L'Europa può intervenire?Niente più informazioni d'intelligence per Kiev: Trump vieta persino l'aiuto degli Alleati
Philipp Dahm
10.3.2025
Immagine di un satellite civile proveniente da una manovra russa del 2018.
KEYSTONE
Gli Stati Uniti non trasmettono più informazioni di intelligence all'Ucraina. Gli europei vogliono intervenire, ma hanno i mezzi per farlo? Un bilancio.
Philipp Dahm
10.03.2025, 15:30
10.03.2025, 17:40
Philipp Dahm
Hai fretta? blue News riassume per te
Gli Stati Uniti non solo non forniscono più armi all'Ucraina, ma nemmeno informazioni di intelligence.
Parigi e Londra offrono aiuto a Kiev, ma cosa può fare davvero l'Europa?
Un confronto del numero di satelliti militari fa riflettere.
La stragrande maggioranza degli aerei da ricognizione europei proviene dagli Stati Uniti.
Donald Trump sta facendo sul serio: dopo lo scandalo con Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca il 28 febbraio, il Presidente degli Stati Uniti non solo ha smesso di fornire armi all'Ucraina, ma ha deciso di non passare più informazioni di intelligence a Kiev.
È chiaro che all'Ucraina mancheranno le armi promesse, come il sistema di difesa aerea Patriot, che è già in deposito in Polonia. Ma anche la mancanza di possibilità di fare le ricognizioni avrà un impatto: Kiev non solo ha troppo pochi missili intercettori per difendersi da quelli russi, ma scopre anche troppo tardi quando vengono sparati.
E Washington è coerente: anche alleati come il Regno Unito non sono autorizzati a trasmettere all'Ucraina informazioni ottenute tramite gli Stati Uniti.
Come riporta il «Daily Mail», la Casa Bianca sta insistendo sull'ordine «del bavaglio», che riguarda anche la Nuova Zelanda, l'Australia e il Canada, che collaborano con gli Stati Uniti nell'alleanza di intelligence Five Eyes.
Londra e Parigi vogliono aiutare, ma possono farlo?
La Francia è la prima a reagire a questa mossa: «Abbiamo risorse di intelligence che stiamo mettendo a disposizione degli ucraini», assicura il ministro della Difesa Sebastien Lecornu.
Il presidente Emmanuel Macron gli ha anche dato istruzioni di «accelerare la consegna dei pacchetti di aiuti francesi per compensare la mancanza di quelli statunitensi».
Anche Londra sta seguendo l'esempio: secondo il «Guardian», il Regno Unito vuole continuare a trasmettere a Kiev le informazioni ottenute senza l'aiuto degli Stati Uniti.
«Non sono di pari portata alle capacità degli USA, non sono sulla stessa scala e non sono in grado di prendere il loro posto», ha precisato un insider.
Ma l'Ucraina ne trarrebbe comunque vantaggio.
Lecornu sa che la situazione è «più complicata» per i britannici. I francesi, invece, hanno un «servizio di intelligence sovrano».
E i transalpini sono al quarto posto al mondo per quanto riguarda i satelliti militari. In teoria sembra una cosa positiva, ma in pratica c'è molta differenza.
Un'enorme domanda
I primi posti sono occupati da Stati Uniti, Cina e Russia, rispettivamente con 247, 157 e 110 satelliti militari.
La Francia segue con 17. L'Italia ne ha 10, la Germania 8, il Regno Unito 6 e la Spagna 4. Insieme, gli europei hanno un totale di 45 satelliti, che difficilmente possono competere con l'arsenale delle forze armate statunitensi.
Per quanto riguarda la ricognizione aerea, l'Europa utilizza in larga misura la tecnologia americana.
Il Regno Unito dispone di aerei spia Boeing RC-135W Rivet Joint, la Germania di aerei da ricognizione marittima Boeing P-8 Poseidon e i droni MQ-9 Reaper sono utilizzati in Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Polonia.
Gli aerei da ricognizione privi di tecnologia statunitense sono rari nel vecchio continente: solo il sistema Saab GlobalEye della Svezia ne fa a meno.
L'Europa deve fare progressi significativi anche in questo settore prima di poter essere indipendente.
A quel punto, però, potrebbe essere troppo tardi per l'Ucraina.