Medio Oriente Battaglia nel comando di Hamas, nuovo video di ostaggi

SDA

9.11.2023 - 22:34

Le truppe israeliane hanno fatto irruzione per la prima volta nel quartier generale militare di Hamas vicino all'ospedale di al-Shifa a Gaza City. Un'altra testimonianza della battaglia furiosa che si sta combattendo nella Striscia e dell'assedio con cui l'esercito sta stringendo i miliziani di Hamas nel centro dell'enclave. Mentre la Jihad islamica palestinese ha diffuso un video con due ostaggi israeliani – una donna anziana e un bambino – annunciando di volerli liberare per ragioni umanitarie.

Un soldato israeliano si trova in quello che secondo l'esercito è un impianto di produzione di armi di Hamas durante un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, mercoledì 8 novembre 2023.
Un soldato israeliano si trova in quello che secondo l'esercito è un impianto di produzione di armi di Hamas durante un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, mercoledì 8 novembre 2023.
KEYSTONE/AP Photo/Ohad Zwigenberg

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  • Le truppe israeliane hanno fatto irruzione per la prima volta nel quartier generale militare di Hamas vicino all'ospedale di al-Shifa a Gaza City.
  • La Jihad islamica palestinese ha diffuso un video con due ostaggi israeliani – una donna anziana e un bambino – annunciando di volerli liberare per ragioni umanitarie.
  • Giovedì intanto, per il quinto giorno consecutivo, Israele ha aperto un corridoio umanitario lungo la strada Salah ad Din che taglia la Striscia per favorire l'esodo della popolazione dal nord al sud.

La morsa dell'esercito su Gaza è testimoniata anche dalla presa di un'importante roccaforte di Hamas a Jabaliya, nel nord della Striscia, dopo 10 ore di combattimenti nel campo profughi che avrebbero causato 30 morti, secondo il bilancio fornito dall'agenzia palestinese Wafa.

Nella battaglia per il quartier generale militare di Hamas – Israele ha sempre sostenuto che sotto il vicino ospedale al-Shifa si cela il comando centrale della fazione palestinese – l'esercito ha invece fatto sapere di aver ucciso «50 terroristi».

In quel luogo, ha aggiunto, sono stati «preparati gli operativi per l'attacco omicida del 7 ottobre» e sono stati trovati documenti dell'intelligence militare, imbocchi di tunnel, officine per la produzione di missili anti tank e postazioni di lancio.

Una struttura complessa dove hanno sede gangli di potere strategici per Hamas: dall'intelligence alla difesa, ma anche «gli uffici di governo dell'organizzazione terroristica, compreso il ministero dell'interno». «Il cuore – ha sintetizzato insomma il portavoce militare – delle attività operative di Hamas».

Ucciso il capo dell'unità missili anti-tank 

Durante le operazioni per il controllo della parte nord della Striscia l'esercito ha poi annunciato di aver scoperto nel quartiere di Sheikh Radwan, nel nord di Gaza City, un sito di produzione e stoccaggio di armi e droni dentro un edificio residenziale, accanto ad una camera da letto di bambini.

Mentre prosegue la caccia ai leader di Hamas: giovedì è stato ucciso in un raid Ibrahim Abu-Maghsib, capo dell'unità missili anti-tank della brigata centrale di Gaza.

La Jihad islamica diffonde un video degli ostaggi

Il video diffuso dalla Jihad islamica – dopo quello pubblicato nei giorni scorsi da Hamas – è la prima testimonianza del fatto che la fazione abbia in mano degli ostaggi.

Nelle due clip compaiono Hanna Katzir, di 77 anni, sulla sedia a rotelle, e Yagil Yaacov, di 12: entrambi rapiti nel kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre e trascinati a Gaza.

Per Yaacov proprio mercoledì sera in Israele c'era stato un appello poiché il ragazzino soffre di un'allergia alle arachidi potenzialmente letale.

Secondo il «Times of Israel», nel testo che hanno letto i due ostaggi si addossa la responsabilità di quanto sta accadendo al premier Benyamin Netanyahu. I media israeliani anche questa volta non hanno trasmesso il video mentre il portavoce militare Daniel Hagari ha esortato a «non farsi irretire dal terrorismo psicologico».

Davanti alla casa del premier a Gerusalemme tra l'altro in serata hanno manifestato decine di persone, tra cui familiari di ostaggi, che hanno tentato di entrare nell'abitazione abbattendo le barriere erette dalla polizia.

Corridoio umanitario lungo la strada Salah ad Din

Giovedì intanto, per il quinto giorno consecutivo, Israele ha aperto un corridoio umanitario lungo la strada Salah ad Din che taglia la Striscia per favorire l'esodo della popolazione dal nord al sud.

Secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby lo Stato ebraico ha accettato di doppiare questa possibilità, aprendo un altro corridoio lungo la fascia costiera che è saldamente nelle sue mani e dove, in alcuni video in rete, si sono viste sventolare bandiere israeliane.

Un secco «no» è stato invece ribadito dal ministro della difesa Yoav Gallant all'ipotesi di un cessate il fuoco senza il rilascio completo degli ostaggi.

Scontri in Cisgiordania

Se Gaza resta il fronte principale, la Cisgiordania continua a bruciare. Scontri violenti con le truppe israeliane si sono registrati a Jenin, Nablus e Qalqiliya, con un bilancio di 18 morti (14 solo a Jenin) fornito dall'Autorità nazionale palestinese.

L'esercito ha detto che si è trattato di un'operazione antiterrorismo per la cattura di ricercati e la «neutralizzazione» di una cellula armata.

Mentre su Israele continuano a piovere razzi: dall'inizio della guerra l'esercito ne ha contati oltre 9'500, di cui 900 lanciati da siti civili.

Un missile terra-terra – poi intercettato – è stato lanciato dal Mar Rosso verso la città di Eilat, in quella che sembra essere una nuova provocazione degli Huthi, alleati dell'Iran, dallo Yemen. Il ministero della sanità di Hamas ha fatto sapere invece che i morti a Gaza sono arrivati a 10'812, di cui 4'412 minori e 2'918 donne.