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Medio Oriente Oltre 200 luoghi colpiti a Teheran dai raid israeliani
SDA
22.6.2025 - 22:28
Nella notte fra il nono e il decimo giorno di guerra, gli Stati Uniti sono intervenuti, bombardano i tre siti nucleari iraniani. Netanyahu ha ringraziato Donald Trump per quest'operazione militare. Anche Israele, però, continua a subire i bombardamenti iraniani. Segui gli avvenimenti principali del conflitto nel live-ticker di blue News.

I grattacieli di Doha, capitale del Qatar.
Immagine: sda

L'Homeland Security è in allerta in tutto il Paese.
Immagine: KEYSTONE

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun (foto d'archivio)
Immagine: sda

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Immagine: sda

Un edificio danneggiato da missili lanciati dall'Iran (foto d'archivio)
Immagine: sda

Un edificio del centro di Teheran con una gigantografia di Ali Khamenei (archivio).
Immagine: sda

Donald Trump in un'immagine d'archivio.
Immagine: KEYSTONE

I raid israeliani hanno colpito oltre 200 luoghi di Teheran dall'inizio dell'attacco il 13 giugno.
Immagine: Imago

Dei soccorritori a lavoro a Tel Aviv, in una zona direttamente colpita dai missili iraniani.
Immagine: KEYSTONE

La contraerea israeliana tenta di intercettare un missile balistico iraniano nel cielo sopra Gerusalemme.
Immagine: EPA

Quest'immagine satellitare mostra i danni al sito nucleare di Fordow dopo gli attacchi statunitensi.
Immagine: KEYSTONE

Un'immagine più ravvicinata del sito nucleare di Fordow; dei crateri sono ben visibili in superficie.
Immagine: KEYSTONE

A Tel Aviv compaiono degli omaggi a Donald Trump. Il premier Netanyahu ha sottolineato che «gli israeliani lo ringraziano».
Immagine: KEYSTONE

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncia, dalla Casa Bianca, l'avvenuto attacco americano nei confronti dei siti nucleari iraniani. Alle sue spalle, da sinistra a destra, il vicepreisdente JD Vance, il Segretario di Stato Marco Rubio e il Segretario della Difesa Pete Heghseth.
Immagine: KEYSTONE

Nascosto in un bunker, la Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha scelto i sostituti per andare a rivestire - in caso di necessità - una serie di incarichi militari nel caso in cui venisse ucciso.
Immagine: KEYSTONE

Un caccia F-15 dell'aeronautica militare israeliana sorvola la scena in cui i missili balistici iraniani hanno colpito edifici residenziali a Beer Sheva, nel sud di Israele.
Immagine: EPA

Un membro del team del Comando del Fronte Interno Israeliano cammina sul sito in cui i missili balistici iraniani hanno colpito edifici residenziali a Beer Sheva, nel sud di Israele.
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I grattacieli di Doha, capitale del Qatar.
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L'Homeland Security è in allerta in tutto il Paese.
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Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun (foto d'archivio)
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Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
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Un edificio danneggiato da missili lanciati dall'Iran (foto d'archivio)
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Un edificio del centro di Teheran con una gigantografia di Ali Khamenei (archivio).
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Donald Trump in un'immagine d'archivio.
Immagine: KEYSTONE

I raid israeliani hanno colpito oltre 200 luoghi di Teheran dall'inizio dell'attacco il 13 giugno.
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Dei soccorritori a lavoro a Tel Aviv, in una zona direttamente colpita dai missili iraniani.
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La contraerea israeliana tenta di intercettare un missile balistico iraniano nel cielo sopra Gerusalemme.
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Quest'immagine satellitare mostra i danni al sito nucleare di Fordow dopo gli attacchi statunitensi.
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Un'immagine più ravvicinata del sito nucleare di Fordow; dei crateri sono ben visibili in superficie.
Immagine: KEYSTONE

A Tel Aviv compaiono degli omaggi a Donald Trump. Il premier Netanyahu ha sottolineato che «gli israeliani lo ringraziano».
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncia, dalla Casa Bianca, l'avvenuto attacco americano nei confronti dei siti nucleari iraniani. Alle sue spalle, da sinistra a destra, il vicepreisdente JD Vance, il Segretario di Stato Marco Rubio e il Segretario della Difesa Pete Heghseth.
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Nascosto in un bunker, la Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha scelto i sostituti per andare a rivestire - in caso di necessità - una serie di incarichi militari nel caso in cui venisse ucciso.
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Un caccia F-15 dell'aeronautica militare israeliana sorvola la scena in cui i missili balistici iraniani hanno colpito edifici residenziali a Beer Sheva, nel sud di Israele.
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Un membro del team del Comando del Fronte Interno Israeliano cammina sul sito in cui i missili balistici iraniani hanno colpito edifici residenziali a Beer Sheva, nel sud di Israele.
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Hai fretta? blue News riassume per te
- Gli Stati Uniti hanno attaccato i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan.
- È stato Trump ad annunciare i bombardamenti, sottolineando che l'operazione è stata completata «con successo».
- Il premier israeliano Netanyahu ha ringraziato il tycoon.
- Anche Israele, però, continua a subire gli attacchi iraniani. Le città di Tel Aviv e Haifa sono state nuovamente colpite.
- Il presidente iraniano Pezeshkian ha partecipato alle proteste per i raid USA a Teheran, in piazza ha urlato «vendetta».
- Secondo la tv di Stato iraniana i raid israeliani hanno colpito oltre 200 luoghi di Teheran dall'inizio dell'attacco il 13 giugno.
- Maggiori dettagli nel nostro articolo riassuntivo sull'attacco sferrato dagli Stati Uniti.
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LivetickerNuovi contributi
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Liveticker finito
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22:28
Fine del nostro live ticker di domenica 22 giugno
Vi ringraziamo per averci seguito. Il live ticker sulla guerra tra USA, Israele e Iran riprenderà lunedì mattina. Buonanotte.
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20:46
Oltre 200 luoghi di Teheran colpiti da Israele
I raid israeliani hanno colpito oltre 200 luoghi di Teheran dall'inizio dell'attacco il 13 giugno.
Lo ha riferito il governatore provinciale Mohammad Sadegh Motamedian alla tv di Stato, aggiungendo che oltre 120 unità abitative «sono state completamente distrutte» mentre altre 500 hanno subito «danni».
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18:20
Pezeshkian a proteste per raid USA, in piazza urla «vendetta»
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian partecipa a una manifestazione contro i raid americani sull'Iran. KeystoneIl presidente iraniano Masoud Pezeshkian partecipa a una manifestazione contro i raid americani sull'Iran.
Lo mostrano le immagini della tv di Stato iraniana. «Vendetta, vendetta!» gridano i manifestanti con i pugni alzati, mentre il presidente cerca di farsi strada tra la folla radunata in Piazza Enghelab (Rivoluzione), nel centro di Teheran.
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16:21
Anche Vance si esprime su Hormuz
Chiudere lo stretto di Hormuz sarebbe «un suicidio» per l'Iran. Lo ha detto il vice presidente americano Jd Vance. «Tutta la loro economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz. Perché dovrebbero farlo? Non credo abbia alcun senso», ha aggiunto il numero due di Donald Trump.
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16:20
«Bisogna chiudere Hormuz», il Parlamento iraniano dice la sua
Il Parlamento iraniano ritiene necessario chiudere lo Stretto di Hormuz in seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Lo ha affermato Esmail Kosari, membro della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale.
Ora la decisione finale spetta al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.
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16:00
Secondo Israele, il sito nucleare di Natanz è completamente distrutto
L'establishment della Difesa israeliana si ritiene soddisfatto dell'esito dell'attacco Usa all'Iran e stima che l'impianto di Natanz sia stato completamente distrutto.
Israele è ancora in attesa di ulteriori dettagli invece per i siti nucleari di Fordow e Isfahan. Secondo l'intelligence militare, l'uranio arricchito era immagazzinato a Natanz e Isfahan e la stragrande maggioranza non è stata portata fuori dai siti, quindi si trovava lì al momento dell'attacco.
L'attuale mancanza di notizie precise sul reale risultato dell'attacco americano agli impianti di Fordow e Isfahan deriva dal fatto che entrambi i siti si trovano in profondità nel sottosuolo e non dal timore che qualcosa sia andato storto durante l'attacco. La valutazione finale dirà se il programma nucleare sia regredito o sia stato completamente annientato.
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15:23
L'America si blinda, rafforzate le misure di sicurezza
Le autorità federali e i leader di diversi importanti Stati e città, da New York a Los Angeles e alla capitale, stanno rafforzando le misure di sicurezza e monitorando potenziali minacce.
«Le nostre risorse sono pienamente impegnate. Rimaniamo vigili. Dio benedica l'America e tutti coloro che la difendono», ha scritto su X il vice capo dell'FBI Dan Bongino.
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15:01
Macron sente Pezeshkian, appello alla de-escalation e al dialogo
Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha continuato oggi i suoi colloqui telefonici successivi all'attacco americano contro 3 siti nucleari in Iran questa notte, chiamando il presidente dell'Iran Masoud Pezeshkian. Lo riferiscono fonti dell'Eliseo.
A Pezeshkian, Macron ha ripetuto il suo «appello per la liberazione immediata dei due ostaggi francesi, per una de-escalation e per la ripresa di negoziati diplomatici».
Il premier francese ha avuti colloqui anche con il principe ereditario saudita Mohamed bin Salman, con il sultano dell'Oman con il principe ereditario saudita Mohamed bin Salman
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14:58
Hegseth: «Annientate le ambizioni nucleari dell'Iran»
«L'ordine che abbiamo ricevuto dal nostro comandante in capo era mirato, potente e chiaro», ha dichiarato Hegseth dal podio del Pentagono.
«Abbiamo devastato il programma nucleare iraniano, ma vale la pena sottolineare che l'operazione non ha preso di mira le truppe iraniane o il popolo iraniano. Grazie alla leadership audace e visionaria del presidente Trump e al suo impegno per la pace attraverso la forza, le ambizioni nucleari dell'Iran sono state annientate».
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14:32
Israele attivo anche sul fronte Gaza
Malgrado l'attenzione sia concentrata sul conflitto con l'Iran, l'Idf continua nella sua offensiva in Palestina.
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che 51 palestinesi sono stati uccisi e altri 104 sono rimasti feriti nei raid dell'Idf nelle ultime 24 ore. Secondo lo stesso ministero, il bilancio delle vittime dall'inizio della guerra è salito a 55'959 morti e 131'242 feriti.
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14:31
L'Idf si prepara a un conflitto prolungato
Il portavoce dell'Idf, il colonnello Effi Daffrin, ha dichiarato che «il regime iraniano, nella sua debolezza, continua a tentare di colpire centri abitati. Abbiamo una difesa solida, ma non ermetica». Ha aggiunto che l'Idf si sta preparando a una vasta gamma di scenari e ha invitato la popolazione a mantenere resilienza e sangue freddo.
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14:20
Esplosione a Bushehr, nei pressi di un sito nucleare
I media iraniani riferiscono di un'esplosione «massiccia» nella provincia di Bushehr, la stessa dove sorge una centrale nucleare, nel sud-ovest del Paese. A Yazd invece, nell'Iran centrale, i caccia israeliani avrebbero preso di mira una base dei Pasdaran.
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14:18
Pezeshkian punta il dito contro gli Stati Uniti
Il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, ha condannato «l'aggressione» degli Stati Uniti in seguito al bombardamento dei siti nucleari, accusando Washington di essere «dietro» l'operazione militare di Israele in Iran.
«Questa aggressione ha dimostrato che l'America è il fattore principale dietro le azioni ostili del regime sionista contro la Repubblica islamica dell'Iran», ha affermato, aggiungendo che gli Stati Uniti sono intervenuti dopo aver constatato «l'evidente incapacità» di Israele.
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14:16
9'000 israeliani evacuati negli ultimi giorni
La Federazione delle Autorità Locali in Israele ha reso noto che circa 9'000 persone sono state evacuate dalle loro case dall'inizio dell'operazione israeliana contro l'Iran il 13 giugno scorso: lo riporta il Times of Israel.
Migliaia di persone sono state alloggiate in hotel, mentre altre si sono trasferite da amici e familiari.
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13:11
L'Iran aveva spostato l'uranio da Fordow ad un luogo segreto
Una fonte iraniana di alto livello ha riferito che la maggior parte dell'uranio altamente arricchito immagazzinato presso l'impianto nucleare di Fordow è stato trasferito, prima degli attacchi USA, in una località segreta. Lo riportano diversi media internazionali, citando la Reuters.
La fonte ha aggiunto che anche il personale presente nel sito era stato ridotto al minimo in previsione di un potenziale attacco.
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13:09
Chiusura dello Stretto di Hormuz? L'Iran glissa: «Abbiamo varie opzioni»
Il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha frenato sull'ipotesi circolata nei giorni scorsi a Teheran d'una possibile chiusura al traffico commerciale navale dello Stretto di Hormuz (uno snodo strategico, lo ricordiamo, fra il Golfo Persico e quello dell'Oman per il passaggio di quasi in terzo del petrolio mondiale).
«Abbiamo una varietà di opzioni disponibili», ha glissato Araghchi di fronte a una domanda diretta, citato dalla Bbc, durante la conferenza stampa tenuta a Istanbul a margine di una riunione di emergenza dell'Organizzazione dei Paesi Islamici (OIC).
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13:05
La Russia «condanna fermamente» gli attacchi degli Usa
Il ministero degli esteri russo «condanna fermamente» gli attacchi USA in Iran che possono aggravare l'escalation in atto e «minare ulteriormente la sicurezza regionale e globale».
«La decisione irresponsabile di sottoporre il territorio di uno Stato sovrano ad attacchi missilistici e dinamitardi, a prescindere dalle argomentazioni addotte, viola gravemente il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», afferma in un comunicato diffuso sul suo canale Telegram.
«Il rischio di un'escalation del conflitto in Medio Oriente, già travolto da molteplici crisi, è aumentato significativamente. Chiediamo la cessazione delle aggressioni e l'intensificazione degli sforzi per creare le condizioni affinché la situazione torni in un canale politico e diplomatico», afferma la diplomazia russa.
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12:54
Domattina l'Iran incontrerà Putin
Il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha annunciato in conferenza stampa da Istanbul che nel pomeriggio partirà per Mosca; domani mattina Vladimir Putin, definito «un amico dell'Iran» con cui Teheran «si consulta sempre».
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12:14
Rappresaglie «senza limiti» se Khamenei venisse colpito
L'Iran è pronto a scatenare rappresaglie asimmetriche «senza limiti e senza restrizioni» di sorta laddove gli USA dovessero prendere di mira l'86enne ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Repubblica Islamica.
L'avvertimento, dopo gli attacchi americani delle ultime ore contro tre impianti nucleari iraniani, viene da «un alto funzionario» di Teheran citato in forma anonima dal sito della Reuters.
Si tratta «della più rossa delle linee rosse», ha ammonito la fonte, aggiungendo che «qualunque mossa contro il supremo leader chiuderebbe la porta a ogni negoziato e innescherebbe una risposta senza limiti e senza restrizioni».
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12:05
«Gli USA hanno varcato la linea rossa»
Con l'attacco ai siti nucleari iraniani gli USA «hanno varcato la linea rossa»: lo ha detto il ministro degli esteri di Teheran, Abbas Araqchi, in conferenza stampa a Istanbul a margine del summit dell'Organizzazione della conferenza islamica (OIC).
«Non importa quanti danni siano stati arrecati. Attaccare una struttura nucleare è di per sé una violazione imperdonabile del diritto internazionale e deve essere condannata», ha detto il ministro degli Esteri iraniano, rispondendo alle domande dei giornalisti.
«Certamente, la porta alla diplomazia deve sempre rimanere aperta, ma non è questa la situazione ora. Il mio Paese è sotto attacco, sotto aggressione e dobbiamo rispondere, sulla base del legittimo diritto all'autodifesa e lo faremo fino a quando sarà necessario», ha aggiunto.
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11:48
Intercettati 30 droni iraniani, secondo l'Idf
L'Aeronautica militare e la Marina israeliane hanno intercettato la notte scorsa «circa 30 droni lanciati verso il territorio israeliano» dall'Iran: lo rende noto l'IDF su Telegram.
«Dall'inizio dell'operazione Rising Lion, l'IAF e la Marina israeliane hanno intercettato oltre 500 droni lanciati dall'Iran verso lo Stato di Israele – si legge in un comunicato stampa -. Contemporaneamente, l'IAF continua a distruggere decine di droni in tutto il territorio iraniano».
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11:39
La Confederazione mantiene il suo ruolo da mediatrice
Il mandato di potenza protettrice della Confederazione – in base al quale la Svizzera rappresenta gli interessi degli Stati Uniti in Iran – resta in vigore, anche a seguito dei recenti sviluppi in Medio Oriente.
Lo ha confermato il Dipartimento federale degli affari esteri all'agenzia Keystone-ATS. La Confederazione continuerà quindi a fungere da mediatore tra Teheran e Washington, nonostante sul suolo iraniano non siano più presenti diplomatici elvetici, i quali hanno abbandonato il paese nei giorni scorsi.
Ricordiamo che la Confederazione rappresenta gli interessi degli USA in Iran dal 1980. La cosiddetta sezione di interessi della Svizzera a Teheran si occupa dei compiti consolari degli Stati Uniti all'interno della Repubblica Islamica. Il mandato risale al periodo della crisi degli ostaggi, quanto Washington decise di rompere le relazioni diplomatiche.
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10:45
Herzog: «Non è finita, i prossimi giorni saranno delicati»
«La campagna non è finita: i prossimi giorni potrebbero essere delicati, complessi e impegnativi». Lo sottolinea il presidente di Israele - riportato dalla BBC - Isaac Herzog, definendo «storico» l'attacco di Donald Trump all'Iran.
Ha poi invitato gli israeliani a continuare a seguire le istruzioni salvavita dei funzionari.
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10:30
Ecco il messaggio della Svizzera: «Profondamente preoccupati, i nostri uffici restano a disposizione»
La Svizzera è «profondamente preoccupata» per l'escalation in Medio Oriente e il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha invitato tutte le parti coinvolte a esercitare la «massima moderazione».
#Iran | Die #Schweiz ist zutiefst alarmiert über die gefährliche Eskalation zwischen 🇮🇱 und 🇮🇷 seit dem 13. Juni, einschliesslich der heutigen Angriffe der 🇺🇸.
— EDA - DFAE (@EDA_DFAE) June 22, 2025
Die 🇨🇭 unterstreicht die Bedeutung der uneingeschränkten Achtung des Völkerrechts, inkl. der #UNO-Charta und des…Il DFAE sottolinea l'importanza del pieno rispetto del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale umanitario.
«Esortiamo tutte le parti a dare prova della massima moderazione, a proteggere la popolazione civile e le infrastrutture civili e a tornare immediatamente alla diplomazia. I nostri buoni uffici restano a disposizione delle parti coinvolte», conclude il DFAE nel tweet.
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10:18
86 feriti in Israele negli attacchi di questa mattina
Il ministero della Salute israeliano ha reso noto che 86 feriti sono arrivati questa mattina negli ospedali del Paese dopo le due ondate di missili lanciate dall'Iran: lo riporta il Times of Israel.
Tra i feriti, era stato riportato in precedenza, ci sarebbero almeno tre bambini.
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10:13
«Il sito di Fordow non ha subito gravi danni», secondo fonti iraniane
Oltre alla guerra sul campo, prosegue anche quella sul piano della comunicazione. Trump aveva affermato che i siti nucleari iraniani sono stati distrutti, ma dall'Iran smentiscono. Mohammad Manan Raisi, deputato del Parlamento iraniano di Qom - dove si trova l'impianto nucleare - ha infatti detto che, «contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump» il sito nucleare di Fordow «non ha subito gravi danni».
Citato dall'agenzia iraniana Mher, Raisi sottolinea che «non si è verificata alcuna emissione di materiale pericoloso dal sito nucleare dopo l'attacco, poiché il materiale a rischio era stato evacuato dal sito».
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9:40
Kallas: «L'Iran non può avere l'atomica, ma ora negoziati»
«Non si deve permettere all'Iran di sviluppare un'arma nucleare, poiché ciò costituirebbe una minaccia per la sicurezza internazionale. Esorto tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo dei negoziati e a impedire un'ulteriore escalation. I ministri degli esteri dell'UE discuteranno della situazione domani». Lo afferma l'alta rappresentante Ue, Kaja Kallas.
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9:38
Un attacco israeliano colpisce quattro pasdaran
Quattro membri delle Guardie Rivoluzionarie sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un nuovo attacco israeliano contro una base militare nella città di Qom, a sud di Teheran. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di gestione delle crisi della provincia di Qom, Morteza Heidari, citato da Mehr.
Le forze israeliane hanno anche attaccato il centro di addestramento delle Guardie nella città nord-occidentale di Tabriz, uccidendo quattro persone e ferendone altre.
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9:25
Gli Stati Uniti preoccupati per le prossime 48 ore
L'amministrazione Trump si sta preparando a potenziali ritorsioni da parte dell'Iran e le prossime 48 ore saranno particolarmente preoccupanti: lo hanno affermato due funzionari del Pentagono e un alto funzionario della Casa Bianca citati da Nbc News.
Non è chiaro se le ritorsioni riguarderanno località all'estero o nazionali, o entrambe, hanno affermato i funzionari.
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9:24
Nei siti colpiti dagli Usa non c'era materiale radioattivo
«I siti nucleari bombardati dagli Stati Uniti erano stati già evacuati e non contenevano materiali in grado di causare radiazioni». Lo riporta Sky News Arabic, citando l'agenzia iraniana Irna.
«In questi siti non sono presenti materiali che potrebbero causare radiazioni», ha ribadito l'agenzia, sottolineando che Teheran aveva già annunciato di aver rimosso i materiali radioattivi da alcuni siti nucleari, in concomitanza con l'avvio della campagna militare israeliana contro di esso.
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9:16
L'Iran chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'ONU
A scrivere alle Nazioni Unite è stato l'ambasciatore iraniano Amir Saeid Iravani.
«Scrivo su istruzioni del mio governo per richiamare urgentemente l'attenzione di Sua Eccellenza e dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su una grave minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale derivante dall'uso illegale della forza da parte degli Stati Uniti contro la sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica islamica dell'Iran», si legge nella missiva in cui si definiscono gli attacchi «deliberati, premeditati e non provocati». Alla luce di «azioni selvagge e criminali» degli Stati Uniti, si chiede al Consiglio di sicurezza, prosegue Iravani, «di convocare senza indugio una riunione di emergenza.
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8:48
La NATO «monitora»
Come riporta Sky New, un funzionario della NATO ha affermato che l'Alleanza sta monitorando attentamente la situazione in Medio Oriente dopo gli attacchi all'Iran.
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8:45
New York e Washington rafforzano sicurezza dopo l'attacco all'Iran
I dipartimenti di polizia della capitale e della Grande mela hanno annunciato l'invio di nuovi agenti presso siti religiosi, culturali e diplomatici e altri luoghi strategici. Le autorità si stanno coordinando con i partner federali.
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8:42
Trenta tonnellate di esplosivo sul sito di Fordow
Secondo i media, circa 30 tonnellate di esplosivo sono state sganciate sul sito nucleare iraniano di Fordow. Secondo le stime, si tratta di due potenti bombe GBU-57.
I media iraniani riferiscono che i tre impianti nucleari di Natanz, Fordow e Isfahan erano stati evacuati e che non sono previste radiazioni nucleari: «Tutto l'uranio arricchito è già stato trasferito in anticipo dagli impianti nucleari».
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8:39
Il ministro degli esteri iraniano: «Attacchi oltraggiosi»
Il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha condannato i bombardamenti americani sui siti nucleari definendoli «oltraggiosi» e ha affermato che il suo Paese ha il diritto di difendere la sua sovranità.
«Quanto accaduto questa mattina è oltraggioso e avrà conseguenze eterne», ha scritto su X aggiungendo che gli attacchi sono stati «illegali e criminali». «In conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le sue disposizioni che consentono una legittima risposta di autodifesa – aggiunge il ministro -, l'Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo».
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8:30
Missili iraniani su Israele, gravi danni e feriti
Nuova ondata di missili su Israele, lanciati dall'Iran. Ingenti distruzioni sono state causate agli edifici nei punti di impatto su Tel Aviv e nella città di Haifa, come pure nel nord di Israele e nel centro del Paese.
Diversi ospedali del centro e del nord di Israele riferiscono che 23 persone, tra cui 3 bambini, sono rimaste ferite in seguito al bombardamento iraniano. Lo riporta Ynet.
In seguito alle ondate di missili balistici lanciati sullo Stato ebraico da Teheran questa mattina, l'Autorità aeroportuale ha annunciato la chiusura dello spazio aereo fino a nuovo avviso. I voli di soccorso per decine di migliaia di israeliani bloccati all'estero sono stati cancellati.
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8:15
Netanyahu: «Il popolo di Israele ringrazia Trump»
«Nell'azione di stasera contro gli impianti nucleari iraniani, l'America è stata insuperabile. Ha fatto ciò che nessun altro Paese al mondo avrebbe potuto fare. La storia ricorderà che il presidente Trump ha agito per negare al regime più pericoloso del mondo, le armi più pericolose del mondo». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video.
«La sua leadership ha scritto una pagina di storia che può aprire al Medio Oriente un futuro di prosperità. Presidente, il popolo di Israele la ringrazia. Le forze della civiltà le sono grate. Dio benedica l'America, Dio benedica la nostra incrollabile alleanza», ha aggiunto.
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8:13
Nessun aumento delle radiazioni nei siti colpiti, secondo l'AIEA
In seguito agli attacchi su tre siti nucleari in Iran – incluso quello di Fordow – l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) è in grado di confermare che al momento non sono stati segnalati aumenti dei livelli di radiazioni all'esterno dei siti. Lo scrive la stessa AIEA su X, precisando che fornirà ulteriori valutazioni sulla situazione in Iran non appena saranno disponibili nuove informazioni.
«Nessun effetto radioattivo è stato rilevato né in Arabia Saudita né negli altri Stati del Golfo dopo l'attacco americano», ha annunciato dal canto suo – tramite la medesima piattaforma – la Commissione saudita per la regolamentazione nucleare e radiologica.«Nessun effetto radioattivo – si legge su X – è stato rilevato sull'ambiente del Regno e degli Stati del Golfo».
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8:05
Fordow, Natanz e Isfahan, i tre siti iraniani colpiti
Gli Stati Uniti hanno colpito tre dei maggiori siti nucleari iraniani, scaricando – secondo indiscrezioni – sei bombe «bunker buster» su Fordow e 30 missili Tomakawk su Natanz e Isfahan. «Sono stati completamente e totalmente cancellati», ha detto Donald Trump parlando alla nazione.
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8:03
Nella regione 40mila soldati degli Usa, le basi in allerta
L'attacco statunitense all'Iran rischia di mettere nel mirino di Teheran gli oltre 40'000 soldati americani nell'area. Secondo gli esperti, infatti, l'Iran risponderà all'offensiva su tre dei suoi siti nucleari e le truppe a stelle e strisce sono le più esposte.
Rischia molto anche lo Stretto di Hormuz, dal quale transita un terzo del petrolio mondiale e che l'Iran ha già minacciato di chiudere. Anche se una delle eventualità è che i pasdaran possano minarlo, costringendo la marina militare USA a un'operazione lunga e pericolosa per rimuovere gli ordigni.
Gli Stati Uniti contano in Medio Oriente otto basi permanenti in sette Paesi: Egitto, Kuwait, Bahrain, Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar. In quest'ultimo Paese c'è la più grande, quella di Al Udeidche, che ospita più di 10'000 soldati ed è la sede del US Central Command. La base ha avuto un ruolo strategico nelle operazioni in Iraq, Afghanistan e Siria.
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8:00
Gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iran
La notte ha segnato un punto di svolta nel conflitto in Medio Oriente. Ben prima della scadenza di due settimane che aveva promesso per negoziare con Teheran, Donald Trump ha sferrato un attacco a sorpresa in Iran, intestandosi quello che spera sia il colpo di grazia decisivo, dopo nove giorni di bombardamenti israeliani.
È stato lo stesso presidente degli Stati Uniti ad annunciare il blitz - seguito dalla situation room - con un post su Truth, rivelando che gli USA avevano «completato con successo» il loro attacco a tre siti nucleari in Iran (Fordow, Natanz ed Esfahan) sganciando «un carico completo di bombe sul sito principale di Fordow». Nello stesso messaggio, si legge che «tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano» e «stanno rientrando sani e salvi».
Il nostro articolo riassuntivo su quanto accaduto nella notte è disponibile qui.
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8:00
Riprende il nostro live ticker
Benvenuti, seguiremo in diretta gli sviluppi del decimo giorno di conflitto tra Israele e Iran.
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22:26
Fine del nostro live ticker di sabato 21 giugno
Vi ringraziamo per averci seguito. Il live ticker sulla guerra tra Iran e Israele riprenderà domenica mattina. Buonanotte.
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19:50
Il presidente Pezeshkian: «Niente stop al nucleare in nessuna circostanza»
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. sdaIl presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, afferma che Teheran non fermerà l'attività nucleare «in nessuna circostanza».
«Siamo pronti a discutere e cooperare per costruire la fiducia nel campo delle attività nucleari pacifiche, tuttavia non accettiamo di ridurre a zero le attività nucleari in nessuna circostanza», ha detto Pezeshkian durante una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, secondo l'agenzia di stampa ufficiale «Irna».
Nel nono giorno del conflitto tra Iran e Israele, il presidente iraniano, afferma che il diritto del suo Paese a condurre attività nucleari pacifiche non può essere revocato «dalla guerra» né «dalle minacce».
«L'Iran ha sempre dichiarato la sua disponibilità a fornire garanzie e a rafforzare la fiducia riguardo alle sue attività nucleari pacifiche nel quadro del diritto internazionale», ha detto Pezeshkian nella telefonata con Macron.
«I diritti garantiti a Paesi e nazioni dal diritto internazionale non possono essere portati via dalle minacce o dalla guerra», ha aggiunto.
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19:10
Khamenei introvabile, salta incontro USA-Iran a Istanbul
Donald Trump e Recep Tayyip Erdoğan hanno cercato segretamente di organizzare un incontro tra alti funzionari statunitensi e iraniani a Istanbul questa settimana, nel mezzo dell'escalation della guerra tra Israele e l'Iran.
Ma il tentativo, partito dal presidente turco, è fallito quando la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei - in clandestinità per timore di un assassinio - non è stata in grado di approvarlo.
Lo scrive «Axios» citando tre funzionari statunitensi e una fonte a conoscenza diretta della vicenda. Trump si sarebbe offerto persino di partecipare di persona, se necessario.
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18:10
Iran: «Irrealistiche le proposte avanzate dagli europei a Ginevra»
«Le discussioni e le proposte avanzate dagli europei a Ginevra (sul nucleare iraniano, ndr.) sono irrealistiche. Insistere su queste posizioni non avvicinerà l'Iran e l'Europa a un accordo».
Lo ha dichiarato un alto funzionario iraniano alla «Reuters», parlando in condizione di anonimato.
«In ogni caso - ha aggiunto - l'Iran esaminerà le proposte europee a Teheran e presenterà le sue risposte nel prossimo incontro».
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16:47
Nuova ondata di attacchi nel sud-ovest dell'Iran
I caccia dell'aeronautica militare israeliana stanno effettuando una nuova ondata di attacchi contro siti militari iraniani nel sud-ovest dell'Iran, ha dichiarato l'Idf.
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14:08
Khamenei ha nominato tre suoi possibili successori
Nascosto in un bunker, la Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha scelto i sostituti per andare a rivestire - in caso di necessità - una serie di incarichi militari nel caso in cui venisse ucciso. (Foto archivio), sdaDal bunker in cui è rifugiato dall'inizio del conflitto, Ali Khamenei ha nominato tre suoi possibili successori. Lo riporta il New York Times, spiegando come nella ristrettissima rosa non rientri il figlio Mojtaba, che secondo indiscrezioni era tra i favoriti.
Sentendosi nel mirino e temendo di essere ucciso, la Guida Suprema ha quindi accelerato i tempi nell'indicare i suoi possibili eredi, anche se i nomi non sono stati svelati. Khamanei avrebbe nominato anche i successori delle più alte cariche militari nel caso gli attuali comandanti venissero eliminati da Israele.
I nomi sono dunque stati trasmessi all'Assemblea degli Esperti del suo Paese, l'organismo responsabile della nomina della Guida Suprema, di scegliere rapidamente il suo successore tra i tre nomi da lui individuati. Normalmente, il processo per la nomina di una nuova Guida Suprema potrebbe richiedere mesi, durante i quali i religiosi sceglierebbero a partire da proprie liste di nomi. Ma con il paese in guerra, hanno affermato i funzionari, la Guida Suprema iraniana vuole garantire una transizione rapida e ordinata.
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13:57
Katz comunica l'uccisione in Iran del capo della divisione palestinese della Forza Quds
«Saeed Izadi, capo della divisione palestinese della Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica è stato ucciso in un attacco israeliano su un appartamento nella città iraniana di Qom». Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz spiegando che Izadi «ha finanziato e armato Hamas prima del massacro del 7 ottobre.
Il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir ha dichiarato che l'eliminazione di Saeed Izadi rappresenta «uno dei punti chiave della guerra».
Secondo le sue parole, Izadi – capo della divisione palestinese della Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica – è stato uno dei principali responsabili della pianificazione e dell'esecuzione del massacro del 7 ottobre, ed era considerato il motore dell'asse Iran-Hamas, oltre che un confidente stretto di Yahya Sinwar e Mohammed Deif. Zamir ha definito l'uccisione di Izadi «un enorme successo dell'intelligence militare e dell'Aeronautica israeliana».
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13:35
Pianificava un attacco: arrestato a Cipro un membro dei pasdaran
La polizia di Cipro ha annunciato di aver arrestato un uomo con l'accusa di terrorismo e spionaggio – «presumibilmente un membro delle Guardie Rivoluzionarie iraniane» – che stava pianificando un attacco «immediato» nell'isola dove al momento migliaia di israeliani aspettano di imbarcarsi per rientrare in patria.
La polizia locale avrebbe ricevuto «informazioni altamente riservate e affidabili da un'agenzia straniera» (probabilmente il Mossad, ndr). L'uomo arrestato vive in un appartamento presso le basi militari britanniche sull'isola, dove è stato visto aggirarsi con una grande macchina fotografica, uno zoom e 3 telefoni cellulari.
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12:20
L'Iran ribadisce di essere pronto a negoziare
Il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato di essere «assolutamente pronto per una soluzione negoziata al nostro programma nucleare», riporta la BBC.
«La diplomazia ha funzionato in passato e può funzionare di nuovo in futuro. Per tornare alla diplomazia, l'aggressione deve cessare», ha aggiunto parlando con i giornalisti a Istanbul, dove dovrebbe proseguire i colloqui diplomatici.
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11:09
Il bilancio dell'Iran è di 430 vittime dall'inizio guerra
Come riportano i media locali, il ministero della Salute iraniano ha affermato che almeno 430 persone sono state uccise e 3'500 sono rimaste ferite nei raid israeliani dall'inizio delle ostilità il 13 giugno scorso.
Solo negli ultimi sei giorni, gli attacchi aerei hanno colpito almeno 18 province in Iran. Secondo le notizie, gli attacchi hanno ucciso almeno 73 donne e bambini. Un singolo attacco su un edificio residenziale della capitale, il 13 giugno, ha ucciso 20 bambini, riferisce l'UNICEF.
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10:52
L'Iran denuncia il capo dell'AIEA al Consiglio Sicurezza dell'ONU
L'Iran ha presentato una denuncia contro il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) per «il suo approccio al programma nucleare iraniano»: lo riporta l'agenzia IRNA.
In una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e all'UNSC, il rappresentante dell'Iran all'ONU, Saeed Iravani, ha affermato che «le dichiarazioni del capo dell'AIEA contro il programma nucleare iraniano, rilasciate alla vigilia degli attacchi israeliani contro l'Iran, hanno violato palesemente e gravemente il principio di imparzialità. Non ha fatto riferimento intenzionalmente a risoluzioni contro qualsiasi minaccia o uso della forza contro impianti nucleari di altri Paesi».
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10:34
Attaccato di nuovo il sito nucleare di Isfahan
L'Idf ha confermato di aver attaccato il sito nucleare di Isfahan per la seconda volta la notte scorsa, nell'ambito di un'ondata di raid notturni a cui hanno preso parte 50 jet da combattimento, colpendo decine di obiettivi militari iraniani, utilizzando circa 150 bombe.
«Il sito è in fase di conversione dell'uranio, ovvero la fase che si svolge dopo l'arricchimento dell'uranio nel processo di creazione del nucleo di un'arma nucleare», ha affermato l'IDF. «Colpito anche un sito di produzione di centrifughe, che è stato attaccato all'interno del complesso, insieme ad altri obiettivi militari del regime iraniano nell'area di Isfahan».
L'esercito riferisce inoltre che «durante la notte, sono stati attaccati camion per il lancio di velivoli senza pilota e infrastrutture missilistiche, tra cui siti di lancio e stoccaggio di missili e quattro lanciatori pronti, che sono stati bloccati prima di un bombardamento e rappresentavano una minaccia diretta per lo Stato di Israele e i suoi cittadini. Inoltre, l'Aeronautica Militare ha attaccato siti radar delle forze militari del regime iraniano e batterie di difesa aeree».
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10:23
L'Idf sostiene di aver distrutto la metà dei lanciatori di missili in Iran
Secondo l'Idf, negli ultimi giorni, ondate di intensi attacchi dei caccia israeliani hanno distrutto oltre il 50% dei lanciatori di missili balistici e molti altri sono intrappolati nei tunnel colpiti tra le montagne iraniane.
Gli iraniani, afferma l'Idf, hanno ora difficoltà a sparare decine di missili con programmazione contro Israele dall'Iran occidentale e stanno operando da est.
L'Aeronautica militare ha lanciato nella notte due potenti raid nell'Iran occidentale e centrale: a ovest, 15 caccia dell'IAF hanno bombardato un enorme tunnel per lo stoccaggio di missili balistici. Sono stati usati 15 aerei e oltre 30 bombe.
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10:05
5 membri dei pasdaran uccisi nei raid israeliani
Cinque membri delle Guardie Rivoluzionarie iraniane sono stati uccisi questa mattina durante un attacco israeliano a Khorramabad, nella provincia del Lorestan, a circa 470 km a sud-ovest di Teheran.
Lo riporta l'agenzia di stampa Tasnim, secondo cui le vittime sono Sajjad Madhani, Hamid Aghaei, Samad Lorestani, Abbas Sharafi e Alireza Sabzipour.
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8:55
Putin: «L'Iran ha diritto all'uso pacifico del nucleare»
L'Iran ha il diritto di sviluppare un programma nucleare civile e di utilizzare le tecnologie atomiche per scopi pacifici: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista a Sky News Arabia.
La Russia è pronta a fornire a Teheran «l'assistenza e il supporto necessari allo sviluppo dell'energia nucleare pacifica, proprio come ha fatto negli anni precedenti», ha sottolineato.
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) non ha dati che indichino che l'Iran stia tentando di sviluppare armi nucleari, ha aggiunto Putin. «L'Iran ha dichiarato ripetutamente di non cercare di sviluppare armi nucleari. E l'AIEA non ha prove o segnali che indichino lo sviluppo di armi nucleari» da parte di Teheran, ha affermato il leader russo a Sky News Arabia.
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8:24
L'Iran ha arrestato 22 «spie di Israele» dall'inizio della guerra
La polizia della provincia iraniana di Qom ha annunciato oggi che 22 persone accusate di «spionaggio per Israele» sono state arrestate in otto giorni di guerra con lo Stato ebraico, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Fars.
Dai primi attacchi israeliani del 13 giugno, «22 persone sono state identificate e arrestate perché accusate di essere legate ai servizi segreti del regime sionista e di aver turbato l'opinione pubblica», ha dichiarato l'agenzia iraniana citando il capo dell'intelligence della polizia provinciale.
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8:15
«Abbiamo ritardato l'arma atomica iraniana di almeno 2 o 3 anni»
Israele stima che i suoi attacchi contro l'Iran abbiano ritardato la possibilità di Teheran di sviluppare un'arma nucleare «di almeno due o tre anni», ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar in un'intervista pubblicata sul tedesco Bild.
L'offensiva israeliana, che ha colpito centinaia di siti nucleari e militari, uccidendo comandanti di alto rango e scienziati nucleari, ha prodotto risultati «molto significativi», ha detto Saar. «Secondo le valutazioni che riceviamo, abbiamo già ritardato di almeno due o tre anni la possibilità che avessero una bomba nucleare», ha affermato Saar.
«Il fatto che abbiamo eliminato coloro che hanno guidato e promosso la militarizzazione del programma nucleare è estremamente importante», ha dichiarato Saar a Bild. «Abbiamo già ottenuto molto, ma faremo tutto il possibile. Non ci fermeremo finché non avremo fatto tutto il possibile per rimuovere questa minaccia».
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8:00
È cominciato il nono giorno di guerra
Buongiorno, benvenuti nel nostro live-ticker sulla guerra tra Israele e Iran.
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22:30
Fine del nostro live ticker di venerdì 20 giugno
Vi ringraziamo per averci seguito. Il live ticker sulla guerra tra Iran e Israele riprenderà sabato mattina. Buonanotte
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22:02
Trump: «Difficile chiedere a Israele di fermare gli attacchi»
È difficile chiedere a Israele di fermate gli attacchi in Iran: lo ha detto Donald Trump ai reporter.
«Stiamo parlando con l'Iran, che non vuole discutere con l'Europa. È improbabile che gli europei possano essere d'aiuto nel porre fine alla guerra tra Iran e Israele», ha aggiunto il presidente degli USA.
Due settimane è il tempo «massimo» per prendere una decisione. Trump ritiene che l'Iran sia a settimane o mesi dalla bomba atomica e ha detto che la capa degli 007 americani Tulsi Gabbard «sbaglia» sull'intelligence relativa alla distanza che separa Teheran dall'arma nucleare.
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20:30
Francia: «Il ministro iraniano disponibile a continuare il dialogo»
«Il ministro iraniano ha dato la sua disponibilità a proseguire le discussioni sul programma nucleare e su tutti i temi. Attendiamo l'apertura alla discussione, anche con gli Stati Uniti per una soluzione negoziale del conflitto». Lo ha detto, al termine dei colloqui di Ginevra fra europei e Iran, il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot.
Tuttavia, l'Iran non è intenzionata a interrompere l'arricchimento nucleare, che Teheran sostiene essere per scopi pacifici, ma sono possibili delle concessioni: «forse può essere più basso, ma non lo fermeremo». Lo ha detto Majid Farahani, un funzionario della presidenza iraniana, alla Cnn mentre sono in corso i colloqui a Ginevra.
Il canale diplomatico con l'Iran - ha poi aggiunto - potrebbe «facilmente» riprendere se il presidente americano Donald Trump ordinasse alla leadership israeliana di interrompere gli attacchi contro l'Iran: «Può facilmente fermare la guerra con una sola telefonata agli israeliani».
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19:22
Per l'UE Israele viola gli accordi sui diritti umani
«Ci sono indicazioni che Israele violerebbe i suoi obblighi in materia di diritti umani ai sensi dell'articolo 2 dell'Accordo di associazione UE-Israele».
È quanto spiega, a quanto si apprende da più fonti europee, il rapporto chiesto al Servizio di Azione Esterna nell'ambito della revisione dell'Accordo di associazione UE-Israele.
Il rapporto è stato presentato alla riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 questo pomeriggio. Il rapporto fa riferimento alla guerra a Gaza.
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17:00
Aiea: «Nessuna fuga radioattiva in Iran, ma il rischio esiste»
Un'immagine satellitare mostra l'impianto di arricchimento di Natanz danneggiato dopo gli attacchi israeliani. KeystoneIl direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha riferito che in Iran non è stata rilevata alcuna fuoriuscita di radiazioni, dopo i raid israeliani, ma che il «pericolo» esiste.
Grossi ha spiegato al Consiglio di Sicurezza Onu che «il livello di radioattività all'esterno del sito di Natanz è rimasto invariato e a livelli normali, il che indica che non vi è alcun impatto radiologico esterno sulla popolazione o sull'ambiente. Tuttavia, all'interno dell'impianto vi è contaminazione sia radiologica che chimica».
Quindi il direttore generale dell'Aiea ha affermato che l'Agenzia «non è al momento a conoscenza di alcun danno a Fordow», e che «nel sito nucleare di Esfahan quattro edifici sono stati danneggiati nell'attacco di venerdì scorso, ma non è stato segnalato alcun aumento dei livelli di radiazioni fuori dal sito».
Il direttore generale dell'Aiea, parlando al Consiglio di Sicurezza Onu su Israele-Iran, ha inoltre spiegato che «la centrale nucleare di Bushehr è il sito in Iran dove le conseguenze di un attacco potrebbero essere più gravi. E' una centrale nucleare in funzione e un attacco diretto potrebbe comportare un rilascio molto elevato di radioattività nell'ambiente».
«I paesi della regione mi hanno contattato direttamente per esprimere le loro preoccupazioni - ha aggiunto - analogamente, un attacco che disattivasse le uniche due linee che forniscono energia elettrica alla centrale potrebbe causare la fusione del nucleo del reattore, con conseguente rilascio elevato di radioattività nell'ambiente».
Per Grossi «nel peggiore dei casi entrambi gli scenari richiederebbero azioni di protezione, come l'evacuazione e il rifugio della popolazione o la necessità di assumere iodio stabile, con una portata che si estenderebbe da poche a diverse centinaia di chilometri».
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16:30
La Gran Bretagna ritira il suo personale diplomatico dall'Iran
Il governo britannico ha disposto il ritiro temporaneo del suo residuo personale diplomatico dall'Iran. Lo ha reso noto il Foreign Office.
Ufficialmente si tratta di una misura precauzionale, per tutelare la sicurezza e l'incolumità di funzionari e dipendenti sullo sfondo della guerra in atto con Israele.
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15:52
Cominciato alle 15:30 a Ginevra l'incontro tra i Paesi europei e l'Iran sul nucleare
È cominciato alle 15:30 a Ginevra l'incontro fra i tre Paesi europei e l'Iran sul nucleare, dopo un pranzo di lavoro. Lo annunciano fonti del Quai d'Orsay.
Nei colloqui i ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania proporranno all'omologo iraniano, Abbas Araghchi, un «negoziato globale», secondo quanto anticipato in mattinata dal presidente francese, Emmanuel Macron.
«Bisogna dare assolutamente la priorità al ritorno ad un negoziato sul fondo, che comprende il nucleare, per andare verso lo zero arricchimento, il balistico, per limitare le attività, le capacità iraniane e il finanziamento di tutti i gruppi terroristici che destabilizzano la regione», ha aggiunto Macron, durante la sua visita di stamattina al Salone dell'Aeronautica di Le Bourget.
Il ministro iraniano, Abbas Araghchi, è a colloqui con i capi delle diplomazie di Londra, David Lammy, di Parigi, Jean-Noël Barrot, e Berlino, Johann Wadephul, oltre alla responsabile esteri dell'Unione europea, Kaja Kallas. Il nucleare iraniano «è una minaccia e non ci dev'essere alcun lassismo su questo» ma «nessuno può pensare seriamente che a questa minaccia si risponde unicamente con le operazioni che sono in corso», ha aggiunto Macron.
Fonti diplomatiche a Parigi interpretano il «negoziato completo» evocato da Macron come un accordo che consenta di «definire un quadro di verifiche avanzato delle installazioni nucleari iraniane. Si potrebbe immaginare che l'Aiea abbia accesso ovunque per ispezioni senza preavviso».
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14:59
Sirene in Israele per missili Iran, esplosioni a Tel Aviv
Le sirene d'allarme stanno suonando nel centro e nel nord di Israele per un'ondata di 20 missili dall'Iran. Esplosioni si sono udite a Tel Aviv, dove le case hanno tremato nel centro della città per la potenza delle deflagrazioni.
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14:30
Chiusa l'ambasciata svizzera in Iran
L'ambasciata elvetica in Iran è stata chiusa: la situazione non consentiva di garantire la sicurezza dello staff e dei locali. Lo ha affermato il consigliere federale Ignazio Cassis nel corso di una conferenza stampa odierna.
Cinque dipendenti avevano abbandonato Teheran martedì verso il Turkmenistan, mentre gli ultimi sette membri del corpo diplomatico svizzero - tra cui l'ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano - hanno lasciato il Paese stanotte con un convoglio di automobili e sono entrati poco fa in territorio dell'Azerbaigian. L'edificio che ospita la rappresentanza elvetica è rimasto danneggiato: ora a presidiarlo è rimasto solo un custode locale.
A Berna è stata creata una task force per coordinare i lavori nella regione al centro del conflitto. La Svizzera continuerà comunque a garantire il suo ruolo di intermediario tra USA e Iran. I due paesi sono stati informati e sono d'accordo.
Cassis ha ragguagliato oggi il governo in merito alla situazione. Nel corso della conferenza stampa, il consigliere federale ha precisato che sarà molto difficile aiutare i cittadini svizzeri che si trovano in Iran, anche se le linee del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) restano a disposizione.
Per quanto concerne la situazione a Gaza, malgrado sia molto tesa, per il personale diplomatico lavorare è più semplice. Ci sono bunker e sistemi d'allerta che consentono di agire con una certa sicurezza, ha aggiunto Cassis.
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14:03
Migliaia di persone a manifestazioni contro Israele
La Tv di Stato iraniana riporta che migliaia di cittadini hanno partecipato oggi a manifestazioni contro Israele organizzate dallo Stato in diverse città del Paese dopo la preghiera del venerdì.
La partecipazione di massa ai raduni è confermata anche da Iran International, portale legato all'opposizione all'estero, secondo il quale l'iniziativa si svolge sotto gli auspici del «Consiglio di coordinamento della propaganda islamica» e del governo di Teheran.
I partecipanti, numerosi nella capitale come in altre località, a quanto testimoniato da svariate immagini fatte rimbalzare dai media ufficiali iraniani, scandiscono slogan e innalzano cartelli contro Israele e gli Usa. La dimostrazione, a margine delle preghiere del Venerdì islamico, è stata ribattezzata «Giornata della Vittoria e della Rabbia», stando a Iran International.
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13:45
L'Iran accusa: «Finora tre ospedali colpiti da Israele»
Un razzo israeliano ha danneggiato stamattina un ospedale di Teheran, secondo quanto affermato da un portavoce del ministero iraniano della Sanità citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, portale di ambienti dell'opposizione all'estero che si pubblica a Londra.
Il portavoce non ha fornito altri dettagli, mentre ha accusato Israele d'aver colpito in totale, in una settimana di attacchi, tre ospedali, sei ambulanze e un ambulatorio in Iran. Ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva denunciato come un crimine di guerra il danneggiamento dell'ospedale Soroka da parte di un missile iraniano.
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12:50
Katz: «Ho ordinato di intensificare gli attacchi a Teheran»
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di aver ordinato all'Idf di «intensificare gli attacchi contro obiettivi del regime a Teheran» per «destabilizzare» il regime iraniano. Lo riporta Times of Israel.
«Dobbiamo colpire tutti i simboli del regime e i suoi meccanismi di oppressione, come i Basij, così come la base del potere del regime, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica», ha dichiarato Katz stamani in una riunione con il capo di Stato Maggiore dell'esercito, Eyal Zamir, e altri alti ufficiali.
Katz ha affermato che Israele deve procedere a «un'evacuazione di massa della popolazione da Teheran, al fine di destabilizzare il regime e aumentare la deterrenza in risposta al lancio di missili sul fronte interno israeliano, continuando al contempo a colpire strutture e scienziati per contrastare il programma nucleare iraniano, fino al pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi dell'operazione».
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11:43
Lammy: «Finestra di due settimane per una soluzione diplomatica»
Le dichiarazioni del presidente Donald Trump di ieri lasciano aperta «una finestra di due settimane per ottenere una soluzione diplomatica» del conflitto fra Israele e Iran.
Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, giunto a Ginevra per una riunione con il collega iraniano Abbas Araghchi al fianco dei capi delle diplomazie di Germania, Francia e Ue, dopo essersi consultato ieri negli Usa con il segretario di Stato americano Marco Rubio e con il negoziatore di Washington, Steve Witkoff.
Lammy ha tuttavia ribadito che «noi siamo determinati a far sì che l'Iran non abbia mai un'arma nucleare».
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10:04
Iran: «Nessun negoziato con gli USA finché Israele ci attacca»
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che non ci sarà alcun negoziato con gli Stati Uniti finché continueranno gli attacchi israeliani.
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09:39
Danni all'unità di distillazione dopo l'attacco all'impianto di Arak
L'attacco israeliano al reattore nucleare ad acqua pesante iraniano di Arak, ha danneggiato «gli edifici principali della struttura, tra cui l'unità di distillazione»: lo riporta su X l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea).
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09:18
Cremlino: «L'uccisione di Khamenei aprirebbe il vaso di Pandora»
Un cambio di regime in Iran sarebbe «inaccettabile» e l'assassinio della Guida suprema del Paese, Ali Khamenei, «aprirebbe il vaso di Pandora»: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista a Sky News.
La Russia reagirebbe «molto negativamente» se l'ayatollah Khamenei venisse ucciso, ha sottolineato Peskov. «La situazione è estremamente tesa e pericolosa non solo per la regione, ma a livello globale», ha aggiunto il portavoce, come riporta oggi Sky News sul suo sito web.
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07:37
L'Idf: «Bombardato il centro di ricerca sulle armi nucleari iraniano»
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver bombardato decine di obiettivi a Teheran durante la notte, tra cui quello che ha definito un «centro di ricerca e sviluppo per il progetto di armi nucleari dell'Iran».
«L'esercito ha effettuato una serie di attacchi nel cuore di Teheran: decine di obiettivi sono stati colpiti, tra cui siti di produzione di missili militari e il quartier generale dell'Spnd, l'organizzazione responsabile della ricerca e dello sviluppo del programma nucleare militare iraniano», si legge in un comunicato stampa.
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07:09
Esplosione nella residenza dell'ambasciatore norvegese a Tel Aviv
Un'esplosione si è verificata questa sera nella residenza dell'ambasciatore norvegese in Israele a Herzliya: lo ha dichiarato il Ministero degli Esteri norvegese, secondo quanto riportato dai media israeliani.
«Siamo stati in contatto con l'ambasciata stasera. Nessun membro del personale dell'ambasciata è rimasto ferito durante l'incidente», ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota. Non è stata specificata la causa dell'esplosione.
Secondo quanto riportato dai media locali, una granata è stata lanciata contro la residenza, causando danni all'edificio.
«Ho parlato poco fa con l'ambasciatore norvegese in Israele, Per Egil Selvaag, nel cui cortile è stata lanciata una granata questa sera. Condanno fermamente questo crimine grave e pericoloso», ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, confermando che nessuno è rimasto ferito. La polizia israeliana ha reso noto che «sono stati riportati lievi danni materiali» e che è stata aperta un'indagine.
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07:01
Enorme distruzione a Beer Sheva dopo l'arrivo di un missile dall'Iran
Un singolo missile balistico lanciato dall'Iran ha provocato un'ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele.
L'ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. Si segnalano sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che il malfunzionamento dell'intercettore è probabilmente la causa del mancato abbattimento del missile iraniano che ha colpito stamattina Beer Sheva, nel sud dello Stato ebraico, già bombardata ieri.
Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che «il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l'esercito israeliano».
Durante la notte l'Aeronautica militare dello Stato ebraico ha effettuato un'ondata di attacchi su Teheran, prendendo di mira strutture militari e siti di ricerca nucleare iraniani, riportano i media israeliani.
Oltre 60 aerei da combattimento sono stati coinvolti negli attacchi sganciando 120 munizioni, rendono noto le Idf. Tra gli obiettivi figuravano «diversi siti di produzione missilistica industriale» a Teheran che in passato rappresentavano il «cuore industriale del Ministero della Difesa iraniano; siti militari che producevano componenti missilistici e impianti per la produzione di materie prime utilizzate per la fusione dei motori missilistici». Gli attacchi hanno colpito anche il «quartier generale del progetto nucleare Spdn», affermano le Idf.
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06:29
Ondata di attacchi ai siti militari e nucleari di Teheran
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che l'Aeronautica militare dello Stato ebraico ha effettuato un'ondata di attacchi su Teheran durante la notte, prendendo di mira decine di strutture militari e siti di ricerca nucleare iraniani. Lo riportano i media israeliani.
Oltre 60 aerei da combattimento sono stati coinvolti negli attacchi sganciando 120 munizioni, rendono noto le Idf. Tra gli obiettivi figuravano «diversi siti di produzione missilistica industriale» a Teheran che in passato rappresentavano il «cuore industriale del Ministero della Difesa iraniano; siti militari che producevano componenti missilistici e impianti per la produzione di materie prime utilizzate per la fusione dei motori missilistici». Gli attacchi hanno colpito anche il «quartier generale del progetto nucleare Spdn», affermano le Idf.
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06:00
Si entra nell'ottavo giorno di guerra
Buongiorno, benvenuti nel nostro live-ticker sulla guerra tra Israele e Iran.
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22:26
Fine del nostro live ticker di giovedì 19 giugno
Vi ringraziamo per averci seguito. Il live ticker sulla guerra tra Iran e Israele riprenderà venerdì mattina. Buonanotte
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20:42
L'IDF ha colpito il quartier generale dell'intelligence interna in Iran
Il portavoce dell'IDF Effi Defrin ha dichiarato che l'aeronautica ha colpito il quartier generale della sicurezza interna del regime iraniano.
Riguardo all'attacco missilistico di questa mattina, che ha danneggiato tra l'altro anche l'ospedale Soroka a Beer Sheva, ha aggiunto: «Che non ci siano dubbi, il regime iraniano ha mirato proprio all'ospedale Soroka».
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17.08
Netanyahu: «USA in guerra? Decide Trump, ma sta già facendo molto»
Benjamin Netanyahu spera nell'aiuto degli USA. KeystoneL'ingresso degli USA nella guerra con l'Iran «è una decisione che spetta al presidente, ma posso dirvi che stanno già dando un grande contributo, perché stanno partecipando alla protezione dei cieli sopra Israele e le sue città».
Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu - citato dal «Guardian» - nel corso della sua visita all'ospedale Soroka colpito oggi da un raid iraniano.
«Il presidente Trump farà ciò che è meglio per l'America. Mi fido del suo giudizio. È un leader mondiale straordinario, un amico straordinario di Israele e del popolo ebraico», ha aggiunto Netanyahu.
«Faremo ciò che dobbiamo fare, e lo stiamo già facendo. Siamo impegnati a distruggere la minaccia nucleare, la minaccia di un annientamento nucleare contro Israele. Siamo in grado di farlo. Ma devo dire che la partnership con gli Stati Uniti, la partnership con il presidente Trump, con cui parlo quasi ogni giorno, è incredibile. Il tycoon ha dato loro una possibilità attraverso i negoziati. Li hanno presi in giro. Non si prende in giro Donald Trump. Lui si impegna a garantire che l'Iran non avrà un'arma nucleare, e loro non l'avranno», ha dichiarato il premier israeliano.
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15:48
L'Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz
Dallo Stretto di Hormuz passa circa il 30% del petrolio globale. (Foto simbolica) sdaL'Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz alla navigazione in risposta all'attacco in corso da parte di Israele. Lo ha affermato Behnam Saeedi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento di Teheran, citato dall'agenzia di stampa Mehr.
«L'Iran ha numerose opzioni per rispondere ai suoi nemici e utilizza tali opzioni in base alla situazione», ha affermato Saeedi. «La chiusura dello stretto di Hormuz è una delle possibili opzioni per l'Iran», ha affermato. Mehr ha poi citato un altro parlamentare, Ali Yazdikhah, secondo cui l'Iran avrebbe continuato a consentire la libera navigazione nello Stretto e nel Golfo fino a che i suoi vitali interessi nazionali non fossero a rischio.
«Se gli Stati Uniti entrassero ufficialmente e operativamente in guerra a sostegno dei sionisti, l'Iran avrebbe il legittimo diritto di esercitare pressione sugli Stati Uniti e sui paesi occidentali per ostacolare il transito del loro commercio di petrolio», ha affermato Yazdikhah.
Dallo Stretto di Hormuz passa circa il 30% del petrolio globale.
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15:22
IDF: «Danneggiati i 2/3 dei lanciatori di missili»
Venti caccia dell'Aeronautica Militare hanno appena concluso un'ondata di attacchi nell'Iran occidentale.
I raid hanno preso di mira infrastrutture missilistiche terra-terra e soldati delle forze armate iraniane.
Una fonte israeliana ha dichiarato: «Due terzi dei lanciatori iraniani sono stati danneggiati», riferisce «Channel 12» citando «Reuters».
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12:32
Mosca mette in guardia gli USA: «Non intervengano in Iran»
Maria Zakharova (immagine d'archivio). Keystone«Vorremmo mettere in guardia Washington dall'intervento militare in questa situazione, che sarebbe un passo estremamente pericoloso con conseguenze negative davvero imprevedibili».
Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in merito a un possibile attacco americano all'Iran. Lo riferisce la «Tass».
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10:54
Guterres: «La diplomazia è l'unica via per il problema nucleare in Iran»
«Qualsiasi ulteriore intervento militare potrebbe avere conseguenze drammatiche, non solo per le parti interessate, ma per l'intera regione», ha avvertito il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in una dichiarazione sulla guerra tra Israele e Iran.
Il capo delle Nazioni Unite ha chiesto una «de-escalation immediata al fine di raggiungere un cessate il fuoco» e ha riaffermato la preminenza della Carta delle Nazioni Unite nella conduzione delle relazioni internazionali.
«La diplomazia rimane il modo migliore, e unico, per affrontare le preoccupazioni sul programma nucleare iraniano», ha insistito, condannando la perdita di vite umane e la distruzione degli ultimi giorni.
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10:34
Attacco israeliano al sito Arak segnalato all'Aiea
L'agenzia di stampa ufficiale iraniana, Irna, afferma che Teheran ha segnalato all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), gli attacchi lanciati oggi da Israele contro i siti nucleari iraniani di Arak e Natanz: lo riporta la Bbc.
L'Irna ha accusato inoltre Israele di «continuare la sua aggressione e le sue azioni contrarie alle leggi internazionali che proibiscono gli attacchi agli impianti nucleari».
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09:19
Borsa: partenza debole in Europa per le tensioni in Iran
Partenza debole sui listini europei per le tensioni in Medio Oriente, nel conflitto in Iran, oltre che per le previsioni della Federal Reserve sull'economia Usa.
Parigi cede lo 0,66%, Francoforte lo 0,60%, Milano lo 0,40% e Londra lo 0,35%, in attesa della Bank of England che non dovrebbe peraltro intervenire sui tassi oggi.
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08:49
«L'obiettivo degli attacchi dell'Iran era la sede dell'intelligence dell'esercito israeliano»
L'agenzia di stampa della Repubblica Islamica Irna ha affermato su Telegram che gli «obiettivi principali» dell'attacco missilistico di questa mattina contro Israele «erano il grande quartier generale del Comando e Intelligence dell'esercito israeliano (IDF C4I) e il campo di intelligence militare nel Parco Tecnologico di Gav-Yam»: lo riportano i media internazionali.
Queste strutture, ha sottolineato l'agenzia, si trovano accanto all'ospedale Soroka di Beer Sheva, aggiungendo che «l'infrastruttura militare era un obiettivo preciso e diretto».
Intanto si è appreso che il ministero della Salute israeliano aveva dato istruzioni agli ospedali di Barzilai di Ashkelon e Assuta di Ashdod di prepararsi ad accogliere i pazienti dell'ospedale Soroka. Un operatore sanitario che era in ospedale al momento dell'esplosione ha dichiarato ai media: «È stata una fortuna aver evacuato un reparto ieri, altrimenti non ci sarebbe stato un reparto. Il soffitto ci è crollato addosso, l'esplosione mi ha sbalzato via. Finché non vivi un'esperienza del genere, non credi che possa accadere, è impossibile digerire una cosa del genere».
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08:37
Israele: «65 feriti nell'attacco dell'Iran, 6 sono gravi»
Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom (Mda) riferisce che 65 persone sono rimaste ferite nel bombardamento iraniano di questa mattina. Sei civili sono gravemente feriti, due dei quali sono stati evacuati allo Sheba Hospital di Tel Hashomer e quattro al Wolfson Hospital di Holon.
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08:22
Israele: «L'attacco all'ospedale è un crimine contro civili e medici»
Il ministro della Salute israeliano, Uriel Bosso, ha commentato l'attacco all'ospedale Soroka di Beersheva affermando che si è trattato di «un atto di terrorismo e del superamento di una linea rossa. Un crimine di guerra del regime iraniano, deliberatamente commesso contro civili innocenti e contro équipe mediche impegnate a salvare vite umane».
Il ministero della Salute fa sapere di essersi preparato in anticipo e, grazie alle azioni immediate di evacuazione intraprese, «è stato evitato un disastro gravissimo».
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07:59
Evacuato l'ospedale Soroka, allarme rientrato
In seguito all'impatto diretto di un missile balistico lanciato dall'Iran sull'ospedale Soroka a Beer Sheva, la polizia ha iniziato a evacuare e allontanare le persone dalla zona perché si sospettava una fuoriuscita di sostanze pericolose al piano superiore dell'edificio. L'allarme è rientrato poco dopo, quando la polizia ha escluso una fuga di sostanze pericolose.
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07:44
«Israele ha attaccato il reattore di Arak»
I media iraniani riferiscono che i caccia israeliani hanno attaccato il reattore di Arak. Nella notte l'Idf aveva diffuso un messaggio in farsi avvertendo la popolazione di spostarsi dall'area perchè sarebbe stata colpita.
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07:36
Tre feriti gravi nel centro di Israele per l'impatto di missili
In seguito all'impatto diretto di missili iraniani nella zona centrale di Israele e nel sud, il servizio di soccorso Magen David Adom ha comunicato che 22 persone sono rimaste ferite, di cui tre in maniera grave a Gush Dan.
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07:04
Un missile iraniano colpisce l'ospedale nel sud di Israele
Un missile lanciato dall'Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele. I soccorritori segnalano gravi danni sulla scena e il rischio di crolli.
Quattro zone del centro e del sud di Israele sono state colpite direttamente dai missili balistici lanciati dall'Iran. Secondo le prime informazioni, è stata colpita la città di Gush Dan e ci sono danni a una struttura nel Negev.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver lanciato stanotte nuovi raid aerei su Teheran e zone limitrofe, rendono noto i media dello Stato ebraico. Esplosioni sono state segnalate nella capitale iraniana e nella vicina città di Karaj, secondo fonti locali citate dall'emittente araba Al Jazeera.
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06:23
Nuovi allarmi ed esplosioni a Tel Aviv
Un nuovo allarme è scattato a Tel Aviv in seguito a quello di pochi minuti fa, per l'arrivo di altri missili dall'Iran.
Nel centro della città israeliana si sentono esplosioni e il rumore del lancio dei missili intercettori della difesa aerea.
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06:00
Si entra nel settimo giorno di guerra
Buongiorno, benvenuti nel nostro live-ticker sulla guerra tra Israele e Iran.
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22h30
Fine del nostro live ticker di mercoledì 18 giugno
Vi ringraziamo per averci seguito. Il live ticker sulla guerra tra Iran e Israele riprenderà giovedì mattina. Buonanotte
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21:30
Ambasciatrice svizzera convocata a Teheran per le parole di Trump
L'Iran ha convocato venerdì l'ambasciatrice svizzera a Teheran a causa di «dichiarazioni irresponsabili e minacciose del presidente americano» Donald Trump.
Lo rende noto la tv di Stato iraniana. Berna rappresenta gli interessi americani in Iran con cui gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche.
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20:40
L'agenzia mondiale per il nucleare non può affermare che l'Iran stia lavorando alla bomba atomica
«Siamo giunti alla conclusione che non possiamo affermare che al momento in Iran ci sia uno sforzo sistematico per produrre un'arma nucleare». Lo ha detto il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, a Sky News.
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20h15
«No al cambio di regime in Iran», ma l'Ue è spaccata
Sul Medio Oriente l'Unione Europea si avvia al corto circuito completo. Per una ragione molto semplice, peraltro la solita: gli Stati membri hanno visioni opposte su che linea tenere con Israele (e in misura minore con gli Stati Uniti) e dunque vanno in ordine sparso, paralizzando Bruxelles.
Davanti a Donald Trump che chiede «la resa incondizionata» dell'Iran l'Ue balbetta, ricordando che «il cambio di regime» non rientra nella posizione «concordata» tra i 27.
La linea comune, frutto dei soliti compromessi, prevede l'appello alla «moderazione», il «ritorno» al tavolo negoziale dell'Iran per trovare un accordo sul nucleare (che c'era già ma è stato stracciato da Trump), la diplomazia come «unica strada», il diritto di Israele «alla propria sicurezza e alla difesa» nonché un invito «a entrambe le parti» a rispettare «il diritto internazionale».
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20h05
Macron: «Basta raid su obiettivi non legati a nucleare Iran»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha riunito oggi un Consiglio di Difesa e Sicurezza dedicato al conflitto fra Israele e Iran.
Secondo quanto riferito da fonti dell'Eliseo, Macron ha «sottolineato preoccupazione per l'escalation, con bombardamenti israeliani che colpiscono sempre di più obiettivi non legati al programma nucleare e balistico iraniano, e un numero crescente di vittime civili in Iran e in Israele».
Ha sottolineato che è «necessario mettere urgentemente fine a queste operazioni militari che sono portatrici di pesanti minacce per la sicurezza regionale».
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19h45
L'Iran: «Lanciati missili ipersonici su Israele»
La tv di Stato iraniana ha annunciato che Teheran ha lanciato missili ipersonici contro Israele. I missili Fattah «hanno penetrato con successo le difese del regime israeliano», ha dichiarato la tv al sesto giorno di guerra.
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Si attivano i Governi stranieri per il rimpatrio di circa 38'000 stranieri
Con la guerra che non si ferma, cresce la preoccupazione tra le decine di migliaia di turisti e stranieri, bloccati in Iran e Israele con gli spazi aerei che restano chiusi e l'unica soluzione rimane quella di uscire attraverso i valichi di terra.
Così, i governi di tutto il mondo si sono attivati, organizzando evacuazioni oppure offrendo assistenza logistica e consolare a coloro che vogliono rimpatriare.
In Israele, intanto, è atterrato il primo volo di rientro dei suoi cittadini, rimasti bloccati all'estero per la guerra. Lo Stato ebraico ha anche annunciato l'apertura di un portale web per agevolare gli stranieri che intendono lasciare il Paese non appena sarà riaperto lo spazio aereo o si creerà qualche finestra.
Si calcola che siano circa 38mila i turisti presenti in questi giorni in Israele. Tra le difficoltà logistiche e gli attacchi che proseguono su entrambi i Paesi, decine di cancellerie di tutto il mondo hanno già organizzato il rimpatrio di centinaia di cittadini dallo Stato ebraico.
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18h54
Colpita la più grande piattaforma cripto in Iran
Corre anche sul web la guerra tra Israele e Iran. E dopo le banche, è il turno delle criptovalute. Un nuovo cyber attacco ha colpito Nobitex, la più importante piattaforma di scambio di criptovalute in Iran.
A rivendicarlo, su X, è il gruppo di hacker filo israeliani noti come Predatory Sparrow.
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18h49
L'Iran lancia missili verso Israele
Il Comando del Fronte Interno dell'Idf ha dichiarato che nei prossimi minuti dovrebbero scattare gli allarmi a Tel Aviv, nel blocco di Dan, nella Sefela, in Cisgiordania e a Lachish, per la prima volta da ieri sera.
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18h22
Terza portaerei statunitense in Medio Oriente
La portaerei americana USS Ford Carrier Strike Group verrà dispiegata in Medio Oriente la prossima settimana portando così a tre il numero di navi da guerra Usa nell'area. Lo riferiscono due funzionari alla Cnn.
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18h14
Gli USA lavorano a voli per americani che vogliono lasciare Israele
L'ambasciata americana in Israele sta lavorando a voli di evacuazione e partenze in nave per i cittadini americani che vogliono lasciare Israele. Lo afferma l'ambasciatore americano Mike Huckabee.
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17h17
L'Iran replica a Trump: «Mai chiesto incontro, guerrafondaio»
La missione iraniana presso l'Onu ha replicato alle parole di Trump secondo cui Teheran avrebbe contattato Washington chiedendo un incontro alla Casa Bianca.
«Nessun funzionario iraniano ha mai chiesto di strisciare ai cancelli della Casa Bianca», ha affermato citato da Sky News.
«L'unica cosa più spregevole delle sue bugie è la sua codarda minaccia di ‹eliminare› la Guida Suprema dell'Iran. «L'Iran NON negozia sotto costrizione, NON accetterà la pace sotto costrizione, e certamente NON con un guerrafondaio».
L'Iran «risponderà a qualsiasi minaccia con una contro-minaccia e a qualsiasi azione con misure di reciprocità.»
Cosa ha detto Khamenei nel suo discorso? Ecco l'articolo specifico.
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17h00
Trump a Netanyahu: «vai avanti»
«Parlo» con il premier israeliano «ogni giorno». Lo ha detto Donald Trump, sottolineando che il suo messaggio a Benjamin Netanyahu è quello di «andare avanti».
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16h40
Trump: «L'Iran chiesto di venire alla Casa Bianca a negoziare»
«Gli iraniani hanno suggerito di venire alla Casa Bianca a negoziare». Lo ha detto Donald Trump ai giornalisti al seguito. «Io non posso andare lì con tutto quello che sta succedendo», ha aggiunto.
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16h20
Trump insiste: «L'Iran deve arrendersi senza condizioni»
Donald Trump ha ribadito che dall'Iran vuole una «resa incondizionata». «Non deve avere l'arma nucleare, deve rinunciarvi», ha insistito il presidente americano alla Casa Bianca.
«Attaccare i siti nucleari iraniani? Certo non lo dirò a voi», ha aggiunto rispondendo ai giornalisti, precisando che Teheran si trova «in guai grossi e vuole negoziare».
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16h00
Il Ministro degli Esteri tedesco: «Rubio ha detto che non interverranno in Iran»
«Le dichiarazioni sono state molto chiare: Rubio ha detto che gli USA non sarebbero intervenuti nella guerra e non avrebbero attaccato, e poiché io apprezzo molto il collega, che ha anche ribadito l'affermazione, ritengo che la posizione degli USA sia ancora questa».
Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, in conferenza stampa a Berlino con l'omologo giordano, rispondendo a una domanda sugli sviluppi della guerra fra Israele e Iran.
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15h54
Katz: «Distrutta sede della sicurezza interna»
Israel Katz, ministro della difesa israeliano, ha annunciato che «l'aeronautica ha distrutto la sede della sicurezza interna del regime iraniano: il principale braccio della repressione del dittatore iraniano».
«Continueremo a colpire i simboli del potere e a colpire il regime degli ayatollah ovunque», ha aggiunto.
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14h37
Nuova serie di potenti esplosioni nell'est di Teheran
Una nuova serie di potenti esplosioni stanno interessando la zona est di Teheran. Lo riferisce l'Afp sul posto.
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14h28
IDF: «Con 25 caccia colpiti 40 obiettivi in Iran»
L'IDF ha annunciato che circa 25 jet dell'Aeronautica israeliana hanno colpito questa mattina, mercoledì, sotto la direzione dell'intelligence militare, più di 40 obiettivi militari in Iran occidentale.
Secondo il comunicato, tra gli obiettivi: infrastrutture missilistiche, depositi di armi e personale militare del regime iraniano. Nella notte, è stato distrutto anche un lanciatore di missili del tipo Emad già armato e pronto al lancio verso Israele.
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14h06
Putin: «Intensificare sforzi diplomatici fra Israele-Iran»
«Putin e il presidente degli Emirati Arabi Uniti spingono per una risoluzione del conflitto Iran-Israele il prima possibile, intensificando gli sforzi diplomatici»: è quanto afferma il Cremlino, citato dalla Tass, dopo una telefonata tra il presidente russo e quello degli Emirati arabi uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan.
I due, aggiunge il Cremlino, «esprimono profonda preoccupazione per l'escalation del conflitto iraniano-israeliano, che presenta gravi conseguenze negative per la regione».
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13h30
I pasdaran blindano la tv iraniana dopo raid Israele
Il corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (pasdaran) ha preso il controllo della sicurezza attorno al quartier generale della tv pubblica iraniana, bombardata negli ultimi giorni da Israele in un'area residenziale del settore nord di Teheran.
Lo sostiene il canale Iran International, organo d'informazione legato ad ambienti dell'opposizione iraniana in esilio con base a Londra, riferendo di aver appreso da proprie fonti in Iran che ieri alcuni dipendenti dell'emittente avrebbero cercato di rifiutarsi di tornare al lavoro nel timore di altri attacchi.
Lo stesso Iran International evoca inoltre oggi allarmi crescenti, e una stretta degli apparati di controllo, su presunte minacce d'infiltrazione di agenti al soldo del Mossad israeliano, che sarebbero intenzionati fra l'altro a sabotare «i trasporti» e altri servizi pubblici nella capitale iraniana.
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12h55
Khamenei risponde a Trump: «Se gli USA ci attaccano, danno irreparabile»
Se gli USA dovessero attaccare l'Iran, saranno ricambiati con un «danno irreparabile». L'ha detto la guida suprema ayatollah Ali Khamenei in un discorso televisivo. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale IRNA.
«Chiunque conosca l'Iran, il suo popolo e la sua storia non si rivolgerebbe mai a questa nazione con toni minacciosi, poiché l'Iran non si arrenderà» ha affermato Khamenei.
«Gli americani sappiano che qualsiasi intervento militare da parte loro sarà senza dubbio ricambiato con un danno irreparabile», ha continuato il capo del regime iraniano.
Khamenei ha elogiato il comportamento del popolo iraniano di fronte all'aggressione: «Il popolo iraniano si oppone fermamente alla guerra imposta, così come si opporrà con altrettanta fermezza alla pace imposta; questa nazione non si sottometterà mai a imposizioni di alcuno».
Israele ha commesso un «errore enorme» bombardando i siti militari e nucleari iraniani, oltre che infrastrutture non militari. E per questo verrà «punito», ha proseguito la Guida suprema iraniana, stando a quanto riferito dai media iraniani.
Il popolo iraniano, ha aggiunto Khamenei, non dimenticherà il sangue versato dai «martiri», vittime dei raid israeliani, e l'attacco contro il loro territorio. Khamenei ha poi «lodato il comportamento fermo, coraggioso e tempestivo della nazione iraniana».
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12h43
Mosca : «Un intervento USA contro l'Iran sarebbe destabilizzante»
La Russia mette in guardia gli Usa da un intervento diretto nella guerra contro l'Iran, avvertendo che destabilizzerebbe in modo drammatico la situazione in Medio Oriente.
Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov all'agenzia Interfax. Ryabkov ha aggiunto che Mosca continua a mantenere contatti sia con l'Iran sia con Israele.
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12h05
Discorso in TV di Khamenei
La guida suprema iraniana ayatollah Ali Khamenei terrà a breve un discorso alla nazione. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Mehr.
«Un videomessaggio della Guida Suprema dell'Iran alla nazione sarà pubblicato tra pochi minuti», ha dichiarato l'ufficio stampa di Khamenei.
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11h49
Iran, «La situazione nelle centrali nucleari è buona»
«La situazione degli impianti nucleari è buona». Lo ha affermato il capo dell'Organizzazione iraniana per l'Energia Atomica, Mohammad Eslami, nel contesto del conflitto tra Iran e Israele e dei raid dello Stato ebraico contro i siti nucleari iraniani.
«Il nemico deve essere sicuro che non andrà da nessuna parte, e non l'ha ancora fatto», ha aggiunto Eslami, come riferisce Tasnim, dichiarando che «il morale dei nostri colleghi è eccellente».
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11h15
Cyberattacco a più grande exchange di criptovalute in Iran
Il gruppo di hacker filo-israeliano «The Predatory Sparrow» ha annunciato un nuovo attacco informatico contro il più grande exchange di criptovalute dell'Iran, dopo il cyberattacco di ieri alla principale banca della repubblica islamica.
L'exchange Nobitex è stato attaccato, riferisce il gruppo. The Predatory Sparrow ha minacciato di divulgare tutte le informazioni interne della Borsa entro 24 ore, accusando Novitec di finanziare il terrorismo iraniano e di aggirare così le sanzioni internazionali.
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10h45
L'Iran: «Abbattuto F-35 israeliano»
La difesa aerea iraniana ha colpito e abbattuto un caccia F-35 israeliano nella zona di Javadabad, nei pressi di Varamin, località a circa 80 km a sud est di Teheran. Lo ha annunciato il prefetto di Varamin, come riferisce l'agenzia di stampa ufficiale IRNA.
L'aviazione di difesa dell'esercito ha «colpito e distrutto un caccia F-35 ostile delle forze del regime sionista nell'area di Javadabad, nel distretto di Varamin», ha dichiarato il governatore speciale di Varamin, secondo l'IRNA.
Le squadre di sicurezza e i militari – ha scritto ancora l'agenzia iraniana – stanno esaminando i dettagli e presto saranno fornite ulteriori informazioni.
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10h00
Cina: «Sfollati quasi 800 concittadini da Teheran»
La Cina ha completato l'evacuazione di quasi 800 suoi cittadini da Teheran, nel mezzo dell'aspro conflitto tra Israele e Iran.
«Allo stato, 791 cittadini cinesi sono stati rilocati dall'Iran in altre aree più sicure», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, secondo cui alcuni concittadini sono stati evacuati in sicurezza anche da Israele.
In precedenza i media statali di Pechino avevano dichiarato che l'opzione scelta per l'evacuazione dei connazionali da Teheran è stata quella «della via del trasporto via terra, per raggiungere il confine con il Turkmenistan».
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09h47
Il NY Times: «Poche indicazioni sulla soluzione diplomatica con l'Iran»
In un ampio reportage pubblicato oggi, il New York Times scrive che, con Trump che suggerisce che gli Stati Uniti potrebbero essere coinvolti direttamente nel conflitto con l'Iran, ci sono ora «poche indicazioni che la guerra possa essere portata a una rapida conclusione attraverso la diplomazia».
«Quando Trump si è svegliato venerdì mattina, il suo canale televisivo preferito, Fox News, trasmetteva immagini ininterrotte di quello che veniva descritto come il genio militare di Israele. E Trump non ha resistito a rivendicare un po' di merito», dice il giornale, descrivendo poi nel dettaglio il cambiamento di opinione del presidente Usa sull'Iran avvenuto negli ultimi mesi e giorni.
Secondo il report, quando il primo ministro Benyamin Netanyahu ha visitato la Casa Bianca a febbraio, ha tenuto una presentazione al presidente nello Studio Ovale sul programma nucleare iraniano.
Invece di scegliere di unirsi all'assalto o di non fare nulla, Trump inizialmente ha scelto una via di mezzo, e ha deciso di dare a Israele «un sostegno, ancora non reso noto, da parte della comunità di intelligence statunitense per portare a termine l'attacco».
Israele ha iniziato a pianificare gli attacchi contro l'Iran a dicembre, dopo che la decimazione del gruppo terroristico Hezbollah e la caduta del regime di Assad in Siria hanno aperto un corridoio aereo, riporta il New York Times.
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09h30
Cinque iraniani arrestati per diffamazione del paese
Cinque persone sono state arrestate in Iran con l'accusa di diffamare l'immagine del paese su internet per conto del Mossad. Lo hanno reso noto i media locali.
«Questi mercenari, con le loro attività deliberate nel cyberspazio, hanno tentato di suscitare inquietudine nel pubblico e diffamare l'immagine del sacro sistema della Repubblica islamica dell'Iran», hanno scritto le agenzie Isna e Tasnim, citando un comunicato dei Pasdaran.
Gli arresti hanno avuto luogo nell'ovest del paese.
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09h20
Il primo volo per riportar a casa gli israeliani bloccati all'estero
Il primo volo per riportare a casa cittadini israeliani rimasti bloccati all’estero dopo lo scoppio della guerra con l’Iran è atterrato oggi, mercoledì, all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Lo hanno reso noto le autorità aeroportuali.
«Poco fa, il primo volo dell’operazione ‹Ritorno sicuro› è atterrato all’aeroporto Ben Gurion», si legge in un comunicato. Il volo è stato effettuato dalla compagnia nazionale El Al, e ha riportato in patria israeliani da Larnaca, a Cipro.
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09h10
Prime evacuazioni cinesi da Teheran
L’ambasciata cinese in Iran ha organizzato la prima evacuazione di connazionali da Teheran, di fronte al peggioramento della crisi in Medio Oriente.
Lo riferiscono i media statali di Pechino, secondo cui l’opzione scelta per il momento è quella «della via del trasporto via terra, per raggiungere il confine con il Turkmenistan».
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08h59
Israele: «Colpite centrifughe e fabbriche di armi»
Mercoledì l’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito siti di produzione di centrifughe per l’uranio e fabbriche di armi in Iran, al sesto giorno della sua offensiva contro la Repubblica islamica.
Questi attacchi, condotti da «oltre 50 aerei», hanno preso di mira «un impianto di produzione di centrifughe a Teheran» e «diversi siti di produzione di armi (...) in particolare impianti di produzione di materie prime e componenti utilizzati per assemblare missili terra-terra», ha affermato l’esercito in un comunicato.
Da parte loro, i Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno affermato mercoledì di aver lanciato missili ipersonici verso Israele.
L’esercito iraniano ha utilizzato missili Fattah-1, missili balistici ipersonici a medio raggio presentati nel 2023.
In un comunicato diffuso dalla televisione di Stato, Teheran ha affermato di aver acquisito «il controllo totale del cielo dei territori occupati».
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8h42
Washington chiude l’ambasciata a Gerusalemme fino a venerdì
Nel sesto giorno del conflitto militare tra Israele e Iran, gli Stati Uniti hanno annunciato la chiusura temporanea della loro ambasciata a Gerusalemme.
«A causa della situazione della sicurezza e in conformità con le direttive del comando del fronte interno israeliano, l’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme resterà chiusa da mercoledì 18 giugno a venerdì 20 giugno», si legge in un avviso pubblicato sul sito ufficiale dell’ambasciata.
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8h25
Le basi statunitensi in Medio Oriente messe in allerta
Non ci sono indicazioni di un attacco imminente dell’Iran alle basi statunitensi in Medio Oriente. Lo riporta Nbc citando un funzionario americani, secondo il quale le basi USA sono al massimo stato di allerta.
Secondo indiscrezioni del New York Times, Teheran è pronta ad attaccare le basi americane nel caso in cui gli Stati Uniti si unissero a Israele nei bombardamenti contro l’Iran.
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08h15
Khamenei su X: «la battaglia ha inizio»
«La battaglia ha inizio». Stando ad al Jazeera, è questa la prima reazione, su X, della guida suprema iraniana Ali Khamenei, dopo che Donald Trump ha detto di non avere alcuna intenzione di uccidere il leader iraniano «per ora».
Ali Khamenei ha scritto su X: «Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio», scrive al Jazeera, spiegando che Haidar è un altro nome di Ali, il quarto califfo musulmano.
Anche il Guardian dà conto di un post di Khamenei su X, spiegando che, citando un versetto del Corano, ha scritto: «Aiuto da Allah e conquista imminente La Repubblica Islamica trionferà sul regime sionista per volontà di Dio».
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8h05
«Israele sta esaurendo i missili intercettori Arrow»
Secondo il Wall Street Journal una carenza di missili intercettori Arrow potrebbe influire negativamente sulle capacità difensive di Israele contro i missili balistici a lungo raggio lanciati dall'Iran.
Lo afferma una fonte americana, che ha anche spiegato che gli Stati Uniti sono consapevoli del problema e stanno lavorando per migliorare il sistema di difesa terrestre, marittimo e aereo.
Secondo la fonte, il Pentagono ha inviato aiuti nella regione, ma ora si teme che gli Stati Uniti stiano «bruciando» le proprie scorte.
Tom Krako, direttore del Missile Defense Project presso il Center for Strategic and International Studies, ha dichiarato al quotidiano americano che «Stati Uniti e Israele non possono intercettare missili a tempo pieno. Non possiamo permetterci di stare a guardare e giocare a questo gioco».
La maggior parte dei missili balistici lanciati dagli iraniani viene intercettata dai missili Arrow, ma anche la Fionda di David partecipa alla difesa aerea, così come il sistema americano Thaad.
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08h02
Missile iraniano su parcheggio
Un incendio è scoppiato in un parcheggio nel centro di Israele, dopo l’impatto, nella notte su oggi, mercoledì, di un missile iraniano.
Lo riportano i media dello Stato ebraico, specificando che non si registrano vittime o feriti e che sono rimaste danneggiate circa 20 automobili.
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08h00
Sirene d'allarme in azione nella notte
Nella notte sono nuovamente scattati gli allarmi in Israele per il lancio di missili dall’Iran.
Sirene sono risuonate a Tel Aviv, Gerusalemme, nel Golan e nel centro del Paese. Nei nuovi attacchi sono caduti missili nell’area di Gerusalemme e nel centro di Israele. Una parte è stata intercettata dai sistemi di difesa, ha reso noto l’Idf.
Non risultano per il momento feriti.
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08h00 di mercoledì 18 giugno
Si entra nel sesto giorno di guerra
Buongiorno, benvenuti nel nostro live-ticker sulla guerra tra Israele e Iran.
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22h30
Khamenei è nel mirino di Israele e Stati Uniti
Si stringe il cerchio attorno ad Ali Khamenei. Israele non nasconde l'intenzione di ucciderlo e Donald Trump lo avverte: «Sappiamo dove si nasconde. Ma per ora non lo uccideremo».
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20:00
Personale diplomatico svizzero lascia Teheran
Cinque dei sette diplomatici elvetici in servizio a Teheran sono stati messi in sicurezza via terra oggi con le loro famiglie, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Nicolas Bideau a Keystone-ATS questa sera, confermando un'informazione in questo senso della RTS.
Due diplomatici rimangono sul posto, in particolare per adempiere al mandato di protezione degli interessi americani in Iran.
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19:10
Il premio Nobel Mohammadi attacca Trump
Duro attacco ai raid israeliani contro l'Iran e alle sollecitazioni a «evacuare Teheran» fatte rimbalzare sia da Israele sia dal presidente americano Donald Trump da parte di Narges Mohammadi, attivista dei diritti umani, premio Nobel per la pace e oppositrice iraniana più volte arrestata.
«Che significa evacuare Teheran?», chiede polemicamente Mohammadi su X, descrivendo una metropoli con oltre 10 milioni di abitanti, ospedali, scuole e luoghi di lavoro.
«Quanti di essi dovremmo caricarci sulle spalle – rincara – per salvarci dalla morte e dalla devastazione? Non distruggete la mia città, mettete fine alla guerra».
Do not destroy my city!
— Narges Mohammadi | نرگس محمدی (@nargesfnd) June 17, 2025
End this war!#NoToWar #Tehran https://t.co/jo7h0iLVXu -
17:42
Iran: guasti generalizzati alla rete internet
I media iraniani segnalano guasti generalizzati sulla rete internet in tutto il Paese.
«Gli utenti di internet in diverse province segnalano diffuse interruzioni di internet», ha riportato il quotidiano Ham Mihan. Altri media hanno riportato notizie simili. Non è stato immediatamente chiaro cosa abbia causato l'interruzione. L'Iran ha imposto restrizioni di internet da quando Israele ha lanciato la sua campagna aerea senza precedenti contro le strutture militari e nucleari iraniane venerdì.
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16:33
Sirene d'allarme a Tel Aviv e in numerose aree del Paese
Sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv e in numerose aree di Israele per il lancio di missili dall'Iran. L'Iran, spiega l'Idf, ha lanciato singoli missili sul centro di Israele e non un'ondata come nei giorni scorsi.
L'aeronautica sta quindi cercando di intercettare i vettori balistici. L'allarme è scattato anche a Gerusalemme.
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16:31
Esplosioni udite a Isfahan, nel centro dell'Iran
I media iraniani hanno riferito che diverse esplosioni sono state udite nella città di Isfahan, che ospita numerosi impianti nucleari, mentre Israele continuava i suoi attacchi per il quinto giorno.
«Diverse esplosioni sono state udite a est e a nord di Isfahan e le difese aeree sono state attivate contro gli obiettivi ostili», ha riportato l'agenzia di stampa Mehr.
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16:09
007 USA: «All'Iran mancano 3 anni alla bomba atomica»
Israele ha lanciato gli attacchi contro l'Iran sostenendo che era a un passo dall'arma nucleare. Le valutazioni dell'intelligence americana, però, sono diverse: l'Iran infatti non solo non stava perseguendo l'obiettivo di un'arma nucleare, ma era a distanza di almeno tre anni dal poterne produrre e consegnare una.
Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali dopo giorni di attacchi Israele è finora riuscita possibilmente a ritardare il programma nucleare iraniano solo di qualche mese.
Anche se danni significativi sarebbero stati causati all'impianto di Natanz, quello di Fordow è rimasto finora praticamente intatto, prosegue Cnn. E se Israele vuole colpirlo ha bisogno, secondo gli esperti, dell'aiuto americano.
Questo pone un dilemma per Donald Trump, che per ora sta evitando un coinvolgimento americano in una costosa e complessa guerra in Medio Oriente.
Gli Stati Uniti e Israele, mette in evidenza Cnn, differiscono spesso nell'interpretazione delle informazioni sul programma nucleare iraniano, sebbene le condividano.
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16:06
Ondata di attacchi aerei nell'Iran occidentale
L'aeronautica militare israeliana ha condotto un'ondata di attacchi aerei contro i lanciatori di missili balistici nell'Iran occidentale, i caccia hanno colpito decine di rampe di lancio.
Lo riferisce l'Idf aggiungendo che questa mattina sono stati presi di mira i sistemi di difesa aerea e i siti radar nell'ovest dell'Iran. L'esercito ha pubblicato i vedo di alcuni degli attacchi.
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15:54
Almeno 450 le persone uccise nei raid israeliani
Soccorsi all'opera a Teheran. sdaSono più di 450 le persone uccise in Iran nei raid israeliani a 5 giorni dall'inizio dell'attacco. Lo riferisce la «BBC» citando i calcoli di Human Rights Activists in Iran (Hrana), un'organizzazione non governativa iraniana impegnata per i diritti umani.
L'ong ha ricostruito l'identità di almeno 224 civili fra i morti e di altri 188 tra i feriti. A questi vanno aggiunti 109 uccisi e 123 feriti individuati come militari e ancora 119 morti e 335 feriti non identificati.
Il totale certificato provvisorio ammonta così ad almeno 452 morti e quasi 650 feriti.
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14:34
Internet vietato ai funzionari pubblici
Il comando della cyber-sicurezza iraniana ha vietato ai funzionari di governo di Teheran e a tutto il personale che collabora con gli organismi di sicurezza civili e militari del paese l'utilizzo di Internet e di dispositivi dotati di connettività. Lo sostiene Iran International, sito vicino ad ambienti dell'opposizione con base a Londra, citando l'agenzia FARS.
La direttiva riguarda tutti i tipi di smartphone, di smartwatch, i tablet e altri dispositivi: l'obiettivo, secondo Iran International, è quello di evitare attentati come quelli perpetrati da Israele in Libano nei mesi scorsi contro Hezbollah, attraverso l'esplosione di cercapersone che hanno ferito e ucciso anche diversi civili.
«L'uso di device interconnessi da parte del personale della sicurezza è ora proibito», si legge nella direttiva richiamata dall'agenza d'informazione FARS.
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14:10
In fiamme la TV statale dopo il raid di ieri
È scoppiato un incendio nella sede della televisione di Stato iraniana a Teheran, dopo che ieri un attacco israeliano ha gravemente danneggiato uno degli edifici e causato tre morti.
«Il fumo visto nell'edificio della radiotelevisione iraniana è dovuto a un incendio riacceso a causa del vento», ha dichiarato l'emittente TV. Un giornalista dell'AFP nelle vicinanze ha visto una colonna di fumo bianco.
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13:54
Trump: «Non mi sono messo in contatto con Teheran»
«Non mi sono in alcun modo e in alcuna forma messo in contatto con l'Iran per colloqui di pace. Ancora una volta queste sono FAKE NEWS fabbricate ad arte!»: lo scrive Donald Trump su Truth appena rientrato dal G7 in Canada.
«Se vogliono parlare - aggiunge il presidente americano - sanno come raggiungermi. Avrebbero dovuto accettare l'accordo che era sul tavolo, avrebbero salvato molte vite!!!»
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13:33
Due potenti esplosioni udite a Teheran
Due potenti esplosioni sono state udite nel centro e nel nord di Teheran, senza alcuna indicazione immediata sulla loro origine, nel quinto giorno di bombardamenti tra Iran e Israele. Lo riferisce l'Afp sul posto.
Intanto il ministro della salute iraniano, Mohammad-Reza Zafarghandi, ha affermato che circa 1'800 persone sono rimaste finora ferite negli attacchi di Israele contro l'Iran, in corso dal 13 giugno. Lo riferisce l'agenzia iraniana Irna. Zafarghandi ha affermato che la maggior parte dei feriti sono civili.
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12:23
IDF: «Neutralizzato principale quartier generale militare»
«Abbiamo neutralizzato il principale quartier generale di emergenza militare del regime iraniano», ha dichiarato ai giornalisti il capo della Direzione delle operazioni dell'esercito israeliano (IDF) Oded Basiuk.
L'attacco ha costretto i restanti membri della leadership militare iraniana a fuggire.
Basiuk ha affermato che l'IDF è «pronto e a continuare a eliminare uno per uno i capi del terrorismo in Iran».
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12:17
Banca pubblica iraniana paralizzata da cyberattacco
Gli hacker di un gruppo che si fa chiamare Predatory Sparrow ha rivendicato in questi minuti il cyberattacco che risulta aver paralizzato le operazioni di Bank Sepah, istituto di credito pubblico fra i più antichi dell'Iran.
Lo riporta Iran International, sito vicino ad ambienti dell'opposizione iraniana all'estero, accreditando la banca in questione di legami con il corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica.
Il gruppo Predatory Sparrow afferma sulle reti sociali di aver «condotto attacchi informatici che hanno distrutto i dati» della Bank Sepah. «La Bank Sepah è un istituto che ha aggirato le sanzioni internazionali e ha utilizzato il denaro del popolo iraniano per finanziare i terroristi affiliati al regime, il suo programma di missili balistici e il suo programma nucleare militare», si legge in un post del gruppo pubblicato su X.
L'agenzia di stampa iraniana FARS ha confermato un attacco informatico all'infrastruttura della più grande banca iraniana, che ha interrotto i servizi.
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12:08
Trump: «Potrei inviare Witkoff o Vance a parlare con Teheran»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che «potrebbe» mandare l'inviato speciale Steve Witkoff o il vicepresidente JD Vance a incontrare i negoziatori iraniani. Lo riporta la CBS.
«Potrei, ma dipende da cosa succederà al mio ritorno» a Washington, ha detto il tycoon sull'Air Force One in viaggio dal Canada verso gli USA dopo aver abbandonato in anticipo il G7.
Trump afferma di volere «una vera fine» alla questione nucleare dell'Iran con Teheran che vi rinuncia «completamente», e non solo un cessate il fuoco tra Iran e Israele. Inoltre, ha previsto che Israele non rallenterà il suo attacco all'Iran. «Lo scoprirete nei prossimi due giorni. Lo scoprirete. Nessuno ha rallentato finora», ha aggiunto.
In precedenza Axios aveva scritto - citando quattro fonti informate sulla questione - che la Casa Bianca sta discutendo con l'Iran la possibilità di un incontro questa settimana tra l'inviato statunitense Steve Witkoff e il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi per discutere un'iniziativa diplomatica che preveda un accordo sul nucleare e la fine della guerra tra Israele e Iran.
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11:41
«F-35 israeliano abbattuto a Tabriz»
L'Iran ha annunciato di aver «abbattuto con successo» un caccia F-35 israeliano a Tabriz, nel nordovest del paese, a un centinaio di chilometri dal confine con la Turchia.
Lo ha affermato Majid Farshi, direttore generale della gestione delle crisi della provincia dove si trova Tabriz (Azerbaigian orientale), riferisce l'agenzia IRNA, aggiungendo che anche due droni da combattimento erano stati precedentemente abbattuti nella stessa zona.
Secondo Farshi, oggi Israele ha preso di mira tre località nei pressi di Tabriz.
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11:04
L'Iran colpisce il quartier generale del Mossad
L'Iran ha colpito con un attacco missilistico il quartier generale del Mossad, l'agenzia di intelligence israeliana, vicino a Tel Aviv. Lo scrive la Tass che cita l'agenzia di stampa iraniana Tasnim.
Il sindaco di Ramat, Hasharon Itzhak Rochberger, ha riferito che un incendio è scoppiato oggi nella località a pochi chilometri a nord di Tel Aviv in seguito al lancio di missili dall'Iran: nella stessa zona (Glilot), si trovano la sede dell'Unità speciale 8200 e una sede del Mossad.
Secondo i vigili del fuoco, «l'incendio in un impianto contenente amianto è sotto controllo. Sono in corso le operazioni di spegnimento finale e non vi è alcun pericolo per i residenti legato a fumo o amianto. È possibile tornare alla normalità».
Mentre a Herzliya, città a pochi chilometri a nord di Tel Aviv, in seguito all'impatto diretto di un missile iraniano nella notte si è aperto un cratere profondo circa quattro metri nel parcheggio degli autobus. Un mezzo ha preso fuoco e altri 14 sono stati danneggiati dall'onda d'urto.
Il portavoce dell'esercito israeliano (IDF), Effi Deferin, ha dichiarato che tra la notte scorsa e questa mattinata l'Iran ha lanciato circa 30 missili contro Israele, la maggior parte dei quali è stata intercettata.
Da parte sua il generale di brigata Kioumars Heidari, comandante delle forze terrestri dell'esercito iraniano, citato dall'agenzia Tasnim, ha dichiarato che «i recenti attacchi hanno portato alla distruzione diffusa di strutture militari e militari nel cuore dell'entità sionista, a Tel Aviv e Haifa, e le prossime ore l'escalation sarà più intensa e diffusa».
Secondo il generale, con gli ultimi raid l'Iran ha lanciato «una nuova ondata di attacchi con armi moderne e avanzate, e ciò che sta per arrivare sarà ancora più violento».
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10:20
Cina: «Trump getta benzina sul conflitto Israele-Iran»
La Cina accusa Donald Trump di «versare benzina» sul conflitto tra Iran e Israele, dopo che il presidente americano ha avvertito i residenti di Teheran di «evacuare immediatamente» la città.
«Alimentare il fuoco, versare benzina, fare minacce e aumentare la pressione non aiuterà a promuovere la de-escalation della situazione, ma non farà altro che intensificare e ampliare il conflitto», ha commentato il portavoce del ministero degli esteri Guo Jiakun quando, nel corso del briefing quotidiano, gli è stato chiesto di commentare le dichiarazioni di Trump.
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09:57
Tre morti nei raid israeliani sulla TV di Stato
Gli attacchi israeliani di ieri alla sede della televisione di Stato iraniana a Teheran hanno provocato almeno tre morti, secondo quanto riporta oggi la stessa emittente.
«Tre dipendenti della televisione sono stati uccisi e altri feriti nell'attacco israeliano», ha annunciato la TV senza menzionare il numero dei feriti.
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08:54
Eliminato il capo di Stato maggiore Ali Shadmani
Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno affermato oggi di aver eliminato nei suoi attacchi il capo dello Stato maggiore iraniano Ali Shadmani, in carica da appena quattro giorni dopo l'uccisione del suo predecessore.
«Durante la notte, l'Aeronautica militare israeliana, avvalendosi di precise informazioni d'intelligence ricevute dal Direttorato Intelligence dell'IDF e cogliendo un'opportunità improvvisa, ha colpito un centro di comando operativo nel cuore di Teheran, eliminando Ali Shadmani, Capo di Stato Maggiore in tempo di guerra, il più alto comandante militare iraniano e il braccio destro del Leader Supremo Ali Khamenei», ha affermato nel comunicato l'IDF.
«Shadmani ricopriva il doppio incarico di Capo di Stato maggiore in tempo di guerra e comandante del Comando d'emergenza delle Forze armate iraniane. Aveva autorità sia sul corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (IRGC) sia sull'esercito regolare», ha proseguito.
«All'inizio dell'operazione era stato nominato alla guida delle Forze armate iraniane dopo l'eliminazione del suo predecessore, Alaa Ali Rashid, ucciso nel colpo d'apertura dell'Operazione ‹Rising Lion›», ha detto ancora l'esercito israeliano.
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07:56
Forti esplosioni nel centro di Tel Aviv
Forti esplosioni sono in corso nel centro di Tel Aviv, come sta constatando l'ANSA sul posto.
Poco prima le autorità hanno inviato un allarme aereo sui cellulari dei cittadini avvertendo la popolazione del lancio di missili dall'Iran.
L'Esercito ha reso noto che il sistema di difesa è stato attivato. Le sirene stanno suonando a Tel Aviv e in numerose altre aree del paese.
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07:51
«Attacchi su vasta scala nell'Iran occidentale»
L'Aeronautica militare israeliana (IAF) ha effettuato «diversi attacchi su vasta scala contro obiettivi militari del regime iraniano nell'Iran occidentale»: lo rende noto l'esercito (IDF) su Telegram.
«Durante gli attacchi sono state colpite decine di infrastrutture di lancio e stoccaggio di missili terra-terra - si legge nel comunicato -. Inoltre, sono stati colpiti lanciatori di missili terra-aria e siti di stoccaggio di droni».
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07:50
Nuovi attacchi a Teheran e nel centro di Israele
Diverse esplosioni sono state udite nella notte a Teheran, accompagnate da un intenso fuoco di difesa aerea, riportano media iraniani e internazionali. Al contempo diverse esplosioni si sono verificate nel centro di Israele.
Gli allarmi senza preavviso per il lancio di missili dall'Iran erano scattati in numerose aree dello Stato ebraico. I soccorritori del servizio Magen David Adom riferiscono che non risultano feriti.
In precedenza media iraniani, citando le Guardie Rivoluzionarie iraniane, hanno affermato che l'Iran attaccherà Israele per tutta la notte.
«Pochi istanti fa è iniziata la nona ondata dell'attacco combinato di droni e missili e continuerà ininterrottamente fino al mattino», aveva dichiarato il generale Naeini delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, citato dall'agenzia IRNA.
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19.47
Netanyahu non esclude l'uccisione di Khamenei
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto all'emittente televisiva American Broadcasting Company (ABC) di non escludere l'eliminazione della Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Secondo Netanyahu, prendere di mira Khamenei porrà fine al conflitto, non lo aggraverà.
A chi gli chiedeva un commento sulle indiscrezioni sul veto del presidente statunitense Donald Trump al piano di Israele di eliminare Khamenei sulla scia di timori di un inasprimento del conflitto, Netanyhau ha risposto: «Non lo aggraverà, ma vi porrà fine».
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19.14
Per l'Iran, l'attacco alla TV «è un crimine di guerra»
L'Iran condanna l'attacco alla sua emittente nazionale come «un atto spregevole e un crimine di guerra» e ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di intervenire.
L'attacco agli uffici dell'emittente durante una trasmissione in diretta è stato un «atto spregevole» e un «crimine di guerra», ha affermato il portavoce del ministero iraniano degli esteri Esmaeil Baqaei. «Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve agire ora per impedire all'aggressore genocida di commettere ulteriori atrocità contro il nostro popolo».
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19.14
La TV nazionale iraniana attaccata
L'esercito israeliano ha confermato ufficialmente l'attacco alla sede della televisione di Stato a Teheran, sostenendo che «il centro comunicazioni del regime iraniano è stato utilizzato dalle forze armate iraniane per attività militari».
Le forze armate dello Stato ebraico indicano inoltre che «il centro è stato utilizzato dai militari per promuovere operazioni sotto copertura civile, utilizzando mezzi e risorse proprie. Prima dell'attacco, l'esercito israeliano ha avvertito la popolazione, anche tramite telefonate».
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18.35
Squadre della Mezzaluna Rossa colpite nei raid
Gli attacchi di Israele contro l'Iran hanno colpito le squadre della Mezzaluna Rossa durante operazioni di soccorso a Teheran e si teme che due operatori potrebbero essere rimasti uccisi. Lo riportano l'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim e altri media iraniani.
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17.02
Israele compie raid nelle zone est e ovest di Teheran
Israele oggi ha ripreso gli attacchi su Teheran principalmente nelle zone orientali e occidentali della capitale, dove anche adesso vengono avvertite forti esplosioni.
Tra le zone interessate vi sono il grande centro commerciale Iranmal e i dintorni del quartiere olimpico.
Nel frattempo, molti abitanti del distretto 3 di Teheran si stanno preparando a lasciare la città, dopo che l'esercito dello Stato ebraico ha emesso un avviso di evacuazione dell'area.
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16.37
L'Iran ha segnalato la volontà di ripresa dei colloqui
L'Iran ha segnalato la sua volontà di voler porre fine alle ostilità e riprendere i colloqui sul nucleare inviando messaggi a Israele e agli Stati Uniti tramite intermediari arabi. Lo riporta il quotidiano statunitense The Wall Street Journal citando funzionari mediorientali ed europei.
Teheran ha segnalato agli intermediari che sarebbe disponibile a tornare al tavolo delle trattative a condizione che gli Stati Uniti non prendano parte agli attacchi di Israele.
L'Iran ha anche trasmesso messaggi a Israele affermando che è nell'interesse di entrambe le parti contenere la violenza.
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16.22
L'Iran svela un nuovo drone kamikaze, lo Shahed-107
Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno presentato oggi un nuovo drone, denominato Shahed-107. L'arma è dotata di un motore che gli consente di volare per oltre 1500 chilometri.
L'impiego di un gruppo di droni Shahed-107 può causare danni significativi alle capacità di difesa aerea israeliane, ha riferito l'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim.
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14.09
Iran: «Almeno 45 donne e bambini uccisi dai raid di Israele»
Il portavoce del governo iraniano Fatemeh Mohajerani ha riferito che almeno 45 donne e bambini sono morti e 75 tra donne e bambini sono rimasti feriti dall'inizio dei raid israeliani venerdì.
Il ministero della Sanità di Teheran ha affermato che in totale sono 224 le persone uccise negli attacchi, mentre i feriti sono oltre 1200.
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13:50
L'IDF: «Abbiamo il controllo dello spazio aereo iraniano»
Un F35 israeliano in volo (immagine d'archivio). KeystoneLe Forze di difesa israeliane rivendicano di avere il controllo dello spazio aereo iraniani, dopo aver distrutto un terzo dei lanciatori di missili terra-aria.
In un briefing con la stampa, il portavoce delle Idf, il generale Effie Defrin, ha detto: «Possiamo dire che abbiamo ottenuto la piena superiorità aerea nei cieli di Teheran».
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11.31
Iran: «Arrestati altri 2 agenti del Mossad, avevano bombe»
La polizia iraniana ha arrestato altri due agenti dei servizi segreti israeliani Mossad, in provincia di Teheran, e durante le operazioni sono stati confiscati 200 kg di esplosivo e equipaggiamento per 23 droni.
Lo ha affermato il portavoce delle forze di polizia della Repubblica islamica, Sa'eed Montazer al-Mahdi, come riferisce Irna, aggiungendo che gli agenti sono stati identificati e arrestati ieri sera a Fashafuyeh, in provincia di Teheran, mentre già il giorno precedente altre due persone ritenute agenti del Mossad erano state arrestate nella provincia di Alborz, che confina con quella di Teheran.
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11.19
L'Idf: «Distrutto un terzo dei lanciatori di missili in Iran»
I caccia dell'aeronautica israeliana (Iaf) hanno distrutto la scorsa notte 20 missili terra-terra pochi minuti prima che fossero lanciati su Israele, in una ondata di raid che ha colpito 100 obiettivi militari a Isfahan, nell'Iran centrale.
Lo riferisce il portavoce dell'Idf. Cinquanta caccia hanno identificato e distrutto centri di comando, magazzini con missili, colpito una squadra che stava per lanciare ordigni. Dall'inizio dell'operazione in Iran, ha detto il portavoce, più di 120 rampe di lancio missili sono stati messi fuori uso, un terzo del totale in possesso dell'Iran.
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11.01
L'Iran: «GB, Francia e Germania si impegnino per fermare Israele»
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha invitato Francia, Germania e Gran Bretagna a impegnarsi affinché Israele cessi gli attacchi contro il Paese. La risposta europea ai raid israeliani è stata «insufficiente» e «inconsistente» dal punto di vista politico, ha aggiunto.
Francia, Germania e Gran Bretagna - ovvero i Paesi europei firmatari dell'accordo sul nucleare iraniano del 2015 - «avrebbero dovuto condannare in modo netto» gli attacchi di Israele, soprattutto quelli contro «l'infrastruttura nucleare pacifica dell'Iran», ha affermato Baghaei.
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10.43
Razzi israeliani sul sito nucleare di Natanz, abbattuti
L'agenzia di stampa iraniana Tasnim riporta che le forze israeliane hanno attaccato questa mattina il sito nucleare di Natanz, aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto i razzi nemici.
Allo stesso tempo, le Guardie Rivoluzionarie hanno reso noto di aver abbattuto due droni che attaccavano la città di Zanjan nel nord del Paese.
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09.58
24 morti in Israele negli attacchi dall'Iran da venerdì
Il bilancio di vittime ufficiale aggiornato in Israele per gli attacchi dell'Iran è di 24 morti da venerdì, 592 persone ferite di cui 10 in condizioni gravi, 36 in condizioni moderate e 546 con ferite minori.
Lo riferisce l'ufficio del premier israeliano aggiungendo che Teheran ha lanciato fino a questa mattina su Israele 370 missili balistici, di cui 30 hanno colpito direttamente.
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09.51
L'Idf: «Intercettati 8 droni dell'Iran con il nuovo sistema di difesa»
Otto droni lanciati dall'Iran sono stati intercettati nella notte dalle navi lanciamissili della Marina israeliana. Lo riferisce l'Idf sui propri social, sottolineando che per la prima volta l'intercettazione è avvenuta utilizzando il nuovo sistema di difesa aerea «Barak Magen».
Secondo l'esercito, alcuni droni sono stati intercettati utilizzando missili intercettori Lrad, parte del sistema di difesa aerea Barak Magen, installati sulle navi Sa'ar 6 della Marina. Dall'inizio dell'operazione, aggiunge l'Idf, «sono stati intercettati circa 25 velivoli senza pilota che rappresentavano una minaccia per i civili dello Stato di Israele».
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09.34
8 morti negli attacchi notturni dall'Iran a Israele
È salito a 8 il numero dei morti in Israele negli attacchi dell'Iran della scorsa notte. Tre persone sono morte sotto le macerie a Haifa, ha riferito il sindaco della città nel nord del Paese, Yona Yahav, citato dai media israeliani. Altre cinque vittime si erano registrate in precedenza nel centro di Israele
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08.39
L'Iran agli israeliani: «Lasciate i territori occupati»
«Lasciate i territori palestinesi occupati, perché nessuna parte della regione sarebbe sicura per voi»: lo ha detto ieri sera il portavoce delle Forze armate iraniane, Reza Sayyad.
«La portata della devastante risposta dell'Iran agli attacchi israeliani riguarderà tutte le aree dei territori occupati e i residenti di questi territori devono prendere sul serio gli avvertimenti emessi ed evacuare queste regioni», ha aggiunto. «L'errore di calcolo dei sionisti, che ha portato ai loro attacchi, ha costretto le Forze armate iraniane a dare una risposta schiacciante, istruttiva e spiacevole», ha sottolineato Sayyad, citato da Tasnim.
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08.15
Quasi 1.500 morti o feriti nei raid israeliani
Almeno 1.481 persone sono rimaste uccise o ferite in Iran durante i raid israeliani iniziati venerdì: lo ha annunciato il ministero della Salute iraniano.
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08.08
Israele: «Gli abitanti di Teheran pagheranno presto il prezzo dei raid»
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che gli abitanti di Teheran «pagheranno il prezzo» per gli attacchi iraniani contro i civili israeliani.
«Il vanaglorioso dittatore di Teheran si è trasformato in un vile assassino, aprendo deliberatamente il fuoco sul fronte interno civile israeliano nel tentativo di dissuadere (l'esercito israeliano) dal continuare l'offensiva che sta paralizzando le sue capacità», ha scritto Katz sul suo canale Telegram.
«Gli abitanti di Teheran pagheranno il prezzo, e presto», ha avvertito.
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08.00
Iran: «Giustiziato un agente del Mossad arrestato nel 2023»
L'Iran ha reso noto di aver giustiziato per impiccagione un agente dell'agenzia di intelligence israeliana (Mossad) che era stato arrestato nel 2023.
Si tratta di Esmail Fekri, che era stato arrestato poiché sospettato di sabotaggio in Iran e di raccogliere informazioni di intelligence per contro di Israele. L'uomo era stato accusato di ‹Moharebeh› (lotta contro Dio) e ‹Corruzione sulla Terra›.
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07.53
Attacco iraniano, le vittime in Israele sono 5
È salito a cinque morti il bilancio dell'attacco missilistico lanciato la notte scorsa dall'Iran contro il centro di Israele: lo ha reso noto il servizio di soccorso Magen David Adom, come riporta il Times of Israel.
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07.25 di lunedì
Il presidente iraniano lancia un appello all'unità contro Israele
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha esortato oggi la popolazione a mettere da parte le divergenze e ad unirsi contro Israele.
«Ogni differenza, questione e problema esistente deve essere messa da parte oggi e dobbiamo opporci con forza a questa aggressione criminale e genocida con unità e coerenza», ha affermato Pezeshkian, in un discorso al Parlamento.
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20.11
Quattro feriti nel sud di Israele per un missile lanciato dall'Iran
Il servizio ambulanze di Israele rende noto che ci sono quattro feriti nel sud e incendi sono scoppiati nella zona di Carmel dove è caduto un missile balistico lanciato dall'Iran.
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20.01
Forti esplosioni nel centro di Tel Aviv
Forti esplosioni sono state appena udite nel centro di Tel Aviv, ha constatato l'agenzia di stampa italiana Ansa sul posto.
Oltre a Tel Aviv, forti esplosioni sono state avvertite anche nel nord di Israele. In precedenza le sirene d'allarme erano scattate in diverse aree del paese dopo l'annuncio di un nuovo attacco missilistico in arrivo dall'Iran. Con i residenti chiamati a raggiungere i rifugi più vicini.
Intanto i sistemi di difesa aerea sono stati attivati a Teheran, secondo l'agenzia di stampa della Repubblica islamica (Irna, controllata dal governo), in seguito a diversi attacchi israeliani che hanno colpito un edificio residenziale nel centro della capitale, uccidendo cinque persone.
«I sistemi di difesa aerea sono stati attivati in diverse località di Teheran», ha indicato Irna, senza fornire ulteriori dettagli.
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19.37
Israele: «Raid contro decine di basi missilistiche» in Iran
Israele ha annunciato di aver cominciato a colpire «decine di installazioni missilistiche» nell'ovest dell'Iran.
«L'aeronautica militare israeliana ha avviato una serie di attacchi contro decine di obiettivi missilistici terra-terra nell'Iran occidentale», ha indicato l'esercito in un comunicato.
I sistemi di difesa antiaerea sono stati attivati nella parte occidentale dell'Iran, secondo quanto riferiscono media iraniani.
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18.48
L'mbasciata svizzera a Teheran chiusa fino a nuovo avviso
L'ambasciata svizzera a Teheran ha annunciato oggi sul suo conto sulla rete sociale X che rimarrà chiusa «fino a nuovo avviso». La sede diplomatica giustifica la chiusura con la situazione attuale, dato che nella capitale iraniana si sono sentite esplosioni.
L'ambasciata ieri aveva già annunciato che sarebbe rimasta chiusa oggi.
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18.44
Netanyahu: «Eliminati il capo dell'intelligence dell'Iran e il suo vice»
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha indicato in un'intervista al canale televisivo statunitense Fox che lo Stato ebraico ha eliminato, in un attacco a Teheran, il capo dei servizi segreti dei Guardiani della rivoluzione iraniana, Mohammad Kazemi, e il suo vice, Hassan Mohaqqeq.
Intanto l'agenzia di stampa britannica Reuters sul suo sito, citando due fonti dell'amministrazione statunitense, indica che il presidente degli USA Donald Trump ha posto il veto al piano israeliano di uccidere la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei.
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18.22
Oltre 400 morti e 650 feriti in Iran
Almeno 406 persone sono state uccise e 654 ferite dai bombardamenti israeliani in Iran, sottolinea dal canto suo Human Right Activist, un'organizzazione per i diritti umani basata a Washington, secondo quanto riporta il media britannico Sky News, che a sua volta cita l'agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP).
Il governo iraniano - ricorda il media inglese - non ha ancora pubblicato il numero complessivo delle vittime.
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17:48
Israele colpisce Mashhad, raid più in profondità in Iran
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che l'aeronautica militare ha bombardato l'aeroporto di Mashhad, nel nordest dell'Iran, a circa 2300 chilometri da Israele, segnando «l'attacco più in profondità dall'inizio dell'operazione».
«L'Aeronautica Militare sta lavorando per raggiungere la superiorità aerea in tutto l'Iran», ha sottolineato l'Idf, come riportano i media locali.
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16:46
Trump: «Possibile coinvolgimento in guerra Israele-Iran»
È «possibile» che gli Stati Uniti vengano coinvolti nel conflitto in corso fra Israele e Iran. Lo ha detto il presidente degli USA Donald Trump all'emittente televisiva American Broadcasting Company (ABC), sottolineando che al «al momento» gli USA «non sono coinvolti».
Trump ha inoltre affermato di essere «aperto» all'idea che il presidente russo Vladimir Putin possa fare da mediatore nel conflitto fra Israele e Iran. «È pronto. Mi ha chiamato per parlarne. Ne abbiamo parlato a lungo», ha detto l'inquilino della Casa Bianca.
Intanto un alto funzionario del gabinetto di sicurezza israeliano ha confermato che «dietro le quinte stanno emergendo iniziative di mediazione» tra Israele e Iran, ma ha precisato che «al momento non esiste alcuna proposta concreta di cessate il fuoco».
Lo riferisce la stampa israeliana, pochi minuti dopo le dichiarazioni di Trump. Secondo la fonte, non vi è una reale pressione internazionale su Israele per fermare l'operazione militare: «Abbiamo ancora molte sorprese e una forte determinazione».
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16:09
Nessun ferito, i missili iraniani non hanno colpito
Il servizio ambulanze israeliano, il Magen David Adom, informa che durante l'ultima ondata di attacchi dall'Iran non ci sono segnalazioni di impatti diretti dei vettori né feriti.
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15:59
Trump: «Avremo presto la pace tra Israele e l'Iran»
«Avremo presto la pace tra Israele e l'Iran», ha indicato il presidente degli USA Donald Trump sulla sua rete sociale Truth Social.
«L'Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo faranno, proprio come hanno fatto India e Pakistan», ha aggiunto Trump menzionando un susseguirsi di telefonate e incontri.
«Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo raggiungeranno, proprio come ho fatto con India e Pakistan, in quel caso usando gli scambi commerciali con gli Stati Uniti per portare ragione, coesione e buon senso nei colloqui con due leader eccellenti che sono stati in grado di prendere rapidamente una decisione e di fermarsi», ha sostenuto Trump, ricordando di aver fermato durante il suo primo mandato anche il conflitto fra Serbia e Kosovo.
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15:46
Allarme finito in Israele
Il comando del fronte interno delle forze armate israeliane ha avvisato la popolazione che è possibile uscire dai rifugi. In precedenza le sirene d'allarme hanno suonato in buona parte di Israele per il lancio di missili balistici dall'Iran.
I sistemi di difesa hanno intercettato i vettori, ma al momento non è ancora chiara la percentuale missili abbattuti.
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15:38
Colpito il quartier generale della polizia di Teheran
I media iraniani hanno riferito che un attacco israeliano ha colpito il quartier generale della polizia di Teheran, nel centro della città.
«Il Comando della polizia di Teheran è stato colpito da uno dei droni nemici», ha riportato l'agenzia di stampa degli studenti iraniani (Isna), citando un comunicato della polizia.
L'attacco ha causato «danni lievi» e ha ferito «diversi» agenti.
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15:29
Decine di missili verso Israele, esplosioni a Gerusalemme
Le sirene d'allarme per missili in arrivo dall'Iran stanno suonando in numerose zone di Israele ed anche nel Golan e in Cisgiordania. Esplosioni vengono segnalate a Gerusalemme.
Decine di missili sono stati lanciati dalla Repubblica islamica, secondo quanto riferiscono fonti militari, che rilevano come gli attacchi di Teheran si stiano intensificando.
Intanto il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha esortato l'Iraq a impedire a Israele di utilizzare il suo spazio aereo e il suo territorio per lanciare attacchi contro la repubblica islamica.
«Il governo iracheno deve esercitare maggiore vigilanza e protezione sui suoi confini e sullo spazio aereo per impedire che il territorio iracheno venga abusato (da Israele) contro l'Iran», ha affermato Pezeshkian in una conversazione telefonica con il primo ministro iracheno Muhammad Shayya al-Sudani.
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14:36
Raid su diverse zone di Teheran
Israele colpisce diverse zone di Teheran. I cittadini della capitale iraniana hanno inviato immagini e video sui social media, che mostrano i luoghi presi di mira dai missili: lo stadio Azadi, Chital, il grande bazar di Alaeddin, Taleghani, Niavaran, piazza Fatemi (dove si trova il ministero dell'interno) e aree vicine al parlamento. Il governo ha invitato a rifugiarsi nelle metropolitane e nelle moschee.
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14:35
Oltre 200 morti e 650 feriti dall'inizio dell'attacco
Sarebbero oltre 200 le vittime dell'attacco di Israele all'Iran dall'inizio del conflitto. Lo si apprende da qualificate fonti di sicurezza, secondo le quali i raid e le azioni dell'intelligence sul territorio iraniano hanno provocato anche circa 650 feriti.
Negli attacchi della notte - secondo le fonti - oltre ai depositi di petrolio di Shahran e la raffineria di Shahr-e Rey, sarebbe stato colpito a Teheran il quartiere Narmak dove risiedono ufficiali pasdaran e istituti di ricerca.
Attaccata anche una raffineria di gas ad Asaluyeh, basi e siti militari nelle province di Kirmashan, dell'Azarbaijan occidentale e di Kermanshah.
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14:20
Colpiti in Iran 170 siti e un archivio nucleare segreto
L'esercito israeliano ha comunicato che, negli ultimi tre giorni, sono stati attaccati più di 170 obiettivi e oltre 720 infrastrutture militari iraniane. Durante la notte, caccia dell'aeronautica israeliana hanno sorvolato Teheran e colpito obiettivi legati al programma nucleare.
Secondo il portavoce militare, sono stati distrutti più di 80 siti, tra cui il quartier generale del ministero della difesa iraniano, la sede dell'organizzazione Spand coinvolta nel programma nucleare e altri luoghi dove il regime iraniano avrebbe nascosto l'archivio nucleare.
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14:13
«L'Iran pagherà per le donne e i bimbi uccisi»
«I nostri soldati, i nostri piloti, sono nei cieli sopra l'Iran. L'Iran pagherà un prezzo altissimo per l'assassinio deliberato di civili, donne e bambini. Raggiungeremo i nostri obiettivi e infliggeremo loro un colpo devastante. Sentiranno tutta la forza del nostro braccio». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita a Bat Yam, dove un edificio è stato colpito da un missile e sei civili sono rimasti uccisi.
«Cittadini di Israele: ascoltate le istruzioni del Comando del Fronte Interno. Abbiate molta cura della vostra vita. Siamo sulla via della vittoria», ha concluso.
«Siamo qui perché ci troviamo in una battaglia esistenziale: pensate a cosa accadrebbe se l'Iran possedesse armi nucleari da lanciare contro le città di Israele. Pensate a cosa accadrebbe se l'Iran avesse 20'000 missili di questo tipo. Una minaccia esistenziale per Israele. Per questo abbiamo intrapreso una guerra per la salvezza contro una duplice minaccia di annientamento, e la stiamo conducendo con determinazione».
Intanto l'esercito israeliano ha fornito i dati aggiornati sulla guerra con l'Iran segnalando oltre 200 lanci di missili balistici e 22 siti di impatto diretto sul territorio israeliano. Le vittime confermate finora sono 13 (3 minori e 10 adulti), 380 i feriti 9 in condizioni gravi, 30 in condizioni moderate e 341 con ferite minori.
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12:57
Sette alti generali dell'aeronautica uccisi da venerdì
Le Guardie Rivoluzionarie hanno dichiarato oggi in un comunicato che sette comandanti di alto rango della loro forza aerospaziale sono stati uccisi, insieme al comandante in capo delle forze Amirali Hajizadeh morto venerdì.
Nel comunicato si legge che tra i comandanti figurano Mahmoud Bagheri, Davoud Sheikhan, Mohammad-Bagher Taherpour, Mansour Safarpour, Masoud Tayyeb, Khosro Hassani e Javad Jarsara. La morte di Hajizadeh è stata annunciata venerdì.
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12:56
Nuove esplosioni udite a Teheran
Nuove esplosioni si possono udire nella capitale iraniana Teheran: lo riferisce un giornalista dell'Afp sul posto.
I notiziari iraniani Khabar Online e Ham Mihan hanno riferito che i sistemi di difesa aerea a ovest e nord-ovest di Teheran sono stati attivati «per contrastare nuovi attacchi», mentre il quotidiano Shargh ha condiviso un video di colonne di fumo nella parte orientale della città.
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12:18
Katz: «Chi ci attacca trasforma Teheran in Beirut»
«Chiunque venga e cerchi di usare il fronte interno israeliano per sottometterci e danneggiarci capirà che, nonostante il prezzo elevato, non avrà successo. Sta essenzialmente trasformando Teheran in Beirut».
Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Israel Katz durante una valutazione della situazione con il capo di stato maggiore Eyal Zamir, il direttore del Mossad David Barnea e alti ufficiali dell'Idf, l'esercito.
«Il piano sta funzionando come al solito e anche oltre. L'attacco a Teheran e ai suoi sistemi nucleari, ai sistemi di produzione di armi, alla difesa aerea e ai missili è un attacco potente», ha aggiunto Katz.
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11:39
«Arrestati due agenti del Mossad, preparavano bombe»
L'Iran ha annunciato di aver arrestato due individui accusati di essere membri dell'agenzia di intelligence israeliana Mossad nella provincia di Alborz mentre stavano preparando bombe, trappole esplosive e dispositivi elettronici. Lo scrive l'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim.
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10:41
«Gli attacchi di Israele per far fallire i colloqui con gli USA»
«L'aggressione del regime israeliano all'Iran nel bel mezzo dei colloqui con gli Stati Uniti indica l'opposizione del regime a qualsiasi negoziato, come ha fatto negli ultimi anni».
Lo ha affermato il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi, aggiungendo che gli attacchi israeliani mirano a «far fallire i negoziati... e la complicità degli Usa con Israele è deplorevole».
«È chiaro che il regime israeliano non vuole alcun accordo sulla questione nucleare. Non vuole negoziati e non cerca la diplomazia», ha sostenuto il capo della diplomazia iraniana, parlando di un «tentativo di minare la diplomazia».
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10:28
«Bocceremo gli accordi sul nucleare contro nostri diritti»
«Siamo fiduciosi che le nostre attività nucleari siano pacifiche e se ci sarà un accordo che priverà l'Iran del suo diritto alle attività nucleari, naturalmente non saremo pronti ad accettarlo»: lo ha detto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi.
«L'Iran avrebbe dovuto tenere oggi a Muscat un nuovo round di colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti ed eravamo pronti a presentare un piano che poteva portare ad un accordo», ha aggiunto.
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10:02
«Stop agli attacchi a Israele quando cesserà l'aggressione»
Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato oggi che gli attacchi contro Israele cesseranno quando il paese porrà fine alla sua campagna militare contro la Repubblica Islamica.
«Ci stiamo difendendo; la nostra difesa è del tutto legittima», ha dichiarato Araghchi in un incontro con diplomatici stranieri. «Questa difesa è la nostra risposta all'aggressione. Se l'aggressione cessa, naturalmente cesseranno anche le nostre risposte», ha aggiunto.
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09:56
«Evacuate le zone vicine ai siti militari»
L'esercito israeliano (Idf) ha invitato gli iraniani a evacuare le zone «vicine alle installazioni militari».
In un comunicato pubblicato su X l'esercito israeliano ha affermato di «chiedere l'evacuazione immediata» a «tutti coloro che si trovano attualmente nelle vicinanze di installazioni militari in Iran», sottolineando che le loro vite sono «in pericolo».
La nota è stata diffusa in arabo e in farsi dal portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee.
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09:01
Iran: «Colpiti i siti di produzione di carburante per i caccia israeliani»
Le forze armate iraniane hanno colpito con un gran numero di missili e droni le strutture israeliane di produzione di carburante per i suoi aerei da combattimento, nonché i suoi siti di approvvigionamento energetico, hanno dichiarato oggi le Guardie Rivoluzionarie.
«Se Israele continua con le sue azioni malvagie e le sue aggressioni, la risposta dell'Iran sarà più severa e di ampia portata», si legge in un comunicato stampa.
«Nel frattempo, il sistema di difesa iraniano è riuscito a inseguire e distruggere tre missili da crociera, 10 droni e decine di piccoli proiettili durante l'aggressione israeliana all'Iran», prosegue la nota, citata dalla Tv di stato.
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08:58
Netanyahu: «13 persone uccise negli attacchi dell'Iran da venerdì»
Tredici persone sono state uccise negli attacchi iraniani su Israele da venerdì scorso: lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu.
Tra le 13 vittime ci sono tre bambini, ha affermato Netanyahu in un comunicato stampa.
Inoltre, si contano «nove feriti gravi, 30 con lesioni moderate e 341 feriti lievi», dopo un'altra notte segnata dalle sirene di allarme in tutto il paese a causa degli attacchi missilistici iraniani, in risposta al massiccio attacco di Israele alla Repubblica Islamica.
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08:21
Almeno 10 le vittime
La polizia israeliana ha recuperato altri due corpi di persone uccise nell'attacco iraniano della notte scorsa: sale così a 10 il bilancio delle vittime.
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08:06
Trump: «Colpiremo Iran con tutta la forza se ci attaccasse»
Se l'Iran attaccasse gli USA in qualsiasi modo, verrebbe colpito con tutta la forza dell'esercito americano: lo scrive il presidente Donald Trump su Truth dopo la minaccia di Teheran di attaccare le basi Usa in Medio Oriente, riporta il Guardian.
«Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l'attacco all'Iran della notte scorsa. Se venissimo attaccati in qualsiasi modo dall'Iran, tutta la forza e la potenza delle forze armate statunitensi si abbatterebbe su di voi a livelli mai visti finora. Tuttavia, possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto!!!», si legge nella nota.
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08:00 di domenica
Ondate di attacchi iraniani notturni contro Israele
Ondate di attacchi iraniani notturni contro Israele hanno ucciso nella notte almeno otto persone, anche alcuni bambini, secondo i servizi di emergenza, dopo che le sirene antiaeree hanno costretto milioni di persone in tutto il Paese a rifugiarsi nei rifugi. Circa 200 le persone rimaste ferite.
Nella regione centrale del paese, almeno quattro persone, tra cui un bambino di 10 anni, sono state uccise e circa altre 100 sono rimaste ferite in un attacco missilistico, secondo Magen David Adom, l'equivalente israeliano della Croce Rossa. Nella regione di Shfela, altre 37 persone sono rimaste ferite.
La polizia israeliana ha confermato in un post su X che un attacco lungo la costa centrale, nel distretto di Tel Aviv, ha ucciso diverse persone e ne ha ferite decine. Dopo che un precedente attacco ha distrutto un edificio di tre piani nella regione israeliana della Galilea occidentale, l'MDA ha dichiarato che tre donne sono rimaste uccise.
«Due donne sono state tratte in salvo senza segni di vita e il loro decesso è stato dichiarato sul posto», ha dichiarato il servizio di emergenza. Una terza donna è morta in ospedale.
Un missile iraniano ha colpito un'abitazione nella regione di Haifa, uccidendo una donna e ferendo altre 14 persone. Da parte sua l'esercito israeliano ha reso noto di aver terminato un vasto attacco contro una serie di obiettivi a Teheran collegati al progetto nucleare. Gli obiettivi includevano il quartier generale del ministero della difesa.
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23h40
Il nostro live-ticker si ferma qui per oggi
Vi ringraziamo di aver seguito il nostro live-ticker sulla guerra tra Israele e Iran di questo sabato 14 giugno 2025. Riprenderemo a seguire gli avvenimenti salienti di questo conflitto domenica mattina. Vi auguriamo una piacevole fine di serata.
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23h20
Teheran: «Colpiti da Israele due depositi di carburante»
Il Ministero del Petrolio iraniano ha riferito che gli attacchi israeliani hanno preso di mira due depositi di carburante a Teheran.
Nel precedente attacco Israele aveva preso di mira con un drone un grande deposito di gas naturale vicino alla città portuale di Kangan, causando una potente esplosione e un incendio.
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23h16
L'Idf indica di uscire dai rifugi in tutto Israele
Il Comando del Fronte Interno dell'Idf ha annunciato la revoca dell'indicazione di rimanere nei rifugi in tutto Israele.
Più di 40 missili balistici sono stati lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano questa sera.
Il bombardamento ha colpito l'area di Haifa e la Galilea. Secondo le prime informazioni, diversi missili non sono stati intercettati.
Lo riferisce Channel 12.
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22h40
L'Iran: «Oltre 100 missili, Haifa e Tel Aviv nel mirino»
La televisione di Stato iraniana ha appena annunciato che il Paese ha avviato stasera (sabato) la seconda ondata della sua Operazione «Vera Promessa 3» su Israele.
Ha affermato che questa volta l'attacco prevede una combinazione di droni e «più di 100» missili, con Haifa e Tel Aviv come obiettivi principali stasera.
Lo riferisce la Bbc.
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22h36
Israele intercetta decine di missili
L'esercito israeliano sta intercettando decine di missili lanciati dall'Iran anche fuori dallo spazio aereo del Paese. Lo fa sapere l'Idf.
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22h30
Israele bombarda Teheran
L'aeronautica israeliana sta bombardando diversi obiettivi a Teheran. Lo riferisce l'Idf.
Contemporaneamente l'Iran ha lanciato un'ondata di missili su Israele. Diversi stanno cadendo su Haifa, nella zona di Tamra, nel nord del Paese.
⚡⚡ ISRAEL IS ATTACKING IRANIAN CITIES
— NEXTA (@nexta_tv) June 14, 2025
Tehran and the port of Bandar Abbas are under attack.
Reports are coming in about strikes on the Iranian South Pars Phase 14 gas processing plant — one of the largest natural gas extraction facilities in the world.
🇮🇷 Iranian state… pic.twitter.com/cBnlQPba9K -
22h28
L'Iran contrattacca, allarmi ed esplosioni uditi nel nord di Israele
Allarmi ed esplosioni sono stati uditi nel nord di Israele poco dopo gli avvisi diramati dall'Idf alla popolazione su un attacco missilistico in arrivo da Teheran.
La TV di Stato iraniana, dal canto suo, annuncia il lancio di nuovi missili su Israele.
Il comando dell’esercito israeliano dice alla popolazione di entrare nei rifugi perché ha rilevato l’arrivo di missili. Nelle immagini che la TV israeliana sta distribuendo sul circuito internazionale si vedono i missili della contraerea israeliana che si alzano verso il cielo e numerose esplosioni.
Le sirene dell’allerta aerea sono suonate ad Haifa.
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22h00
Colpita una raffineria in Iran
I media iraniani hanno riferito di una «massiccia esplosione» in seguito all'attacco di un drone israeliano sulla raffineria di South Pars, nella città portuale meridionale di Kangan.
«Un drone israeliano ha colpito una delle raffinerie di South Pars Fase 14, causando una massiccia esplosione e un incendio nella raffineria», ha indicato l'agenzia di stampa semiufficiale Tasnim.
I media iraniani questa sera riferiscono anche che le difese antiaeree sono state attivate a Teheran e in sei province.
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21h46
Israele: «Colpita una base missili sotterranea nell'ovest dell'Iran»
L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito oggi una struttura sotterranea a Khorramabad, nell'Iran occidentale, che conteneva missili terra-terra e da crociera.
«Si tratta di un sito importante, che in passato è stato persino presentato in un video di propaganda del regime iraniano», ha dichiarato ai giornalisti il portavoce militare, il generale di brigata Effie Defrin.
Si riferiva a un filmato trasmesso dalle Guardie rivoluzionarie iraniane all'inizio di quest'anno che mostrava quella che veniva descritta come una nuova struttura missilistica sotterranea.
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21h10
L'AIEA: «Distrutta la parte in superficie del centro atomico di Natanz»
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, riferendosi a informazioni delle autorità iraniane, ha detto che il centro pilota di arricchimento dell’uranio situato a Natanz, nel centro dell’Iran, è stato distrutto nella sua parte in superficie.
Sarebbero stati colpiti quattro edifici. Non sono stati registrati al momento degli aumenti di radioattività.
Per Ali Vaez - specialista dell’International Crisis Group, un think tank statunitense - «Israele può danneggiare il programma nucleare iraniano, ma è poco probabile che lo possa distruggere».
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20h55
Putin sente Trump: «Non abbandonare colloqui nucleari»
Trump ha sentito il suo omologo russo Vladimir Putin in una telefonata a tutto campo sulle crisi che stanno facendo tremare il mondo, la guerra Iran-Israele e quella in Ucraina.
Lo «zar», riferiscono i media russi, ha condannato gli attacchi israeliani, riferendo anche dei colloqui avuti ieri (venerdî) con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian mentre Trump ha parlato di «situazione allarmante».
Entrambi convinti della necessità di tornare al tavolo dei negoziati sul nucleare, anche alla luce del naufragio del sesto round dei colloqui che era in programma domani a Muscate, in Oman.
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20h20
Starmer: «Jet e risorse in Medio Oriente, supporto emergenza»
La Gran Bretagna sta dispiegando risorse in Medio Oriente, compresi aerei da combattimento, in seguito alle tensioni tra Iran e Israele, ha affermato oggi il primo ministro britannico Keir Starmer, in volo verso il Canada per i colloqui del G7 (il Gruppo dei sette, di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Giappone e Stati Uniti), riferisce l'emittente pubblica britannica Bbc.
«Stiamo spostando risorse nella regione, inclusi jet, e questo per supporto di emergenza», ha detto Starmer ai giornalisti che viaggiano con lui sul suo aereo.
Il Regno Unito ha già aerei da combattimento nella regione nell'ambito dell'Operazione Shader, un'operazione militare britannica in atto dal settembre 2014 per combattere il sedicente Stato Islamico (Isis) in Iraq e Siria.
Parlando con i giornalisti, il premier ha anche sottolineato che la situazione è in rapida evoluzione e che sono in corso intense discussioni con gli alleati a ogni livello.
«Il messaggio costante – ha detto – è di ridurre l'escalation».
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18h50
La Cina a Israele: «Siamo contrari all'uso della forza»
La Cina «ha sempre sostenuto che qualsiasi controversia internazionale debba essere risolta attraverso il dialogo e la consultazione e si oppone all'uso della forza e alle sanzioni».
Così Wang Yi in una telefonata con la controparte israeliana Gideon Sa'ar. Pechino «si oppone alla violazione del diritto internazionale da parte di Israele e al suo uso della forza per attaccare l'Iran».
Pertanto, «è un imperativo adottare misure immediate per evitare l'escalation, impedire che la regione sprofondi in un tumulto più profondo e tornare a usare i mezzi diplomatici per risolvere i problemi».
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18h40
Cina sostiene la sovranità dell'Iran: «Da Israele un attacco brutale»
La Cina «condanna con fermezza la violazione da parte di Israele della sovranità, della sicurezza e dell'integrità territoriale dell'Iran, si oppone con fermezza ai brutali attacchi contro funzionari iraniani e vittime civili e sostiene l'Iran nella salvaguardia della propria sovranità nazionale, nella difesa dei propri diritti e interessi legittimi e nella sicurezza della vita delle persone».
Il ministro degli esteri Wang Yi, in una telefonata con la controparte iraniana Seyed Abbas Araghchi, ha detto che «l'attacco agli impianti nucleari» di Teheran ha creato «un precedente pericoloso e potrebbe avere conseguenze catastrofiche».
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17h40
I colloqui sul nucleare iraniano cancellati
I colloqui sul programma nucleare iraniano tra USA e Iran previsti per domani (domenica) in Oman, con la mediazione del sultanato sono stati ufficialmente cancellati.
Lo ha reso noto su X il ministro degli esteri omaniota Badr al’Bussaidi.
L’Iran aveva già annunciato che non vi avrebbe preso parte, vista l’evoluzione della situazione.
The Iran US talks scheduled to be held in Muscat this Sunday will not now take place. But diplomacy and dialogue remain the only pathway to lasting peace.
— Badr Albusaidi - بدر البوسعيدي (@badralbusaidi) June 14, 2025 -
17h10
Musk: «attivo il servizio internet Starlink in Iran»
Elon Musk ha annunciato pubblicamente oggi su X «di aver attivato il servizio internet satellitare Starlink in Iran», nonostante la dura censura della repubblica islamica.
La dichiarazione è arrivata in risposta a un messaggio del commentatore di Fox News Mark Levin, che lo aveva sollecitato ad agire, affermando che «questa mossa cambierà la realtà dei cittadini iraniani e rappresenterà il colpo finale per il regime».
Intanto centinaia di terminali sono stati introdotti clandestinamente in Iran, ma l'accesso gratuito a internet resta estremamente costoso ed è limitato, fanno notare i media internazionali.
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17h05
Israele verso una nuova escalation «improvvisa» in Iran
From nuclear sites to air defense systems, we’ve dismantled some of Iran’s most dangerous military assets.
— Israel Defense Forces (@IDF) June 14, 2025
Here’s a breakdown of the key targets struck across Iran: pic.twitter.com/ppRJzwW8uzL'aeronautica militare israeliana (Iaf) ha indicato che la sua operazione contro l'Iran sta «procedendo secondo i piani» e si sta «preparando a un'ulteriore escalation improvvisa».
L'Iaf afferma inoltre di essere impegnata a contrastare i tentativi dell'Iran di lanciare massicce ondate di missili balistici su Israele, con aerei da combattimento che sorvolano i siti di lancio.
«Con il passare dei giorni, la capacità dell'Iran di lanciare missili contro Israele diminuirà gradualmente».
Intanto l'esercito israeliano (Idf) ha pubblicato un video che mostra l'identificazione dei lanciatori di missili balistici iraniani, poco prima che fossero colpiti.
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17h00
Secondo l'Idf i bombardamenti iraniani riprenderanno di sera
L'esercito israeliano stima che i bombardamenti dall'Iran riprenderanno in serata. Secondo l'Idf parte della calma delle ultime ore è dovuta a una festività che si celebra oggi in Iran.
L'esercito ha inoltre riferito che l'intero Comando del fronte interno è stato mobilitato: più di 50 battaglioni di soccorso sono schierati in tutto il paese, e ha sottolineato l'importanza della protezione: nell'attacco a Tel Aviv, tre appartamenti sono stati completamente distrutti.
Anche domani potrebbe essere esteso l'ordine sarà di non recarsi nei luoghi di lavoro non essenziali e di non tenere lezioni in tutto il paese.
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16h50
Araghchi: «I colloqui con gli USA? Ingiustificabili»
Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi. KEYSTONEProseguire i colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti è ingiustificabile mentre persistono i «barbari» attacchi israeliani contro il paese, ha dichiarato il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi, citato dai media statali iraniani rilanciati dal quotidiano britannico «The Guardian».
In precedenza, il portavoce del ministero degli esteri iraniano Esmaeil Baghaei aveva definito «inutile» il dialogo con gli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran dopo il più grande attacco militare mai sferrato da Israele contro l'Iran, accusando Washington di sostenere i raid.
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16h40
The Wall Street Journal: «L'esercito USA ha assistito Israele»
Gli USA continuano ad assistere Israele. KeystoneL'esercito statunitense ha assistito Israele «da aria, terra e in mare» nell'intercettazione dei numerosi missili lanciati dall'Iran in risposta agli attacchi dell'Idf, riporta il quotidiano statunitense «The Wall Street Journal».
Funzionari statunitensi hanno dichiarato al giornale che, prima dell'inizio della risposta iraniana, erano stati schierati nell'area caccia, cacciatorpediniere della marina statunitense e sistemi di difesa aerea terrestri per aiutare Israele a respingere qualsiasi attacco.
I funzionari hanno osservato che il Pentagono non ha ancora stimato quanti missili sono stati intercettati dall'esercito statunitense.
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16h30
Iran: abbattuto un terzo caccia israeliano
L'esercito iraniano ha indicato che il suo sistema di difesa ha abbattuto un altro caccia F-35 israeliano nell'ovest del paese.
Il pilota si è eiettato dall'aereo e non si hanno notizie sulla sua sorte, riporta l'agenzia di stampa semiufficiale Fars.Ieri le forze armate avevano affermato di aver abbattuto altri due caccia israeliani e di aver catturato un pilota.
Israele aveva negato sia l'abbattimento sia la cattura del pilota.
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16h00
«A Teheran la gente non dorme da 24 ore»
Bombardamenti su Teheran. Imago«La gente a Teheran non dorme da 24 ore perché ci sono costantemente esplosioni, anche se non capiamo bene se siano i missili che lancia Israele o la contraerea iraniana che li intercetta. Sono tutti terrorizzati, anche per il rischio radiazioni e il timore che dopo i bombardamenti sui siti per l'arricchimento dell'uranio ci possano essere delle fuoriuscite».
Lo dice all'«ANSA» una donna iraniana che al momento si trova in Italia ma è in contatto con parenti e amici a Teheran, Esfahan e Shiraz dove, riferisce, «si sono concentrati gli attacchi».
Al momento, dalle testimonianze che ha potuto raccogliere, «non abbiamo notizie di morti o di grandi danni a cose». Sui social, aggiunge, «circolano le istruzioni che la popolazione deve seguire: sono stati tutti invitati a mantenere la calma».
First wave of Israel airstrikes against Iran almost exclusively targeted northern Teheran - second wave of airstrikes spreads across western, southern and eastern Teheran.
— ScharoMaroof (@ScharoMaroof) June 13, 2025
Iranian air defence is active. https://t.co/snWwf9CvMy pic.twitter.com/yFOVSn6OLnI consigli riguardano soprattutto «la gestione dei bambini: non dimostrare loro paura, ma cercare in ogni modo di rassicurarli». Ai cittadini è stato anche suggerito di «non prendere d'assalto supermercati o altri negozi» e «in effetti fenomeni di questo tipo non si sono verificati», anche se la «gente ha molta paura».
Anche le informazioni che circolano «sono molto limitate: si hanno dalla tv iraniana o dalla Bbc, di certo non si esce di casa per andare a verificare cosa sta accadendo» ma «i rumori e i bagliori delle esplosioni sono piuttosto evidenti».
Quanto alla disponibilità di rifugi, spiega, «ci sono quelli di quando eravamo in guerra» e «forse qualcuno li utilizzerà».
«Anche noi che al momento non siamo in Iran siamo davvero molto preoccupati».
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15h00
Israele dichiara Gaza fronte secondario, focus su Iran
L'esercito israeliano fissa nuove priorità. sdaL'esercito israeliano ha dichiarato oggi che Gaza è diventata un fronte secondario nella guerra e che l'attenzione principale dell'esercito si è ora spostata sull'Iran.
Le forze armate hanno affermato che l'operazione dell'aeronautica ha creato una rotta sicura verso Teheran, e che ora i caccia possono operare liberamente nel suo spazio aereo.
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver attaccato finora più di 400 obiettivi in Iran e di aver preso di mira i siti nucleari di Natanz e Isfahan, dove è stata distrutta un'infrastruttura per l'uranio arricchito: tuttavia, Israele chiarisce di non aver colpito l'impianto di Fordow.
Gli impianti nucleari in Iran. ImagoIl capo di stato maggiore e il comandante dell'aeronautica militare hanno inoltre osservato che i caccia dell'aeronautica continueranno a operare per attaccare obiettivi a Teheran.
Questa mattina, il portavoce dell'Idf ha annunciato il completamento di un'ondata di attacchi contro Teheran: decine di aerei dell'Aeronautica Militare hanno attaccato i cieli iraniani e lo spazio aereo della capitale Teheran, incluso l'aeroporto internazionale.
I media ufficiali iraniani hanno riferito che l'attacco all'aeroporto Mehrabad di Teheran, avvenuto nella notte, era diretto contro un hangar contenente aerei da combattimento iraniani.
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13h47
Israele distrugge sito per l'uranio arricchito a Isfahan
La città di Isfahan. ImagoL'esercito israeliano ha fatto sapere di aver attaccato finora più di 400 obiettivi in Iran e di aver preso di mira i siti nucleari di Natanz e Isfahan, dove è stata distrutta un'infrastruttura per l'uranio arricchito: tuttavia, Israele chiarisce di non aver colpito l'impianto di Fordow.
Il capo di stato maggiore e il comandante dell'aeronautica militare hanno inoltre osservato che i caccia dell'aeronautica continueranno a operare per attaccare obiettivi a Teheran.
Questa mattina, il portavoce dell'Idf ha annunciato il completamento di un'ondata di attacchi contro Teheran: decine di aerei dell'Aeronautica Militare hanno attaccato i cieli iraniani e lo spazio aereo della capitale Teheran, incluso l'aeroporto internazionale.
I media ufficiali iraniani hanno riferito che l'attacco all'aeroporto Mehrabad di Teheran, avvenuto nella notte, era diretto contro un hangar contenente aerei da combattimento iraniani.
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12h00
A Teheran 60 morti, tra cui 20 bambini
Distruzione a Teheran. ImagoSessanta persone, tra cui 20 bambini, sono morte in un attacco israeliano su un edificio residenziale a Teheran. Lo riporta la stampa statale iraniana, secondo quanto riferisce la «Cnn».
La Tv iraniana ha mostrato immagini di operai che rimuovevano i detriti di un edificio di 14 piani nel complesso residenziale Shahrak-e Shahid Chamran. Secondo un giornalista sul posto, tra le vittime ci sono 20 bambini, inclusi neonati di appena 6 mesi. Dieci corpi sarebbero ancora sotto le macerie.
Non è stato specificato se le 60 vittime siano incluse nel bilancio dei 78 morti dato ieri sera dall'inviato iraniano all'Onu, Amir Saeid Iravani.
Da parte sua l'esercito israeliano ha annunciato che nove scienziati e alti esperti coinvolti nel programma nucleare del regime iraniano sono stati uccisi nei primi attacchi dell'aeronautica israeliana all'apertura dell'operazione in Iran.
«L'attacco è stato possibile grazie a un'intelligence precisa raccolta dal dipartimento di intelligence militare», ha dichiarato un portavoce militare. L'esercito sottolinea che «la loro eliminazione rappresenta un danno significativo alla capacità del regime iraniano di ottenere armi di distruzione di massa».
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11h45
Katz: «Se Khamenei colpisce i civili, Teheran in fiamme»
Il ministro israeliano della difesa Israel Katz. KeystoneDopo una valutazione della situazione con il capo di stato maggiore Eyal Zamir, il capo del Mossad David Barnea e i vertici dell'Idf, il ministro della difesa Israel Katz ha dichiarato che se «Khamenei continuerà a lanciare missili contro la popolazione israeliana, Teheran andrà in fiamme».
«Il dittatore iraniano sta trasformando i cittadini del suo paese in ostaggi e li condanna a pagare un prezzo pesante, soprattutto gli abitanti di Teheran, a causa degli attacchi criminali contro i civili israeliani», ha detto Katz.
Allo stesso tempo l'esercito israeliano ha annunciato che nove scienziati e alti esperti coinvolti nel programma nucleare del regime iraniano sono stati uccisi nei primi attacchi dell'aeronautica all'apertura dell'operazione in Iran.
«L'attacco è stato possibile grazie a un'intelligence precisa raccolta dal dipartimento di intelligence militare», ha dichiarato un portavoce militare.
L'esercito sottolinea che «la loro eliminazione rappresenta un danno significativo alla capacità del regime iraniano di ottenere armi di distruzione di massa».
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10h50
L'Iran minaccia Gran Bretagna e Francia
L'Iran ha avvertito la Gran Bretagna e la Francia che attaccherà le loro basi militari in Medio Oriente «se contribuiranno a sventare i suoi attacchi contro Israele».
Lo riferiscono i media iraniani citati da «Reuters».
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10h45
Nella notte 200 missili balistici contro Israele
Explosions rock Tel Aviv. But don’t worry—this would never happen if Donald Trump were president.
— Lev Parnas (@levparnas) June 13, 2025
…Oh wait. He is president. And it is happening. pic.twitter.com/dOp0rKt0vrDalla scorsa notte l'Iran ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele in diverse raffiche, fa sapere l'Idf. La maggior parte dei quali è stata intercettata dalle difese aeree.
L'esercito afferma che circa il 25%, meno di 50, non è stato intercettato «secondo il protocollo». Stando a l'Idf, un «piccolo numero» di missili è riuscito a superare le difese aeree e ha causato vittime e danni, anche in aree residenziali di Tel Aviv, Ramat Gan e Rishon Lezion, nel centro di Israele.
L'esercito afferma che tutte le sue basi, comprese quelle aeree, stanno operando regolarmente e che la loro funzionalità non ha subito alcun danno.
Diversi droni lanciati contro Israele durante la notte sono stati abbattuti anche dall'aeronautica militare e dalla marina israeliane. Cento droni lanciati dall'Iran ieri sono stati intercettati.
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10h20
Israele: «La strada per l'Iran è spianata, ora attacchi su Teheran»
Eyal Zamir con il suo team. Keystone«La strada per l'Iran è stata spianata», hanno dichiarato questa mattina in un briefing il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir e il comandante dell'aeronautica Tomer Bar, riferendosi al fatto che i caccia israeliani stanno operando liberamente nei cieli iraniani.
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10h00
L'IDF: «Continuiamo a colpire decine di lanciamissili Iran»
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito decine di lanciamissili in Iran, dopo aver annunciato di aver preso di mira le difese aeree con un'ondata di attacchi nell'area di Teheran durante la notte.
L'aeronautica israeliana «continua a colpire decine di lanciamissili terra-terra in Iran», ha dichiarato l'esercito in una nota.
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09h10
Iran: «Abbiamo colpito tre basi aeree israeliane»
La base di Nevatim (immagine d'archivio). KeystoneLe forze iraniane hanno colpito tre basi aeree israeliane utilizzate per lanciare attacchi contro l'Iran: lo ha detto ieri sera alla tv di Stato Ahmad Vahidi, il principale consigliere del leader iraniano Ali Khamenei.
Si tratta delle basi di Nevatim e Ovda, dove si trovano il centro di comando e controllo e il centro di guerra elettronica israeliani, e della base di Tel Nof vicino a Tel Aviv.
Tra gli altri siti colpiti, ha aggiunto Vahidi, ci sono il ministero della Difesa israeliano e i suoi centri industriali e militari a Tel Aviv.
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09h00
Israele ha colpito schieramenti difensivi in zona di Teheran
Teheran sotto attacco. Imago«Per la prima volta dall'inizio della guerra, a oltre 1'500 km dal territorio israeliano, l'Iaf (l'Aeronautica militare israeliana) ha colpito schieramenti difensivi nell'area di Teheran»: lo ha reso noto il comandante dell'Iaf, Tomer Bar, in un comunicato dell'esercito (Idf) pubblicato su Telegram.
«Dopo una giornata intensa in cui abbiamo colpito centinaia di obiettivi, tra cui decine di obiettivi terra-aria, abbiamo condotto una serie di attacchi precisi di rilevanza operativa e nazionale che hanno migliorato la nostra superiorità aerea e la nostra libertà di azione in Iran», ha sottolineato Bar riferendosi agli «schieramenti difensivi nell'area di Teheran».
«Abbiamo scelto di agire contro una minaccia esistenziale per i nostri civili, con professionalità, determinazione e precisione», ha proseguito. «Attività come queste richiedono un coordinamento e una collaborazione complessi tra diverse fonti e capacità all'interno della forza. L'Iaf continuerà a operare in tutti gli ambiti, in attacco e in difesa, come braccio strategico a lungo termine delle Idf».
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08h30
«Iran intende attaccare basi americane nella regione»
«Secondo alti comandanti militari dell'Iran, la guerra si estenderà nei prossimi giorni e includerà anche basi statunitensi nella regione. Gli aggressori saranno l'obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala».
Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Fars citando una «fonte informata» in Iran.
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08h00
L'Iran colpisce Israele: 3 morti e 80 feriti nei raid di rappresaglia
Tel Aviv e periferie colpite dai razzi iraniani, KeystoneÈ salito a tre morti e circa 80 feriti il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele: lo ha reso noto il servizio medico d'emergenza israeliano (Magen David Adom), aggiungendo che diverse altre persone sono gravemente ferite. Lo riporta il «Times of Israel».
Durante la notte i media israeliani avevano riferito della morte di una donna di 60 anni, colpita nell'area di Tel Aviv, mentre i feriti erano una sessantina.
L'Iran ha lanciato decine di missili balistici nel corso di attacchi di rappresaglia contro obiettivi israeliani, riferiscono la tv di stato iraniana e l'agenzia di stampa Mehr.