Disordini Almeno 45 civili uccisi a nord dell'Etiopia lo scorso mese

SDA

13.2.2024 - 13:42

Nuove atrocità in Etiopia. (foto d'archivio)
Nuove atrocità in Etiopia. (foto d'archivio)
Keystone

Le forze di sicurezza dell'Etiopia hanno ucciso almeno 45 civili in un massacro nello Stato regionale di Amhara alla fine di gennaio: lo dichiara la Commissione etiope per i diritti umani (Ehrc).

Quest'ultima conferma «l'identità di almeno 45 civili che sono stati uccisi in modo extragiudiziale dalle forze di sicurezza governative» nella città di Merawi per aver presumibilmente sostenuto una milizia di etnia Amhara nota come Fano e in lotta con Addis Abeba dopo che il governo centrale ha deciso di smantellare le forze regionali.

«Tuttavia, si può presumere che il numero delle vittime sia ancora più alto», si sottolinea nel comunicato. Almeno altre 15 persone, tra cui alcune donne, sono state uccise durante un blitz porta a porta da parte delle forze governative in un'altra zona di Amhara all'inizio del mese, denuncia ancora l'Ehrc.

Le uccisioni a Merawi hanno fatto seguito a mesi di scontri avvenuti lo scorso anno tra l'esercito etiope e Fano, spingendo la scorsa settimana gli Stati Uniti a chiedere un'indagine. Secondo l'Ehrc, le forze di sicurezza a Merawi hanno anche arrestato un numero imprecisato di persone sospettate di essere membri di Fano.

Il governo federale non ha risposto a domande in merito. Dopo gli scontri scoppiati l'anno scorso nello Stato regionale, il governo ha imposto ad agosto lo stato di emergenza prorogato di quattro mesi a febbraio, con l'Ehrc che ha chiesto di porre fine alle esecuzioni extragiudiziali.