Ambiente WWF: cancellati 43 milioni di ettari di foresta in 13 anni

SDA

13.1.2021 - 13:59

Un esempio della deforestazione col fuoco: l'Amazzonia brasiliana (nell'immagine un incendio del 2019 nello Stato di Para).
Un esempio della deforestazione col fuoco: l'Amazzonia brasiliana (nell'immagine un incendio del 2019 nello Stato di Para).
Keystone

«La deforestazione continua a ritmi vertiginosi»: in tredici anni, tra il 2004 e il 2017, un'area forestale grande come la California, circa 43 milioni di ettari, è stata cancellata. L'agricoltura, per soddisfare la domanda del mercato globale, rimane la prima causa.

Lo rivela un nuovo studio del Wwf «Fronti di deforestazione: cause e risposte in un mondo che cambia», che identifica e analizza i 24 principali fronti di deforestazione in 29 Paesi di Asia, America latina e Africa, che custodiscono una superficie forestale di 377 milioni di ettari.

Lo studio evidenzia che circa due terzi della deforestazione globale, tra il 2000 e il 2018, sono avvenuti in aree tropicali e subtropicali: e se 8000 anni fa, circa la metà della superficie terrestre era occupata da foreste, oggi si è ridotta al 30%. Nei 24 fronti di deforestazione – identificati – è andato perduto così il 10% della superficie forestale mentre quasi la metà della foresta ancora in piedi (circa il 45%) ha subito frammentazioni.

Nel Cerrado brasiliano, che ospita il 5% delle specie animali e vegetali del pianeta, i terreni sono stati rapidamente deforestati per l'allevamento del bestiame e la produzione di soia con la perdita di un terzo (32,8%) della sua superficie forestale (tra il 2004 e il 2017).

Agricoltura tra cause principali

Tra le principali cause della deforestazione soprattutto in America latina e in Asia, l'agricoltura «per soddisfare il mercato interno e globale» resta la prima mentre in Africa pesa l'aumento della pressione dei piccoli coltivatori. Per quanto riguarda le risposte da mettere in campo, per «sconfiggere la deforestazione» si rileva anche l'importanza del ruolo dei cittadini: per il Wwf «vanno ridotti i consumi di carne e di prodotti contenenti le materie prime incriminate (come la soia e olio di palma)».

Sul fronte politico e normativo il Wwf, con la campagna #Together4Forests, sostenuta da più di un milione di persone in Europa, chiede una nuova legge «per tenere i prodotti legati alla deforestazione e alla distruzione della natura fuori dal mercato europeo».

Infine l'organizzazione ambientalista sottolinea che «in molte aree la deforestazione è un fattore determinante nel provocare un aumento delle temperature» per questo chiede che «il blocco della deforestazione sia riconosciuto anche come strategia per la lotta al cambiamento climatico».

Tornare alla home page