Il ritiro di "qualche migliaio di soldati" americani dall'Afghanistan "non avrà ripercussioni sulla sicurezza" nel Paese. È quanto sostiene un portavoce del presidente afghano Ashraf Ghani.
"Se le poche migliaia di truppe impegnate per la consulenza, l'addestramento e l'assistenza lasceranno il Paese non ci saranno ripercussioni per la sicurezza - scrive su Twitter il portavoce Haroon Chakhansuri -. Da quattro anni e mezzo la nostra sicurezza è solo nelle mani degli afghani e l'obiettivo ultimo è che le forze di sicurezza afghane agiscano da sole per proteggere e difendere il territorio".
Il riferimento è al processo di transizione che, iniziato nel 2011, ha gradualmente consegnato il controllo della sicurezza in tutto il Paese alle forze afghane. "Le nostre forze armate sono cresciute giorno dopo giorno e cresceranno ancora", rivendica il portavoce.
Secondo funzionari americani citati dal Washington Post, Donald Trump ha chiesto al Pentagono un piano per il ritiro della metà degli oltre 14 mila militari dispiegati in Afghanistan dopo oltre 17 anni di operazioni, in quella che è la guerra più lunga per gli Stati Uniti.
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