Jorge Mario Bergoglio è dal 13 marzo 2013 il 266esimo papa della Chiesa cattolica. Di nazionalità argentina, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936. È anche l'ottavo sovrano di Città del Vaticano.
Bergoglio ha scelto, primo nella storia a farlo, il nome di Francesco, in onore di san Francesco d'Assisi. È nato da una famiglia di origini italiane. La carriera ecclesiastica comincia nel 1958, quando entra per la prima volta nel seminario di Villa Devoto, quartiere della capitale argentina. Nel 1963 si laurea in filosofia e per alcuni anni insegna nei collegi locali.
Nel 1992 viene nominato dall'allora papa Giovanni Paolo II vescovo ausiliare di Buenos Aires; nel 1997 diventa quindi arcivescovo e nel 1998 viene fatto cardinale.
Bergoglio non è diventato papa dopo la morte del suo predecessore: papa Benedetto XVI, infatti, ha deciso di abbandonare il pontificato. Francesco è diventato così il primo gesuita a guidare la Chiesa cattolica.
Nel 2013 il papa si è lanciato in una serie di riforme, a cominciare da quelle della Curia, dell'Istituto per le opere di religione (lo IOR, organismo finanziario del Vaticano) e del codice penale. Ha inoltre creato una commissione con l'obiettivo di individuare le modifiche necessarie per migliorare la vigilanza sulla gestione economica dell'apparato statale.
Un impegno particolarmente importante, da parte di papa Francesco, è quello che ha profuso per condannare i casi di pedofilia emersi all'interno della Chiesa.
In questa foto è in compagnia della cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo la messa inaugurale tenuta a piazza San Pietro, a Roma, il 19 marzo 2013. Alla celebrazione erano presenti decine di capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.
Papa Francesco è stato anche oggetto di pesanti accuse giunte in particolare da un giornalista argentino, Horacio Virbitsky, secondo il quale il comportamento di Bergoglio in Argentina, durante il periodo della dittatura militare a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, non sarebbe stato sempre limpido.
Tutte le accuse sono state tuttavia smentite con forza dalla Santa Sede e anche dalle associazioni dei familiari delle vittime della dittatura nonché dal premio Nobel per la pace Perez Esquivel. Nessuna accusa ha portato inoltre a procedimenti giudiziari nei confronti di Bergoglio.
In questa fotografia è ritratto assieme a dei giovani durate i mesi del Giubileo della misericordia, avviato dallo stesso papa Francesco l'8 dicembre 2015.
Ha pubblicato nel corso del suo pontificato due encicliche: «Lumen fidei» e «Laudato si'», quest'ultima ispirata al Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi.
In questa immagine il papa è sulla scaletta di un aereo, all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. È il 12 maggio 2017 e si sta imbarcando per un viaggio in Portogallo.
Nel corso del suo pontificato, papa Bergoglio ha visitato sette Paesi europei (Albania, Turchia, Grecia, Bosnia Erzegovina, Polonia, Svezia e, appunto, Portogallo). Sono 25 invece i viaggi apostolici effettuati al di fuori del Vecchio Continente: tra questi quelli in Brasile, Palestina, Iseaele, Bolivia, Cuba, Stati Uniti, Kenya, Egitto, Birmania.
Da quando è diventato papa, Francesco si è contraddistinto per uno stile poco tradizionalista e spesso al di fuori dei protocolli. Celebre rimarrà la prima parola pronunciata di fronte alla folla a piazza San Pietro dopo la fumata bianca: si è presentato con un semplice e colloquiale «buonasera». Lo stile-Bergoglio è rimasto intatto da allora.
Jorge Mario Bergoglio: i primi anni di pontificato di Francesco I
Jorge Mario Bergoglio è dal 13 marzo 2013 il 266esimo papa della Chiesa cattolica. Di nazionalità argentina, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936. È anche l'ottavo sovrano di Città del Vaticano.
Bergoglio ha scelto, primo nella storia a farlo, il nome di Francesco, in onore di san Francesco d'Assisi. È nato da una famiglia di origini italiane. La carriera ecclesiastica comincia nel 1958, quando entra per la prima volta nel seminario di Villa Devoto, quartiere della capitale argentina. Nel 1963 si laurea in filosofia e per alcuni anni insegna nei collegi locali.
Nel 1992 viene nominato dall'allora papa Giovanni Paolo II vescovo ausiliare di Buenos Aires; nel 1997 diventa quindi arcivescovo e nel 1998 viene fatto cardinale.
Bergoglio non è diventato papa dopo la morte del suo predecessore: papa Benedetto XVI, infatti, ha deciso di abbandonare il pontificato. Francesco è diventato così il primo gesuita a guidare la Chiesa cattolica.
Nel 2013 il papa si è lanciato in una serie di riforme, a cominciare da quelle della Curia, dell'Istituto per le opere di religione (lo IOR, organismo finanziario del Vaticano) e del codice penale. Ha inoltre creato una commissione con l'obiettivo di individuare le modifiche necessarie per migliorare la vigilanza sulla gestione economica dell'apparato statale.
Un impegno particolarmente importante, da parte di papa Francesco, è quello che ha profuso per condannare i casi di pedofilia emersi all'interno della Chiesa.
In questa foto è in compagnia della cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo la messa inaugurale tenuta a piazza San Pietro, a Roma, il 19 marzo 2013. Alla celebrazione erano presenti decine di capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.
Papa Francesco è stato anche oggetto di pesanti accuse giunte in particolare da un giornalista argentino, Horacio Virbitsky, secondo il quale il comportamento di Bergoglio in Argentina, durante il periodo della dittatura militare a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, non sarebbe stato sempre limpido.
Tutte le accuse sono state tuttavia smentite con forza dalla Santa Sede e anche dalle associazioni dei familiari delle vittime della dittatura nonché dal premio Nobel per la pace Perez Esquivel. Nessuna accusa ha portato inoltre a procedimenti giudiziari nei confronti di Bergoglio.
In questa fotografia è ritratto assieme a dei giovani durate i mesi del Giubileo della misericordia, avviato dallo stesso papa Francesco l'8 dicembre 2015.
Ha pubblicato nel corso del suo pontificato due encicliche: «Lumen fidei» e «Laudato si'», quest'ultima ispirata al Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi.
In questa immagine il papa è sulla scaletta di un aereo, all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. È il 12 maggio 2017 e si sta imbarcando per un viaggio in Portogallo.
Nel corso del suo pontificato, papa Bergoglio ha visitato sette Paesi europei (Albania, Turchia, Grecia, Bosnia Erzegovina, Polonia, Svezia e, appunto, Portogallo). Sono 25 invece i viaggi apostolici effettuati al di fuori del Vecchio Continente: tra questi quelli in Brasile, Palestina, Iseaele, Bolivia, Cuba, Stati Uniti, Kenya, Egitto, Birmania.
Da quando è diventato papa, Francesco si è contraddistinto per uno stile poco tradizionalista e spesso al di fuori dei protocolli. Celebre rimarrà la prima parola pronunciata di fronte alla folla a piazza San Pietro dopo la fumata bianca: si è presentato con un semplice e colloquiale «buonasera». Lo stile-Bergoglio è rimasto intatto da allora.
L'appello a far sbarcare i 49 migranti che da giorni sono delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, dopo che dai vescovi, è arrivato oggi anche direttamente da Papa Francesco.
"Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone", ha detto il pontefice all'Angelus.
La Curia di Torino intanto ha dichiarato la propria disponibilità ad accogliere alcune delle famiglie che si trovano a bordo delle due navi, mentre sono 9000 le proposte di aiuto giunte finora al Comune di Napoli in seguito all'appello lanciato dall'amministrazione.
Il titolare del Ministero dell'Interno, Matteo Salvini, ha però ribadito: "Quanti ne accogliamo? Zero. Chi fa i soldi sulla pelle della gente non ha un porto. Voglio un paese aperto ma chiuso per i trafficanti. Se cediamo oggi, 6 gennaio, da domani siamo da capo, gli scafisti torneranno a far quattrini e le Ong che non rispettano le norme torneranno ad aiutare i trafficanti".
Poche ore dopo l'appello del Pontefice il premier maltese Joseph Muscat ha detto che Malta non diventerà il luogo dove vengono fatti sbarcare i migranti salvati dalle organizzazioni umanitarie che altri paesi non vogliono accogliere.
In un'intervista a One Radio, Muscat ha chiarito che è sua responsabilità non creare un precedente facendo sbarcare i 49 migranti bloccati sulle due navi. "Il governo - ha affermato - deve trovare un equilibrio tra protezione di vite umane e proteggere Malta e la sua sicurezza, evitando che siano minacciate".
Sea Watch, dal canto suo continua ad implorare: "Fermiamo questa insopportabile violazione del diritto internazionale e dei diritti fondamentali, fateli scendere subito!".
Il mondo a colpo d'occhio
I protagonisti della politica mondiale.
Sergio Mattarella alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale
Alessandra Schiavo, ambasciatrice d'Italia in Birmania
Urbano Cairo, presidente de La7, presenta i nuovi palinsesti
Boris Johnson visita un centro di polizia a Reading.
David Sassoli eletto presidente dell'Europarlamento.
L'ex presidente uruguayano Jose Mujica a Montevideo.
Mario Vargas Llosa impegnato in un convegno a Madrid.
Il ministro degli Interni italiano Salvini all'assemblea annuale di Confartigianato.
Il Dalai Lama incontra i religiosi musulmani a New Delhi.
Londra, Melania e Donald Trump in visita in Gran Bretagna
Giovanni Tria durante il G20 di Fukuoka
Giorgia Meloni (Fdi) in una conferenza sulle elezioni europee.
La scrittrice cilena Isabel Allende durante un'intervista in Spagna
Melania Trump con la moglie del premier Shinzo Abe a Tokyo.
Papa Francesco in posa con alcuni bambini in Vaticano.
La regina Elisabetta al centenario della British Airways.
L'artista cinese Ai Weiwei inaugura mostra a Dusseldorf.
Matteo Salvini a un incontro elettorale a Giussano
Papa Francesco durante l'udienza generale
Il Dalai Lama a Dharamsala, India
Napoli: il Capo della polizia Franco Gabrielli
Thailandia: cerimonia di incoronazione di Thai King Rama X.
Angela Merkel visita il terminal dei container al porto di Amburgo.
Spagna: Pablo Iglesias, leader di Podemos
Il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo
Prabowo Subianto, candidato alle presidenziali in Indonesia.
Il presidente Rohani alla Giornata dell'Esercito dell'Iran.
Angela Merkel riceve un pallone dalla nazionale di pallamano tedesca
Macron parla alla riunione dei sindaci della Bretagna.
Zuzana Caputova neo presidente della Slovacchia.
Re Felipe di Spagna e Mauricio Macri, presidente argentino
Chiara Appendino durante l'evento Fidas a Torino
Nicola Fratoianni in un dibattito alla Camera
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