Guerra in Ucraina Bombe sull'asilo a Kharkiv, mentre Zelensky apre al piano Trump

SDA

22.10.2025 - 21:14

48 bambini si trovavano all'interno dell'asilo al momento dell'attacco.
48 bambini si trovavano all'interno dell'asilo al momento dell'attacco.
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Meno di un anno fa, l'idea di congelare la guerra sulle linee del fronte era assolutamente «inaccettabile», per Volodymyr Zelensky. Oggi, è il «buon compromesso» che allinea il presidente ucraino con Donald Trump.

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Ma che allontana da un accordo con Vladimir Putin, deciso a non cedere in merito ai suoi obiettivi della guerra. I bimbi infagottati nei loro piccoli giacconi, portati in braccio dai vigili del fuoco fuori da un asilo bombardato nel Kharkiv, tra le macerie, il fumo e i vetri rotti, ne sono l'immagine più chiara – e drammatica.

Con il vertice di Budapest quantomeno rinviato – se non del tutto sfumato – a parlare sono stati infatti 405 droni e 28 missili russi caduti in una sola notte sulle regioni ucraine, compresa la capitale Kiev. Sette i morti – tra cui due bambini – e decine i feriti, per l'ennesima pioggia di fuoco sul Paese invaso che ha portato anche nuovi danni alle infrastrutture e blackout in diversi territori.

«La Russia è sempre più sfacciata»

Secondo il sindaco di Kharkiv, 48 bimbi si trovavano nell'asilo al momento dell'attacco. Fortunatamente, tutti sono stati portati nei rifugi: tanta paura, ma ne sono usciti illesi. Mentre un dipendente comunale che si trovava all'esterno dell'edificio è morto, e altri civili sono rimasti feriti.

«Non c'è e non può esserci alcuna giustificazione per un attacco con drone a un asilo. È evidente che la Russia sta diventando sempre più sfacciata», ha commentato Zelensky, secondo cui «questi attacchi sono uno schiaffo in faccia della Russia a chiunque insista su una soluzione pacifica».

Congelare la linea di fronte

«La Russia non sente abbastanza pressione e prolunga la guerra», lamenta il presidente ucraino parlando di «banditi e terroristi che possono essere messi al loro posto solo con la forza». Con questo pensiero in mente, il leader di Kiev è impegnato in un tour europeo mediante il quale spingere i partner a esercitare maggiore pressione sulla Russia per farla scendere a compromessi. A Oslo, prima tappa del suo viaggio, Zelensky ha innanzitutto messo in chiaro che l'Ucraina è pronta ad accettare un congelamento del conflitto.

«Trump ha proposto: «Rimanete dove siete e iniziate le trattative». Penso che sia un buon compromesso», ha detto il leader di Kiev ricevendo il plauso degli alleati tra cui Giorgia Meloni. «Ma non sono sicuro che Putin lo sosterrà», ha aggiunto il presidente. Che la via della diplomazia abbia incontrato l'ennesimo intoppo è evidente dalle parole dello stesso Trump: «Non voglio perdere tempo», ha sottolineato in riferimento al vertice di Budapest che resta in bilico.

In stallo

Il premier Viktor Orban ha provato a mostrarsi positivo indicando che «i preparativi per il vertice di pace continuano» seppure «la data sia ancora incerta». Nella stessa direzione vanno anche le parole del viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, secondo cui «continua la preparazione» del summit tra Putin e Trump. «Non vedo ostacoli significativi. La questione è come concretizzare i parametri delineati dal presidente ad Anchorage. Ed è un processo difficile».

Il nodo da sciogliere resta il medesimo: da una parte, Usa e Ucraina vogliono un cessate il fuoco immediato sulla linea del fronte attuale per avviare le trattative di pace. Dall'altra, Mosca giudica come inaccettabile la proposta di congelare la guerra, insistendo sulle sue richieste di ottenere il Donbass. Da qui, lo stallo sul negoziato, che coinvolge anche l'atteso incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio, sul quale «non ci sono ancora accordi», ha chiarito Mosca.

Il tour di Zelensky

Con queste premesse, Zelensky torna a chiedere maggiore sostegno dai partner. Dopo la Norvegia, il tour del leader di Kiev prosegue in Svezia – pronta a vendere agli ucraini 150 cacciabombardieri Gripen – prima di approdare a Bruxelles, dove parteciperà al Consiglio Europeo di domani mentre si lavora a un piano euro-ucraino di 12 punti per la pace, ed è scontro tra i Ventisette sul tema degli asset russi.

Venerdì, Zelensky atterrerà invece a Londra per una riunione della Coalizione dei volenterosi. Il sostegno alla difesa resta infatti chiave per Kiev, che sul terreno subisce il fuoco dei russi: due villaggi sono rivendicati dalle forze di Mosca nelle ultime 24 ore.

E in una ulteriore dimostrazione di forza, Putin ha guidato «un'esercitazione delle forze nucleari strategiche con il coinvolgimento delle loro componenti terrestri, navali e aeree». Manovre «programmate» da tempo, ha chiarito lo zar. Ma che inviano un chiaro messaggio sulla portata della minaccia russa in campo militare.