenti della polizia.
L'arma di scena era stata consegnata ad Alec Baldwin da un assistente, che gli aveva detto che era sicura da usare. L'assistente e Baldwin non sapevano che nella pistola c'erano munizioni vere.
L'assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin urlando «cold gun», il che significava che l'arma non avesse proiettili veri. A quel punto l'attore ha colpito il direttore della fotografia Halyna Hutchins al petto, uccidendola. Mentre il regista Joel Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto ferito.
Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria. L'ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha affermato che l'indagine «rimane aperta» e che non sono state presentate accuse.
Baldwin: «Triste e scioccato per la tragica morte di Halyna»
Intanto Alec Baldwin rompe il silenzio dopo il tragico incidente. L'attore era stato ripreso dalle telecamere turbato e scioccato, subito dopo l’accaduto. A 24 ore dalla tragedia, il 63enne ha voluto raccontare la sua versione dei fatti, rivolgendo un pensiero ai familiari e agli amici di Halyna.
«Non ci sono parole per esprimere il mio shock e la mia tristezza riguardanti il tragico incidente che ha tolto la vita di Halyna Hutchins, una moglie, una madre e una collega profondamente ammirata da tutti noi», ha comunicato in un tweet.
«Sto collaborando completamente con la polizia per fare chiarezza su come è avvenuta questa tragedia e sono in contatto con suo marito, ho offerto il mio sostegno a lui e alla sua famiglia. Il mio cuore è spezzato per suo marito, il loro figlio, e per tutti coloro che conoscevano e volevano bene ad Halyna».
Come confermato dalle autorità legali, al momento nessuno è stato arrestato o iscritto nel registro degli indagati.
Halyna si era guadagnata il titolo di «rising star», conferitole dagli editori dell’American Cinematographer, nel 2019. Nel 2020 aveva lavorato sul set di «Archenemy» con Joe Manganiello.
Preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza
Secondo il Los Angeles Times e altri media, diversi membri della troupe hanno abbandonato la produzione a causa di preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza, comprese le procedure di sicurezza delle armi, e sui protocolli Covid non seguiti prima delle riprese.
Ma in una nota la casa di produzione, Rust, ha sottolineato che «la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità. E «anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta».
Da Brandon Lee a Rust, le morti sul set
La morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins e il grave ferimento del regista Joel Souza ad opera di Alec Baldwin che ha sparato con una pistola che sarebbe dovuta essere caricata a salve, sul set di Rust fa venire in mente immediatamente un'altra tragedia avvenuta quasi nelle stesse circostanze.
Il set era quello de Il corvo, nel 1993 e a perdere la vita è stata la star Brandon Lee, figlio di Bruce Lee, ferito a morte dal proiettile sparato da un attore con un arma caricata per errore anche con un proiettile vero.
Proprio la famiglia di Lee ha commentato sull'account ufficiale dedicato all'attore quanto accaduto ieri: «I nostri cuori sono vicini alla famiglia di Halyna Hutchins, Joel Souza e tutti quelli coinvolti nell'incidente di Rust. Nessuno dovrebbe mai venire ucciso da una pistola su un set cinematografico. Punto».
Purtroppo invece la storia del cinema annovera anche altri gravi incidenti, anche mortali, durante le riprese. Un altro che riguarda una pistola, ha avuto per vittima l'attore Jon-Erik Hexum nel 1984, sparatosi alla testa con una pistola, anche in quel caso, creduta caricata a salve, sul set della serie Cover Up in una scena nella quale il suo personaggio era impegnato nella roulette russa'.
Fra gli altri, uno dei più gravi è avvenuto nel 1982 sul set del film ispirato della serie Ai confini della realtà, diretto da John Landis: lo schiantarsi di un elicottero durante le riprese di una scena ambientata nella guerra del Vietnam, ha causato la morte dell'attore Vic Morrow, finito decapitato e di due bambini, Myca Dinh Lee e Renee Shin-Yi Chen.
Nel 2017, la stuntwoman Joi Harris è rimasta uccisa sul set di Deadpool 2 in un incidente con una moto. Nel 2014 l'assistente operatrice Sarah Jones è stata colpita e uccisa da un treno, mentre girava una sequenza sulle rotaie, per Midnight Rider. Nel 2002 lo stuntman controfigura di Vin Diesel, Harry O'Connor, girando XXX è morto durante una sequenza nela quale faceva parapendio. Sul set de Il Cavaliere Oscuro (2008), lo stuntman Conway Wickliffe è rimasto ucciso quando l'auto in corsa dalla quale si era sporto, è finita contro un albero. Nel 2008 un addetto ai costumi fu colpito mortalmente da un ammasso di terra, sabbia congelata e ghiaccio, durante le riprese del fantascientifico Jumper con Samuel l. Jackson. Nel 1985 il pilota Art Scholl precipitò e morì con il suo aereo durante una scena di Top Gun.
Anche tanti ferimenti
Tanti anche attori e membri della troupe feriti durante le riprese di un film: come Margaret Hamilton, interprete della Strega dell'Ovest in Il Mago di Oz (1939) che ha riportato sul set a causa di un effetto pirotecnico, ustioni che l'hanno costretta a indossare guanti verdi per coprire le mani, durante il resto delle riprese.
Jim Caviezel è stato colpito da un fulmine uscendone illeso, sul set di la Passione di Cristo (2004). Channing Tatum sul set di The Eagle (2011) ha riportato bruciature al petto e alle parti intime immergendosi in una vasca dove l'acqua non era stata raffreddata.
Le riprese di Aeon Flux (2005) si erano dovute fermare per otto settimane a causa del grave infortunio riportato alla schiena da Charlize Theron, mentre faceva delle acrobazie.
Un infortunio alla schiena, causa di dolori definiti dall'attore lancinanti, è capitato anche a George Clooney sul set di Syriana (2005). Un pugno allo stomaco di Dolph Lundgren a Sylvester Stallone sul set di Rocky 4 (1985) , ha mandato il divo per cinque giorni in terapia intensiva.
Fra gli incidenti più recenti, Harrison Ford si è rotto una gamba, rimasta bloccata da una porta idraulica, sul set di Star Wars: il risveglio della Forza; la star si è fatto anche male alla spalla qualche mese fa girando Indiana Jones 5. Invece Tom Cruise si è rotto la caviglia girando una difficile scena senza stuntman durante Mission Impossible 6.