Stati Uniti Addio America First, Biden annuncia la sua squadra di Governo

SDA

23.11.2020 - 20:16

Comincia a prendere forma la squadra del presidente eletto Biden: fra i primi nomi annunciati anche quello di John Kerry.
Comincia a prendere forma la squadra del presidente eletto Biden: fra i primi nomi annunciati anche quello di John Kerry.
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Addio America First e dilettanti premiati per la loro lealtà personale, si torna al multilateralismo con un'Amministrazione fondata sull'esperienza e la diversità, e soprattutto a un'America che vuole riprendersi «il posto a capo tavola» nel mondo.

Joe Biden comincia a disegnare la sua squadra di governo invertendo la rotta della politica isolazionista americana, mentre Donald Trump tenta ancora disperatamente di rovesciare l'esito delle presidenziali bloccando la certificazione dei voti in Michigan e Pennsylvania, tra imbarazzanti rovesci legali e crescenti appelli – anche nel suo partito – ad avviare la transizione.

I primi nomi della futura amministrazione annunciati da Biden sono quelli di fidati veterani dell'era Obama e riguardano settori chiave come la politica estera, la sicurezza e il clima. Tra questi spiccano Anthony Blinken come segretario di Stato, Jake Sullivan alla Sicurezza nazionale, Linda Thomas-Greenfield ambasciatrice all'Onu, l'ex capo della diplomazia John Kerry come consigliere speciale presidenziale per il clima, primo dirigente preposto al settore a sedere anche nel National security council.

Tra le novità Avril Haines, ex vice direttrice della Cia ed ex vice consigliera per la Sicurezza nazionale: sarà la prima donna a guidare la National Intelligence, l'agenzia che coordina tutti gli 007, un passo in più di Gina Haspel, che era stata elevata da Trump a capo della Cia.

La diversità si incarna anche nel cubano-americano Alejandro Mayorkas, che sarà il primo ispanico e il primo immigrato a dirigere la Homeland security, il ministero dell'Interno, di cui era stato vice segretario.

«Non abbiam tempo da perdere quando si parla di sicurezza»

«Non abbiamo tempo da perdere quando si tratta della nostra sicurezza nazionale e della nostra politica estera. Ho bisogno di un team pronto sin dal primo giorno ad aiutarmi a reclamare il posto dell'America a capo tavola, radunare il mondo per essere all'altezza delle grandissime sfide che abbiamo davanti e far avanzare la sicurezza, la prosperità e i valori. Questo è il punto cruciale di tale team», ha commentato Biden, sottolineando che si tratta di persone «esperte», ma anche «innovative» perché «non possiamo affrontare le profonde sfide attuali con il vecchio modo di pensare e abitudini immutate».

Blinken, 58 anni, figlio di un ambasciatore Usa in Ungheria, cresciuto tra Parigi e New York, con studi ad Harvard e Columbia, è stato il numero due del consiglio di Sicurezza nazionale e poi del Dipartimento di Stato sotto Obama.

Prima di iniziare la sua carriera diplomatica al desk per l'Europa e come speechwriter di politica estera per Bill Clinton, sognava di fare il giornalista o il produttore cinematografico. Delle passioni giovanili è sopravvissuta la band che porta il suo nome, dove canta e suona la chitarra elettrica.

Per quasi 20 anni è stato il braccio destro di Biden, come consigliere quando era nella commissione esteri del Senato e poi come 'national security adviser' quando era vicepresidente.

Aperto detrattore dell'America First, ci si attende che ripristini la fiducia con gli alleati, a partire da quelli europei, e rientri negli accordi e nelle istituzioni boicottate da Trump: l'accordo di Parigi sul clima, quello sul nucleare iraniano, l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Sullivan il più giovane consigliere per la Sicurezza nazionale

Con i suoi 43 anni, Sullivan sarà invece il più giovane consigliere per la Sicurezza nazionale dai tempi dell'amministrazione Eisenhower, carica che ha ricoperto anche a fianco dell'allora vicepresidente Biden. Sotto Obama giocò un ruolo chiave nei negoziati sul nucleare iraniano.

Linda Thomas-Greenfield, diplomatica afro-americana con 35 anni di servizio in quattro continenti rimasta vittima delle purghe di Trump, servirà come rappresentante Usa alle Nazioni Unite con quello status di ministro, e un posto al consiglio di sicurezza nazionale, che The Donald aveva cancellato.

Un altro 'usato sicuro' è John Kerry, rimasto sempre a fianco di Biden nella campagna elettorale: la decisione di farlo entrare anche nel National Security Council testimonia come il presidente eletto consideri il climate change un'urgente questione di sicurezza nazionale.

Nei prossimi giorni il presidente eletto annuncerà altri ministri. La nomina più attesa è quella al Tesoro. In pole Janet Yellen, prima donna a ricoprire l'incarico di presidente della Federal Reserve.

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