Guerra in Ucraina Oltre 300 morti al teatro di Mariupol, bombe sugli ospedali

SDA

25.3.2022 - 21:58

Un soldato ucraino fuori da un ospedale bambardato a Mykolaiv, 25, 2022. (AP Photo/Petros Giannakouris)
Un soldato ucraino fuori da un ospedale bambardato a Mykolaiv, 25, 2022. (AP Photo/Petros Giannakouris)
KEYSTONE

Centocinquanta civili ucraini uccisi ogni giorno sotto i bombardamenti russi, molti dei quali seppelliti senza nome nelle fosse comuni o dispersi per settimane, finché non riemergono dalle macerie. Come a Mariupol, dove nel teatro colpito da Mosca dieci giorni fa si teme ora di dover contare 300 morti.

25.3.2022 - 21:58

In Ucraina, dove da oltre un mese si combatte senza sosta, si fa sempre più drammatico il bilancio delle vittime tra la popolazione, che secondo l'Onu sono salite ad almeno 1'035. Ma le cifre reali sarebbero molto più alte.

Per Kiev, i bambini uccisi sono 135, altri 184 sono rimasti feriti. E secondo la responsabile della missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner, ci sono «informazioni crescenti» provenienti da immagini satellitari sulla presenza di fosse comuni nel Paese, come a Mariupol, dove ne è stata individuata almeno una, che conterrebbe 200 corpi.

Nel giorno in cui la Russia sembra ridefinire i contorni della sua offensiva militare, individuando ufficialmente come «priorità» la conquista dell'intero territorio delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, la Difesa ucraina conferma che le forze nemiche hanno creato un parziale «corridoio terrestre» di collegamento tra il Donbass e la Crimea.

Secondo Mosca, le sue truppe hanno il controllo del 94% della provincia di Lugansk e il 54% di quella di Donetsk. Ed è in queste zone che continuano a concentrarsi gli scontri maggiori. «Gli occupanti hanno sparato tutta la notte. Due guardie di frontiera sono rimaste uccise. A causa dei continui bombardamenti, i soccorritori non hanno potuto spegnere gli incendi causati dai bombardamenti», ha riferito il capo dell'amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai.

Mariupol sotto assedio da 25 giorni

Sotto assedio resta Mariupol, arrivata a 25 giorni di blocco totale, senza nessun collegamento con il resto del Paese, e dove non si riescono neanche a trasferire farmaci, acqua, cibo. Secondo il vicesindaco Serghei Orlov, tra 150mila e 200mila cittadini sono ancora intrappolati in città, anche se negli ultimi dieci giorni circa 60mila abitanti sono stati evacuati verso Zaporizhzhia e altre città. E in serata, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la preparazione di una «operazione umanitaria» di evacuazione dalla città insieme a Turchia e Grecia.

I raid proseguono parallelamente sugli altri obiettivi strategici. Sotto attacco missilistico è finito il centro di comando dell'aeronautica militare a Vinnytsia, nell'Ucraina centro-occidentale. Sei i missili da crociera sparati, alcuni dei quali abbattuti dalla contraerea, mentre gli altri hanno colpito diversi edifici, provocando danni alle infrastrutture.

A Kharkiv, l'esercito russo ha bombardato un policlinico nel distretto di Osnovyansky, uccidendo 4 persone e ferendone altre 7. Nelle vicinanze, sottolineano le autorità locali, non c'erano strutture militari.

Si continua a combattere anche intorno a Kiev, dove missili russi Kalibr hanno distrutto il maggiore deposito di carburante a disposizione dell'esercito. Secondo l'intelligence britannica, però, le forze ucraine sono riuscite a riprendere il controllo di città e posizioni di difesa a est della capitale.

Controffensiva a Kherson

Per il Pentagono, una controffensiva è in atto anche a Kherson, tra le prime città occupate, che ora sarebbe invece «contesa». Una resistenza che fa leva anche sull'appoggio dei combattenti stranieri volontari, arrivati secondo Mosca a quasi 6'600 da 62 Paesi.

Dopo oltre tre settimane, intanto, la Difesa russa è tornata a fornire un bilancio delle sue perdite sul campo, parlando di 1'351 soldati uccisi, a cui, secondo Kiev, si è aggiunto un settimo generale, oltre a decine di colonnelli e alti ufficiali, e 3'825 feriti.

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