Tim Walz sale sul palco della convention dem per accettare la nomination a vicepresidente di Kamala Harris con il discorso più importante della sua vita, quello che gli fa compiere il grande passo dalla politica locale al palcoscenico nazionale e mondiale. A spianargli la strada sono due icone del partito, l'ex presidente Bill Clinton e l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, e gli astri nascenti Pete Buttigieg e Josh Shapiro.
L'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton durante la serata di apertura della Convention Nazionale Democratica (DNC) allo United Center di Chicago, Illinois, USA, 19 agosto 2024.
Il candidato democratico alla vicepresidenza Tim Walz partecipa a un comizio elettorale alla Fiserv Arena di Milwaukee, Wisconsin, USA, il 20 agosto 2024.
Tim Walz e Bill Clinton alla Convention repubblicana
L'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton durante la serata di apertura della Convention Nazionale Democratica (DNC) allo United Center di Chicago, Illinois, USA, 19 agosto 2024.
Il candidato democratico alla vicepresidenza Tim Walz partecipa a un comizio elettorale alla Fiserv Arena di Milwaukee, Wisconsin, USA, il 20 agosto 2024.
Per Walz l'occasione è da non perdere: oltre ad accettare la nomination deve presentarsi ufficialmente agli americani, che di lui sanno ben poco.
Salito alla ribalta solo poche settimane fa, il governatore del Minnesota ha riscosso successo nei comizi con il suo stile diretto, il suo linguaggio colorito, le sue battute e i suoi racconti di vita reale.
Ma nelle vesti di candidato alla vicepresidenza gli è richiesto un cambio di passo, anche nel linguaggio.
Obama fa battute sul suo look
Il suo parlare troppo veloce lo ha fatto scivolare in innumerevoli gaffe durante tutta la sua carriera politica causandogli non pochi problemi.
Ora, a poco più di settanta giorni dal voto, nessun passo falso è consentito e Walz è chiamato a essere all'altezza del ruolo per cui è stato scelto, anche nelle modalità di esprimersi, oltre che nel look sul quale anche Barack Obama ha ironizzato.
«Questo ragazzo mi piace. E' il tipo di persona che dovrebbe essere in politica. Sa quello che è importante» e lo si nota anche dalle «sue camice di flanella: si vede che non arrivano da un consulente politico ma dal suo armadio», ha scherzato l'ex presidente.
I repubblicani lo attaccano
Dal palco Walz si racconta: dalle sue origini in Nebraska e Minnesota, dalla sua carriera nella Guardia Nazionale all'essere un insegnante e allenatore, fino ad arrivare alla politica.
La sua storia nelle scorse settimane lo ha esposto a critiche da parte dei repubblicani, convinti che abbia abbellito ed esagerato la sua carriera militare essendosi congedato poco prima che la sua unità fosse dispiegata in Iraq.
Critiche gli sono piovute addosso anche per la gestione troppo restrittiva della pandemia e quella poco tempestiva delle rivolte seguite all'uccisione di George Floyd.
Il ritorno di Bill Clinton
A introdurlo sul palco sono la popolare senatrice del Minnesota Amy Klobuchar e un suo ex studente e attuale vicino di casa, Ben Ingman.
A facilitare il suo compito è invece Bill Clinton, che torna in quella Chicago che lo incoronò candidato alla presidenza nel 1996. Un ritorno non facile in una convention dove le donne sono le vere protagoniste e lui è ricordato, fra l'altro, per la sua relazione extra matrimoniale con la stagista della Casa Bianca Monica Lewinski.
L'ex presidente si rivolge al partito e agli americani e chiede loro di votare il ticket Kamala Harris e Tim Walz per difendere l'America da Donald Trump e aiutare la classe media, di cui sono espressione.
In molti lodano l'audacia di Pelosi
Analogo il messaggio di Pelosi, la veterana ritenuta l'artefice del ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca insieme a Barack Obama.
Un passo indietro che ha aperto la strada al fenomeno Harris e riacceso le speranze dei democratici, fino a poche settimane fa rassegnati a una sconfitta.
E proprio a Pelosi molti sono 'grati' per l'audacia e la forza che l'hanno spinta a intervenire su Biden e regalare ai democratici la speranza e una convention che, per entusiasmo, non si vedeva dai tempi di Obama.