Abusi Uomo condannato a Winterthur per l'omicidio di un bimbo di 20 mesi 

mh, ats

22.9.2023 - 14:34

Il tribunale distrettuale di Winterthur, nel canton Zurigo, ha condannato un tedesco di 28 anni a 12 anni e tre mesi di carcere per omicidio e altri reati. Secondo la corte, l'uomo ha maltrattato il bebè della sua fidanzata portandolo alla morte.

Condannato a 12 anni di carcere per aver ucciso un bimbo piccolo.
Condannato a 12 anni di carcere per aver ucciso un bimbo piccolo.
KEYSTONE/LUIS BERG

Keystone-SDA, mh, ats

La sentenza emessa oggi, venerdì, prevede anche una pena pecuniaria e l'espulsione dalla Svizzera per 11 anni dopo aver scontato la pena detentiva. Il 28enne dovrà inoltre pagare 75'000 franchi alla madre della vittima come indennizzo e riparazione morale.

I fatti risalgono alla primavera del 2021. Secondo i giudici l'imputato – un operaio disoccupato – ha scosso e colpito il bimbo di 20 mesi a più riprese nel corso delle settimane in cui lo aveva in custodia. Alla fine il piccolo è morto per un trauma cranio-cerebrale.

L'autopsia ha rivelato anche la frattura di una vertebra toracica, precedente alle lesioni mortali, ma verificatasi anch'essa durante uno scuotimento. Dopo questo episodio, il bambino non era più in grado di camminare e poteva muoversi solo a quattro zampe. Gli atti incriminati sono stati commessi in assenza della madre del bambino, assente per vendere marijuana in città.

Colpevole di vari reati

Il tribunale ha riconosciuto l'imputato colpevole di omicidio, lesioni semplici e traffico di droga. Non ha seguito completamente la richiesta del pubblico ministero, che chiedeva una condanna a 15 anni di carcere per omicidio. La corte non è in particolare riuscita a stabilire se il giovane abbia ucciso il piccolo in modo premeditato.

Era frustrato perché doveva occuparsene così spesso. Ha tenuto conto del rischio di ucciderlo e non ha mostrato alcun pentimento né ha riconosciuto il suo errore dopo la morte del bambino, hanno deplorato i giudici.

La madre non risulta responsabile dell'omicidio

La difesa chiedeva l'assoluzione per mancanza di prove. Durante il processo, il 28enne ha incolpato la madre del bambino. La corte ha tuttavia concluso che, malgrado fosse sopraffatta dalle cure del bambino, non ci sono prove che suggeriscano che sia responsabile del suo omicidio.

Il condannato ha problemi di alcol e droghe. «Ha un lato aggressivo e può esplodere rapidamente», gli ha detto il presidente del tribunale, aggiungendo che «il bimbo aveva veramente paura di lei».