Siria Il capo dell'Isis è stato eliminato in un'operazione statunitense in Siria

SDA

3.2.2022 - 16:45

La casa distrutta durante l'operazione ad Atmeh, Siria, 3 febbraio 2022.
La casa distrutta durante l'operazione ad Atmeh, Siria, 3 febbraio 2022.
KEYSTONE

L'esercito statunitense ha «eliminato dal campo di battaglia» il capo dell'Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi durante un'operazione nel nord della Siria. Biden spiega perché è stato condotto un attacco e non un bombardamento.

Lo ha annunciato il presidente Joe Biden, che ha ordinato l'operazione. Tutti i soldati statunitensi sono sani e salvi, ha precisato il presidente. L'azione, secondo le parole di Biden, che è anche capo delle forze armate a stelle e strisce, ha «reso il mondo un posto più sicuro».

L'operazione militare mette fine ad una «importante minaccia per il mondo»: ha detto il presidente degli Stati Uniti parlando alla nazione dalla Casa Bianca.

Perché un'operazione via terra e non un bombardamento?

«Abbiamo preso ogni precauzione possibile per proteggere i civili», ha detto Biden. Il capo dell'Isis si è fatto esplodere in un «disperato atto di codardia», ha aggiunto.

Gli Stati Uniti hanno scelto il «rischio» di un raid delle forze speciali invece di un attacco aereo per proteggere i civili ma il leader dell'Isis «ha scelto di far esplodere il terzo piano» dell'abitazione, uccidendo anche i suoi famigliari (la moglie e i suoi due figli), ha proseguito il democratico.

«Vi verremo a prendere in ogni parte del mondo, ovunque vi nascondiate», ha affermato il presidente Usa nella dichiarazione alla stampa sul raid in Siria. «Vi troveremo», ha poi detto in modo deciso Biden.

Un blitz durato due ore

Il raid è stato il più grande nella provincia dall'attacco a stelle e strisce dell'era Trump nel 2019, che portò all'uccisione dell'allora leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi.

Il blitz odierno, condotto dalle forze speciali statunitensi, è durato due ore e ha interessato il villaggio di Atmeh, vicino al confine con la Turchia, un'area costellata da campi profughi siriani.

Nel raid sono entrate in azione alcune decine di uomini delle forze speciali trasportate da un elicottero d'assalto, supportato da altri elicotteri da combattimento, droni Reaper armati e jet d'attacco. Nonostante siano finite sotto il fuoco nemico, le forze statunitensi non hanno riportato alcun ferito.

Elicottero statunitense distrutto

Durante il blitz anti terrorismo, secondo il New York Times, uno degli elicotteri delle forze intervenute ha subito un problema meccanico ed è stato costretto ad atterrare. Poi è stato distrutto da un attacco aereo statunitense.

Previo coordinamento con i russi per decongestionare lo spazio aereo, i mezzi sono decollati dalla città a maggioranza curda di Kobani, nel nord della Siria, non lontano dai campi profughi dove spesso si nascondono i capi jihadisti.

Gli americani sono stati affiancati da membri delle forze democratiche siriane, dominate dai curdi e formate dagli Stati Uniti.

«Non ho mai visto nulla di sospetto»

L'obiettivo era una casa appunto nel villaggio di Atmeth, circondata da alberi, dove al-Qurayshi viveva al secondo ed ultimo piano. Secondo il proprietario Abu Ahmad, era lì da 11 mesi con la famiglia, mentre la sorella vedova viveva con la figlia al piano di sotto.

«Non ho mai visto nulla di sospetto, veniva da me solo per pagare l'affitto», ha assicurato. Pare che non uscisse mai fuori e che usasse corrieri per mandare i suoi ordini.

Al piano terra invece c'era una famiglia che non si ritiene sia legata all'Isis o a conoscenza della presenza del suo leader. Della casa crollata sono rimaste solo macerie sporche di sangue.

Confermata l'identità grazie al DNA

Durante un briefing rilasciato dal Pentagono, il portavoce John Kirby ha affermato che un esame del DNA e delle impronte digitali ha confermato che l'uomo ucciso in Siria è proprio il leader dell'Isis.

Kirby ha anche precisato che il cadavere è stato lasciato sul posto. Su Qurayshi, ha aggiunto, c'era una taglia da 10 milioni di dollari.

«L'operazione che ha portato all'uccisione del leader dell'Isis in Siria è stata pianificata per mesi», ha detto ancora Kirby, e che «L'uccisione del suo leader ha dato un grosso colpo all'Isis».

«Ha ucciso sé stesso a la sua famiglia»

Il capo dell'Isis ucciso in un raid Usa in Siria «non ha combattuto». Lo ha detto il generale Kenneth McKenzie, capo del Comando Centrale, durante una conferenza stampa. «Ha ucciso se stesso e la sua famiglia senza lottare nonostante gli avessimo offerto la possibilità di arrendersi e sopravvivere», ha precisato.

Al-Qurayshi era subentrato al più noto al-Baghdadi a fine ottobre 2019. Di nazionalità irachena, conosciuto con vari alias, era soprannominato «il professore» o «il distruttore» e stava tentando di riorganizzare il Califfato.

L'attacco secondo le fonti siriane

Nell'operazione militare - secondo fonti siriane - sono morte 13 persone, tra cui 6 bambini e 4 donne, a causa del crollo di un edificio.

Gli abitanti dei dintorni hanno detto a un fotografo dell'a DPA stanziato in Siria che i combattimenti intorno a una casa sono durati ben tre ore.

L'obiettivo colpito, sempre secondo le stesse fonti, si trova a pochi chilometri da dove le forze speciali statunitensi hanno ucciso l'allora capo dell'IS Abu Bakr al-Baghdadi in un'operazione nell'autunno 2019.

Un attivista nella regione ha detto alla DPA che il leader dell'IS è sospettato di essere la mente del pesante attacco a una prigione nel nord-est della Siria. Più di 300 persone sono state uccise nella città di Al-Hassaka alla fine di gennaio.

Quell'attacco è stato considerato il più grave in molti anni. Gli osservatori temevano una rinascita dei jihadisti.

13 le vittime civili

Purtroppo le ONG hanno confermato il bilancio di 13 vittime civili, tra cui 6 bambini e 4 donne, stando a White Helmets (quattro bimbi e tre donne, secondo il Syrian Observatory for Human Rights). È stata trovata anche una bimba ferita i cui genitori sono stati uccisi nel raid.

Ma il Pentagono ha riferito che tutte le vittime sono il risultato della detonazione di Al-Qurayshi e del conflitto a fuoco ingaggiato da uno dei suoi luogotenenti, che si era barricato con i membri della sua famiglia prima di essere ucciso insieme alla moglie.

I militari americani hanno evacuato e tratto in salvo 10 persone, la maggior parte delle quali bambini. Non è esclusa comunque un'indagine.

Atmosfera di forte tensione

Il raid, pianificato per mesi, ha ricevuto il disco verde martedì da Biden, che poi ha seguito tutta l'operazione insieme alla sua vice Kamala Harris e al team della sicurezza nazionale nella Situation Room nei sotterranei della Casa Bianca, come fecero Donald Trump nel blitz per neutralizzare al-Baghdadi e Barack Obama in quello per eliminare Osama Bin Laden.

Ora anche Biden ha il suo trofeo nella lotta al terrorismo e questo può aiutarlo a risalire nei sondaggi, insieme alla gestione della crisi ucraina, dove si sta riscattando dalla debacle in Afghanistan.

L'ISIS esiste ancora

Giova ricordare che si sta combattendo una guerra civile in Siria e che una coalizione militare guidata dagli Stati Uniti sta fronteggiando la milizia terrorista Stato Islamico (IS).

L'IS ha preso il controllo di vaste aree nel nord dell'Iraq nell'estate del 2014. Poco dopo, i jihadisti hanno proclamato un califfato, che comprende anche regioni della vicina Siria.

La milizia terrorista è stata sconfitta militarmente nel marzo 2019. Tuttavia, è ancora attiva in entrambi i paesi e compie ripetutamente degli attacchi. 

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