VaudAssalto al furgone portavalori a Chavornay, due condanne
ev, ats
15.7.2022 - 17:35
Il Tribunale criminale del nord vodese ha condannato due ginevrini coinvolti nell'assalto di un furgone portavalori a Chavornay, nel Canton Vaud, avvenuto nel 2018 a sette e a 11 anni di prigione
Keystone-SDA, ev, ats
15.07.2022, 17:35
15.07.2022, 17:38
SDA
I due, trentenni, non hanno partecipato all'assalto in sé, né hanno rapito la figlia di uno dei corrieri per costringerlo a fermarsi in un parcheggio a Chavornay. Tuttavia secondo i giudici hanno svolto «un ruolo indispensabile e decisivo» nell'organizzazione della rapina, nella quale sono stati rubati 25 milioni di franchi.
Il tribunale ha rilevato che hanno partecipato fin dall'inizio all'organizzazione della rapina, al tentativo fallito a Daillens (VD) nel 2017, poi a Chavornay l'anno seguente. Uno dei due ha anche arruolato gli autori dell'attacco, provenienti dalla malavita lionese.
Contrariamente a quanto sostenuto dai due imputati, il loro coinvolgimento non è stato quello di un «semplice assistente o complice», ma di un vero e proprio «coautore» della rapina, secondo i giudici.
Questi ultimi non hanno creduto alla versione degli imputati, che avevano giurato di non essere più coinvolti quando l'attacco è stato pianificato e realizzato a Chavornay. «Non c'è mai stato alcuna rinuncia al progetto», gli imputati hanno mantenuto il loro ruolo «sino alla fine».
Una colpa «molto pesante»
La colpa dei trentenni è «molto pesante», ha proseguito il presidente del Tribunale Donovan Tesaury, denunciando tra l'altro la «mancanza di scrupoli» o «le motivazioni egoistiche e abbiette» dei due uomini.
Uno dei due imputati è stato condannato a 11 anni di carcere per numerosi altri reati, tra cui un furto con scasso a Ginevra. Il secondo, sotto processo solo per il tentativo fallito a Daillens e la rapina di Chavornay, è stato condannato a sette anni di carcere.
La settimana scorsa la procuratrice Claudia Correia aveva chiesto 14 e 8 anni. I due si trovano in detenzione dal 2019.