Navi Ong Appello del Papa per lo sbarco dei migranti 

ATS

6.1.2019 - 22:08

L'appello a far sbarcare i 49 migranti che da giorni sono delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, dopo che dai vescovi, è arrivato oggi anche direttamente da Papa Francesco.

"Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone", ha detto il pontefice all'Angelus.

La Curia di Torino intanto ha dichiarato la propria disponibilità ad accogliere alcune delle famiglie che si trovano a bordo delle due navi, mentre sono 9000 le proposte di aiuto giunte finora al Comune di Napoli in seguito all'appello lanciato dall'amministrazione.

Il titolare del Ministero dell'Interno, Matteo Salvini, ha però ribadito: "Quanti ne accogliamo? Zero. Chi fa i soldi sulla pelle della gente non ha un porto. Voglio un paese aperto ma chiuso per i trafficanti. Se cediamo oggi, 6 gennaio, da domani siamo da capo, gli scafisti torneranno a far quattrini e le Ong che non rispettano le norme torneranno ad aiutare i trafficanti".

Poche ore dopo l'appello del Pontefice il premier maltese Joseph Muscat ha detto che Malta non diventerà il luogo dove vengono fatti sbarcare i migranti salvati dalle organizzazioni umanitarie che altri paesi non vogliono accogliere.

In un'intervista a One Radio, Muscat ha chiarito che è sua responsabilità non creare un precedente facendo sbarcare i 49 migranti bloccati sulle due navi. "Il governo - ha affermato - deve trovare un equilibrio tra protezione di vite umane e proteggere Malta e la sua sicurezza, evitando che siano minacciate".

Sea Watch, dal canto suo continua ad implorare: "Fermiamo questa insopportabile violazione del diritto internazionale e dei diritti fondamentali, fateli scendere subito!".

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