Durante una conferenza stampa vengono presentati i dettagli di quanto successo in Canada e i volti dei due ricercati.
Le due persone ricercate per gli omicidi.
Una serie di accoltellamenti è avvenuta in due comunità indigene provocando almeno 10 morti e 15 feriti.
Gli investigatori esaminano la scena di uno degli accoltellamenti a Weldon
Un agente di polizia in tenuta protettiva lavora sulla scena dei crimine.
I vari reparti della polizia coinvolti discutono quanto scoperto e il da farsi.
Serie di accoltellamenti in Canada
Durante una conferenza stampa vengono presentati i dettagli di quanto successo in Canada e i volti dei due ricercati.
Le due persone ricercate per gli omicidi.
Una serie di accoltellamenti è avvenuta in due comunità indigene provocando almeno 10 morti e 15 feriti.
Gli investigatori esaminano la scena di uno degli accoltellamenti a Weldon
Un agente di polizia in tenuta protettiva lavora sulla scena dei crimine.
I vari reparti della polizia coinvolti discutono quanto scoperto e il da farsi.
Uno dei due ricercati per aver accoltellato a morte dieci persone in una provincia del Canada è stato trovato morto. Lo ha riferito la polizia. L'altro, che si è scoperto essere il fratello, resta in fuga.
Le ferite che hanno causato la morte di Damien Sanderson, uno dei due killer del Saskatchewan, non sembrano essere autoinflitte, ha spiegato Rhonda Blackmore, assistente del commissario della polizia reale canadese in una conferenza stampa riportata dall'emittente televisiva statunitense Cnn.
Suo fratello Myles, il secondo ricercato, è ancora latitante e potrebbe essere ferito.
La polizia canadese ritiene che Myles possa trovarsi ancora a Regina, città di 200'000 abitanti, capitale dello Saskatchewan, quindi non lontano dal luogo della strage di nativi.
I killer hanno ucciso casa per casa
La polizia riferisce che i due fratelli hanno bussato e ucciso casa per casa. Almeno 28 persone sono state accoltellate da Damien e Myles Anderson e, di queste, dieci sono morte.
La dinamica del massacro, sostengono gli esperti, fa pensare che i due conoscessero le loro vittime, anche se per la polizia qualcuno è stato invece accoltellato a caso.
Trudeau: «Non c'è posto per la violenza in Canada»
«Non c'è posto per nessun tipo di violenza in Canada», ha detto il premier canadese Justin Trudeau in un intervento alla nazione sulla strage.
«Sfortunatamente negli ultimi anni tragedie del genere sono diventate troppo frequenti», ha sottolineato ribadendo che gli accoltellamenti sono stati «scioccanti e spezzano il cuore». Il premier canadese ha anche chiesto a tutta la popolazione di «essere prudente».