Terremoto Scossa di magnitudo 7.7 in Birmania, «probabili decine di migliaia di decessi»

SDA

28.3.2025 - 11:04

Una scossa di terremoto 7.7 ha colpito la Birmania, con epicentro 16 km a nord-ovest di Sagaing, nel centro del Paese. Lo rileva l'istituto geosismico statunitense (Usgs). Il sisma è stato avvertito anche a Bangkok, capitale della Thailandia, dove è addirittura crollato un grattacielo in costruzione.

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Keystone-SDA, Alessia Moneghini

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Un terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito la Birmania. È stato avvertito anche a Bangkok, dove è crollato un grattacielo in costruzione, sotto il quale sarebbero rimasti una quarantina di operai.
  • Nella capitale thailandese è stato dichiarato lo stato d'emergenza.
  • La giunta militare birmana, dal canto suo, chiede l'aiuto internazionale.
  • L'istituto geosismico statunitense (Usgs) ha diramato un'allerta rossa per vittime e danni per la Birmania, dove si temono ci siano decine di migliaia di vittime.
  • I sismi sono relativamente comuni nella regione, dove passa la faglia di Sagaing in direzione nord-sud attraverso il centro del Paese, secondo l'Usgs.

Il sisma birmano ha avuto origine a 10 km di profondità alle 12:50 ora locale (le 07:20 in Svizzera), precisa l'Usgs. Pochi minuti dopo, vi è poi stata una seconda scossa, di magnitudo 6.4.

Non è ancora chiaro se ci siano vittime.

Fonti giornalistiche dell'agenzia francese Afp a Naypyidaw, capitale della Birmania, hanno detto che le strade sono state piegate dalla forza tellurica e molti edifici hanno subito forti danni.

Terremoto di magnitudo 7,7 in Birmania

Terremoto di magnitudo 7,7 in Birmania

Una scossa di terremoto 7.7 ha colpito la Birmania, con epicentro 16 km a nord-ovest di Sagaing, nel centro del Paese. Il sisma è stato avvertito anche a Bangkok, capitale della Thailandia, dove è addirittura crollato un grattacielo in costruzione.

28.03.2025

Immobili danneggiati e stop alla metropolitana anche a Bangkok, dove i residenti sono corsi in strada.

«L'ho sentito e stavo dormendo in casa, sono corso il più lontano possibile in pigiama fuori dall'edificio», ha raccontato un residente della popolare città turistica di Chiang Mai, nel nord della Thailandia.

Il primo ministro thailandese, Paetongtarn Shinawatra, ha dichiarato di aver interrotto una visita ufficiale nell'isola meridionale di Phuket per tenere una «riunione urgente» dopo il potente terremoto, secondo un post su X.

Il terremoto è stato percepito chiaramente pure nella provincia sud-occidentale cinese dello Yunnan.

I sismi sono relativamente comuni in Birmania, dove passa la faglia di Sagaing in direzione nord-sud attraverso il centro del Paese, secondo l'Usgs.

Un potente terremoto di magnitudo 6.8 nell'antica capitale Bagan, nel centro del Paese, nel 2016 ha ucciso tre persone, facendo crollare le guglie e le mura di molti templi antichi.

Crolla un grattacielo a Bangkok

Le potenti scosse hanno provocato il crollo di un grattacielo di 30 piani in costruzione a Bangkok, dove almeno 43 lavoratori sono dispersi sotto alle macerie.

Lo si apprende da fonti ospedaliere e della polizia della capitale thailandese.

Almeno un morto accertato è stato estratto dalle macerie.

Diversi operai sono stati tratti in salvo mentre altri risultano ancora dispersi, fanno sapere i servizi medici thailandesi, citati dal Guardian. Sui media sono apparse immagini in diretta del crollo dell'edificio.

Dichiarato lo stato d'emergenza a Bangkok

Il governo thailandese ha dichiarato lo stato di emergenza a Bangkok, ha affermato oggi la prima ministra.

Sono stati segnalati danni agli edifici in tutta la metropoli, tra cui, come detto, un grattacielo di 30 piani in costruzione crollato nel nord della città, che ha intrappolato almeno 43 operai al lavoro.

Giova ricordare che nella capitale thailandese vivono oltre 10 milioni di persone

Feriti in massa all'ospedale Naypyidaw

I feriti stanno accumulandosi «in massa» dentro e fuori dal principale ospedale di Naypyidaw, la capitale della Birmania.

Lo ha dichiarato un funzionario dell'ospedale, che ha detto che tantissimi feriti sono stati curati fuori dal pronto soccorso da 1000 posti letto.

«Alcuni si contorcevano dal dolore, altri giacevano immobili mentre i parenti cercavano di confortarli», ha raccontato il funzionario birmano.

Il Bangkok Post riporta alcune tragiche testimonianze dall'ospedale. «Sono arrivati molti feriti, non avevo mai visto niente del genere prima» – ha detto un medico dell'ospedale all'Afp.

«Stiamo cercando di gestire la situazione. Sono esausto. Temo che siano state perse molte vite. Non abbiamo mai assistito a un terremoto con un impatto così devastante prima», ha detto un dirigente di polizia di Bangkok.

La giunta militare birmana chiede l'aiuto internazionale

La giunta militare al potere in Birmania ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale perché intervenga con aiuti umanitari. Lo stato d'emergenza è stato dichiarato in sei regioni del Paese.

Il capo della giunta, Min Aung Hlaing, è arrivato in visita all'ospedale della capitale Naypyidaw, dove ci sono feriti «in massa». «Vogliamo che la comunità internazionale fornisca aiuti umanitari il prima possibile», ha detto all'Afp il portavoce della giunta, Zaw Min Tun.

Cifre sulle vittime non sono ancora disponibili, ma il fatto che il governo militare isolato stia chiedendo aiuto, cosa che raramente fa dopo i disastri naturali, suggerisce che potrebbero essere un disastro veramente su larga scala.

La giunta ha affermato in una dichiarazione che è in vigore lo stato di emergenza in sei delle aree più colpite: Sagaing, Mandalay, Magway, nello Stato di Shan nord-orientale, Naypyidaw e Bago. Zaw Min Tun ha affermato che sono state necessarie donazioni di sangue per i pazienti di Mandalay, Naypyidaw e Sagaing.

Anche la città storica birmana di Mandalay, l'antica capitale pre-coloniale e ricca di templi buddisti storici e monumenti antichi, ha subito gravi crolli, secondo quanto si vede da immagini diffuse sui social e sui media.

In Birmania è probabile ci siano migliaia di morti

L'istituto geosismico statunitense (Usgs) ha diramato un'allerta rossa per vittime e danni.

Sul suo sito web si legge che «è probabile che si verifichino numerose vittime e danni ingenti e che il disastro sia molto diffuso».

L'agenzia afferma che «è probabile che si verifichino migliaia di decessi», riporta Sky News.

Almeno 25 i morti accertati?

Mentre sembrerebbe essere stata accertata la morte di almeno 25 persone in Birmania. Come detto, si teme possano essere molti di più. Moltissimi i feriti, alcuni gravissimi.

Almeno 10 persone sono morte nel crollo di una moschea a Mandalay, riporta la Xinhua.

Numerose strutture nella regione di Mandalay hanno subito crolli, mentre diverse strade che collegano la città con l'ex capitale Rangoon sono state danneggiate o bloccate, interrompendo i collegamenti.

Avvertito il sisma distintamente nel Laos e in Vietnam

Il terremoto è stato avvertito distintamente anche nel Laos e in Vietnam, secondo quanto riferito da giornalisti della Xinhua.

Gli edifici hanno tremato a Vientiane, capitale del Laos, e Hanoi, capitale del Vietnam. A Vientiane, gli edifici sopra i tre piani hanno subito notevoli scosse, con i residenti nei palazzi alti che hanno avvertito forti oscillazioni all'interno.

Anche ad Hanoi e Ho Chi Minh City (ex Saigon), i residenti che vivono nei palazzi alti hanno anche subito notevoli scosse mentre erano a casa.

Danni alle case e feriti anche in Cina

Il potente terremoto ha causato danni alle case e feriti anche in Cina, nella provincia di confine dello Yunnan, mentre sono ancora in corso gli accertamenti e le verifiche da parte delle autorità.

Secondo i media statali, forti scosse anche di assestamento sono state avvertite in molti luoghi della provincia, con l'epicentro del sisma in territorio birmano a 300 chilometri circa dal punto di confine più vicino alla Cina, soprattutto a Dehong, Xishuangbanna, Kunming, Lijiang, Baoshan, Dali e in altre aree.

Le scosse, secondo la Cctv, sono state avvertite anche in alcune parti del Guizhou e del Guangxi.

L'ufficio di gestione delle emergenze della città di Ruili (Yunnan) ha riferito che il terremoto ha causato danni alle case e almeno due feriti ricoverati in ospedale.

Le autorità locali hanno mobilitato squadre di soccorso e sono attualmente in corso gli sforzi di soccorso e risposta.

La Croce Rossa è preoccupata per le dighe

«Le infrastrutture pubbliche sono state danneggiate, tra cui strade, ponti ed edifici pubblici. Attualmente abbiamo preoccupazioni per le dighe su larga scala», ha detto Marie Manrique, coordinatrice del programma per la Federazione Internazionale della Croce Rossa ai giornalisti a Ginevra, tramite collegamento video da Yangon.

Nessuna informazione sulle possibili vittime svizzere

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è per ora a conoscenza di cittadini svizzeri tra le vittime o le persone colpite dal terremoto.

Le ambasciate svizzere a Bangkok (Thailandia) e Yangon (Birmania/Myanmar) sono in contatto con le autorità in loco.

Attualmente, 470 cittadini svizzeri sono registrati nell'applicazione «Travel Admin» in Thailandia e due in Myanmar, ha indicato il DFAE a Keystone-ATS. Per quanto concerne invece gli svizzeri all'estero, il registro ne elenca 13'372 in Thailandia e 57 in Myanmar.

I servizi di Ignazio Cassis precisano per le regioni della Thailandia in cui vive la maggior parte dei connazionali non sono state colpite dal terremoto. In ogni caso il DFAE invita i cittadini elvetici a seguire le istruzioni delle autorità locali. Sta anche valutando se adattare i consigli di viaggio per questi due Paesi pubblicati sul suo sito.

Il DFAE sconsiglia attualmente di recarsi in Birmania senza motivi impellenti: l'esercito ha preso il potere nel Paese asiatico il primo febbraio 2021 e ha dichiarato lo stato di emergenza.

Sul suo sito web, il DFAE segnala che in alcune regioni e quartieri di Yangon è in vigore la legge marziale, che consente alle forze di sicurezza di utilizzare immediatamente le armi da fuoco.

La Thailandia, invece, è considerata un Paese sicuro per i viaggi, anche se il DFAE sconsiglia di recarsi nelle province meridionali. Qui ci sono tensioni religiose con la popolazione musulmana. I ribelli musulmani malesi compiono regolarmente attacchi contro le istituzioni pubbliche.

Chiusi gli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw

La giunta al potere in Myanmar ha disposto la chiusura degli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw, con il conseguente stop ai voli. Lo riferisce il sito di notizie Myanmar Now.

L'ultimo bilancio delle vittime

Sale a 144 morti e 732 feriti il bilancio delle vittime. Lo ha reso noto il capo della giunta Min Aung Hlaing che ha invitato «qualsiasi paese, qualsiasi organizzazione» a venire ad aiutare le vittime.