Presidente eletto Argentina: i nodi di Milei per mettere in marcia il governo

SDA

20.11.2023 - 07:54

Il presidente eletto argentino Javier Milei.
Il presidente eletto argentino Javier Milei.
Keystone

Passato il momento dei festeggiamenti sono molti i nodi che il presidente eletto dell'Argentina, Javier Milei, dovrà affrontare per mettere in marcia il nuovo esecutivo il 10 dicembre, giorno dell'insediamento.

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Tra le prime urgenze c'è la formazione della nuova compagine di governo a cui manca ancora il nome di un ministro dell'Economia. Una casella chiave per affrontare la grave crisi in cui è sprofondato il Paese.

La sua coalizione minoritaria in Parlamento

Anche i numeri in Parlamento rappresentano un rebus per il nuovo capo di Stato, dove la sua coalizione, La libertà avanza (Lla), conta solo 38 deputati e sette senatori.

A fargli da stampella potrebbe essere una parte dei 93 deputati e 24 senatori dell'alleanza di centrodestra Uniti per il cambio, dell'ex presidente Mauricio Macri e di Patricia Bullrich, che tuttavia dopo le elezioni generali del 22 ottobre ha subito uno scisma.

Di fronte si troverà 105 deputati e 35 senatori dell'alleanza progressista, mentre altre due formazioni minori contano su undici deputati e sei senatori.

Il quartier generale in un hotel

Milei, che non ha una sede di partito e che a Buenos Aires continuerà a utilizzare l'hotel Libertador come suo quartier generale, ha già fissato le prime riunioni con lo staff e nelle prossime ore inizierà a cercare di mettere insieme i tasselli mancanti, consapevole che le pressanti emergenze economiche presto non gli lasceranno tregua.

D'altra parte nei prossimi giorni il nuovo capo di Stato incontrerà il presidente uscente Alberto Fernandez per organizzare la transizione, mentre il ministro dell'Economia sconfitto al ballottaggio Sergio Massa sembra essere intenzionato a prendere un periodo di vacanza fino alla fine del suo mandato.

E la vicepresidente Cristina Fernandez de Kirchner è in partenza per l'Italia.