FranciaBufera a Parigi, ma Macron difende la legge sui migranti
SDA
21.12.2023 - 01:53
Una legge a braccetto con Marine Le Pen? Nel pieno della bufera politica e mediatica per la controversa approvazione della legge sull'immigrazione, il presidente francese Emmanuel Macron ha provato, in diretta tv dall'Eliseo, a rispedire l'accusa al mittente: «In questa legge non ci sono misure di Marine Le Pen. È lo scudo che ci mancava contro i flussi clandestini, ci consentirà di combattere ciò che nutre il Rassemblement National».
Keystone-SDA
21.12.2023, 01:53
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All'indomani dell'approvazione della legge con i voti – non decisivi numericamente ma pesanti politicamente – del partito di Marine Le Pen, le polemiche in Francia non accennano a diminuire, anzi.
Fanno rumore tanti articoli che lo stesso presidente Macron sottoporrà da subito al vaglio del Consiglio costituzionale per stabilire la loro compatibilità con la Carta fondamentale.
Sarebbero addirittura 25 quelli a rischio, alcuni dei quali anche il partito della maggioranza macroniana «Renaissance» sa già che saranno bocciati.
Da uno di questi articoli, quello che impone una cauzione agli studenti stranieri extra Ue, anche Macron ha preso le distanze, ammettendo che «non è una buona idea»: «Non è questo il messaggio della Francia. Ciò detto, ci si può lavorare su», ha sottolineato.
Ondata d'incomprensione in tutto il Paese
Oltre alla gauche, alla sinistra di Renaissance e al governo che perde i pezzi (il ministro della Salute, Aurélien Rousseau, si è dimesso) intere parti della società civile sono pronte a scendere sul piede di guerra.
A partire dai 32 dipartimenti francesi di sinistra, da Parigi alla Gironda, i quali hanno firmato un documento in cui annunciano la loro «disobbedienza» alla legge, soprattutto laddove verrebbero coinvolti nell'inasprimento delle condizioni per la concessione agli immigrati – anche regolari – delle prestazioni sociali.
Oltre 900 ong hanno inoltre annunciato che presenteranno un ricorso al Consiglio costituzionale contro le parti più discusse della legge.
«Il testo votato è utile»
«Quando si governa – ha detto Macron rispondendo alle domande dei giornalisti all'Eliseo – ci si assume delle responsabilità e queste responsabilità ci vincolano. Dobbiamo assumerci la responsabilità di quanto fatto ieri, e bisogna anche calmare gli animi».
«Il testo che è stato approvato – ha proseguito – è un testo utile e le disposizioni accettate, anche se non piacciono, non giustificavano di bloccare tutto».
La legge, proprio per combattere il Rassemblement National – ha insistito Macron – mira «chiaramente» a lottare contro i «flussi clandestini» dei migranti.
La sinistra pronta a scendere in piazza
In Francia, ha sottolineato, «c'è un problema di immigrazione, anche se il Paese non è sommerso dal fenomeno. Penso che tutte le anime candide che mi spiegano oggi che non va bene quello che faccio, sono tutti quelli che hanno governato il Paese per 40 anni. Facendo che cosa?».
Macron, che ha in Assemblée Nationale una maggioranza soltanto relativa, aveva fatto di questo progetto di legge, insieme a quello di riforma delle pensioni, uno dei punti forti del suo secondo mandato all'Eliseo.
L'opposizione di sinistra ha già cominciato a organizzare cortei di protesta e continua a denunciare una legge «indegna» e una «vergogna» per la Francia aver fatto passare una legge sui migranti appoggiata dall'estrema destra.