Vaticano Benedetto XVI: «Non posso tacere, il celibato è indispensabile»

ATS

13.1.2020 - 05:00

Benedetto XVI
Benedetto XVI
Source: KEYSTONE/EPA/CLAUDIO ONORATI

Giù le mani dal celibato sacerdotale. È un appello accorato quello del Papa emerito Benedetto XVI per il quale la scelta di non sposarsi è per un prete «indispensabile».

«Io credo che il celibato» dei sacerdoti «abbia un grande significato» ed è «indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita».

È quanto afferma Ratzinger in un libro a quattro mani con il cardinale Robert Sarah, che uscirà il 15 gennaio in Francia e del quale Le Figaro ha stasera pubblicato delle anticipazioni.

«Non posso tacere» scrivono Ratzinger e Sarah citando una frase di Sant'Agostino. Il monito del Papa emerito Benedetto XVI arriva dopo il Sinodo sull'Amazzonia dello scorso ottobre che ha avuto tra i temi centrali di discussione proprio la possibilità di ordinare come sacerdoti persone sposate.

Opzione, questa, che è entrata nel documento finale, mentre è attesa nei prossimi mesi la decisione di Papa Francesco che dovrà pronunciarsi con l'esortazione apostolica post-sinodale.

Uno «strano Sinodo dei media»

A fare riferimento al Sinodo parlando però di «uno strano Sinodo dei media che ha prevalso sul Sinodo reale» sono gli stessi Ratzinger e Sarah, che è il Prefetto della Congregazione per il Culto divino e in un certo senso punto di riferimento di quell'ala conservatrice della Chiesa che è anche in Vaticano.

«Ci siamo incontrati, abbiamo scambiato le nostre idee e le nostre preoccupazioni» scrivono, aggiungendo: «Lo facciamo in uno spirito di amore e di unità nella Chiesa. Se l'ideologia divide, la verità unisce i cuori».

Benedetto XVI spiega che «dalla celebrazione quotidiana dell'eucaristia, che implica un servizio permanente a Dio, nacque spontaneamente l'impossibilità di un legame matrimoniale. Si può dire che l'astinenza sessuale, che era funzionale, si è trasformata in una astinenza ontologica».

Il Papa emerito rimarca che non è «possibile realizzare simultaneamente le due vocazioni», quella sacerdotale e quella matrimoniale, e occorre dunque «rinunciare a tutti i compromessi».

Il celibato è anche «una liberazione»

Dal canto suo il cardinal Sarah spiega che «il celibato se a volte è una prova, è però anche una liberazione», «una gioia» e privare di questo le comunità e i sacerdoti «non è un'opera di misericordia».

Il cardinale africano richiama il Sinodo sull'Amazzonia nel quale si è discusso della possibilità di consacrare sacerdoti anche uomini sposati. «Non possiamo proporre dei sacerdoti di seconda classe» tanto più «in una Chiesa giovane che ha più bisogne di incontrare la radicalità del Vangelo».

Il cardinale respinge ance la tesi che potrebbe trattarsi di «una eccezione». Dire questo «è una bugia, diventerebbe uno stato permanente» e sarebbe «una ferita nella coerenza del sacerdozio». E lancia un appello accorato ai confratelli cardinali, vescovi e sacerdoti: «Non dobbiamo lasciarci impressionare dalle mode».

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