Libano Beirut: sale il bilancio, arrestato il direttore del porto

ATS

7.8.2020 - 10:37

Arrestato anche il direttore del porto di Beirut
Arrestato anche il direttore del porto di Beirut
Source: KEYSTONE/EPA/WAEL HAMZEH

Sale a 157 morti e oltre 5'000 feriti il bilancio ufficiale fornito dalle autorità libanesi delle esplosioni di martedì avvenute al porto di Beirut e che hanno devastato diversi quartieri della città. Arrestato il direttore del porto. Circa 20 feriti negli scontri tra manifestanti e polizia. 

C'è anche il direttore generale del porto di Beirut, Hassan Koraytem, tra le 16 persone arrestate ieri, giovedì, nell'inchiesta sulle esplosioni che hanno devastato la capitale libanese. Lo rende noto l'Abc citando fonti giudiziarie locali.

La magistratura, inoltre, ha disposto il congelamento dei conti di 7 persone, tra cui lo stesso direttore del porto e il capo della dogana libanese, Badri Daher.

Le autorità hanno interrogato più di 18 funzionari portuali e doganali e altri coinvolti nei lavori di manutenzione del magazzino esploso martedì e 16 sono state messe in custodia.

Quasi 3'000 tonnellate di ammonio

Il direttore generale del porto e il capo delle dogane, anch'essi agli arresti, mercoledì avevano detto alle emittenti libanesi che diverse lettere erano state inviate nel corso degli anni alla magistratura del paese chiedendo la rimozione di materiale altamente esplosivo immagazzinato nel porto.

Secondo le autorità, quasi 3.000 tonnellate di nitrato di ammonio, utilizzato per i fertilizzanti, ma anche per costruire bombe, erano state tenute per sei anni senza misure di sicurezza nel magazzino esploso.

Scontri: 20 feriti nella notte

E' di circa 20 feriti il bilancio degli scontri notturni a Beirut tra manifestanti antigovernativi e forze di sicurezza nella zona del parlamento e in piazza dei Martiri. Lo riferiscono media locali e testimoni.

Le proteste erano cominciate nella tarda serata di ieri, giovedì, in un contesto in cui ampi settori dell'opinione pubblica ritengono responsabili il governo e la classe politica al potere del disastro causato dalle esplosioni di martedì scorso e in cui sono morte più di 150 persone.

I manifestanti hanno lanciato contro gli agenti pietre e altri oggetti, tra cui detriti della distruzione causata dalla deflagrazione.

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