Lo staff di Boris Nadezhdin sostiene che la Commissione elettorale russa avrebbe respinto, ufficialmente per presunte «irregolarità», il 15,3% delle firme finora controllate tra quelle presentate a sostegno della sua candidatura.
Keystone-SDA
05.02.2024, 18:45
05.02.2024, 19:16
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Lo riportano diversi media russi, tra cui Novaya Gazeta Europe, sottolineando che il margine di errore tollerato nelle firme è del 5%.
Diversi osservatori dubitano che il governo russo permetterà al politico contrario alla guerra in Ucraina di candidarsi, e nelle scorse settimane una fonte vicina al Cremlino aveva detto al giornale online Meduza di escludere che Nadezhdin sarebbe stato ammesso alle presidenziali vista la sua contrarietà all'invasione dell'Ucraina.
«Non siamo d'accordo»
Sempre secondo Meduza, l'aspirante candidato ha detto di voler tentare di far sì che la Commissione elettorale consideri valide «circa 4'500 delle 9'209 firme» finora respinte e di essere pronto a rivolgersi alla Corte suprema nel caso in cui la sua candidatura non dovesse essere accettata.
«Non siamo d'accordo con la decisione del gruppo di lavoro. Il mondo intero ha visto che abbiamo raccolto le firme in modo onesto», ha detto un portavoce dello staff di Nadezhdin ripreso da Novaya Gazeta Europe.
Oltre 100.000 le firme raccolte
Essendo stato nominato come candidato da un piccolo partito non rappresentato alla Duma, «Iniziativa Civica», Nadezhdin ha dovuto presentare alla Commissione elettorale 100'000 firme a sostegno della sua candidatura, con non più di 2'500 da ogni singola regione.
Il politico il 31 gennaio ha detto di averne consegnate 105'000, il massimo che la commissione può accettare, ma di averne raccolte molte di più, cioè già oltre 200'000 il 26 gennaio.
Nelle scorse settimane alcuni media riferivano di tante persone che, sfidando il freddo, stavano in coda davanti agli uffici elettorali di Nadezhdin a Mosca, San Pietroburgo e altre grandi città per firmare a sostegno della sua candidatura.