ItaliaIl leghista Lorenzo Fontana proclamato presidente della Camera
SDA
14.10.2022 - 12:42
Il deputato della Lega Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera italiana. Lo ha proclamato il presidente provvisorio dell'Assemblea di Montecitorio Ettore Rosato dopo aver letto il risultato dello scrutinio della quarta votazione.
14.10.2022, 12:42
14.10.2022, 14:07
ATS / sam
Fontana ha ricevuto 222 voti. Tutto il centrodestra si è nuovamente levato in piedi ad applaudire. Il presidente Ettore Rosato va a comunicare a Fontana, che non è in Aula, il risultato della votazione. I votanti sono stati 392, la maggioranza richiesta 197.
Oltre a Fontana hanno ottenuto voti: Maria Cecilia Guerra 77, Cafiero De Raho 52, Matteo Richetti 22. le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
Fontana: «La grandezza dell'Italia è la diversità»
«La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l'hanno formata e l'hanno fatta grande: la grandezza dell'Italia è la diversità. Interesse dell'Italia è sublimare le diversità»: così il neopresidente della Camera, nel suo intervento dopo la proclamazione.
«La diversità - ha continuato - non è indice di superiorità di alcuni su altri visti erroneamente come inferiori ma è espressione di democrazia e rispetto della storia, la ricchezza dell'Italia e dell'Europa sta nella diversità».
La legislatura - ha poi detto Fontana - che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche" e servirà una «rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti», sottolineando che servirà «una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento».
«Bisogna assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto i più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali», ha aggiunto Fontana.
Al termine del discorso solo il centro destro ha applaudito Fontana: lo stesso era avvenuto prima, quando era entrato in Aula a Montecitorio come neo presidente della Camera.
«Fontana appoggia il modello familistico russo»
E dopo la proclamazioni, non sono mancate anche altre polemiche. «Fontana non ha mai fatto mistero di appoggiare il modello familistico della Russia di Putin. Ovviamente c'è preoccupazione perchè è ovvio che è un presidente che non può rappresentare le istanze della comunità Lgbt che ha sempre osteggiato».
Ad affermarlo è l'avvocato Vincenzo Miri, presidente della Rete Lenford - Avvocatura per i diritti Lgbt. «Il neo presidente della Camera ha sempre rivendicato - aggiunge - idee ultraconservatrici ed ha osteggiato in più occasioni delle battaglie di rivendicazioni importanti come il matrimonio tra gay e addirittura si era opposto alle Unione Civili e alla famosa propaganda gender nelle scuole che non esiste. È stato promotore del Congresso della Famiglia di Verona. È un presidente che non ha mai favorito la Comunità Lgbt, ma anzi ha delle posizioni del tutto contrarie a quelle che noi portiamo avanti».
«Come Rete Renford - conclude - abbiamo offerto alla politica una proposta di legge in tema di famiglie arcobaleno per la tutela dei figli di coppie omosessuali e abbiamo già i numeri in questo Parlamento, tuttavia le presidenze giocano un ruolo fondamentale nella discussione di progetti e quindi nel fare politica con la P maiuscola. Continueremo a vigilare e a fare il nostro dovere ma non di sicuro c'è preoccupazione».
Ieri tre fumate nere
Ieri, lo ricordiamo, c'erano state ben tre fumate nere. Nessuno aveva infatti raggiunto il quorum richiesto dei due terzi dei partecipanti al voto, per far scattare l'elezione.
E sempre ieri, invece, Ignazio La Russa (Fratelli d'Italia) è stato nominato nuovo presidente del Senato con 116 voti (su una maggioranza di 104). 65 le schede bianche, mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede l'Aula, e altrettanti per Roberto Calderoli.