Manifestazioni Cile: cortei per l'aborto libero

ATS

26.7.2019 - 16:02

Migliaia di persone, per lo più donne, di cui molte giovani immigrate, hanno marciato ieri a Santiago del Cile e a Valparaiso per chiede che l'aborto venga liberalizzato.
Migliaia di persone, per lo più donne, di cui molte giovani immigrate, hanno marciato ieri a Santiago del Cile e a Valparaiso per chiede che l'aborto venga liberalizzato.
Source: KEYSTONE/AP/ESTEBAN FELIX

Migliaia di persone, per lo più donne, di cui molte giovani immigrate, hanno marciato ieri a Santiago del Cile e a Valparaiso con lo slogan «L'aborto libero sarà antirazzista o non sarà».

L'iniziativa, ha indicato Radio Cooperativa, è stata organizzata dal «Coordinamento femminista in lotta», è coincisa con la Giornata internazionale della donna afrolatina, afrocaraibica e della diaspora, e si è conclusa nelle due città con qualche incidente minore.

In un comunicato le organizzatrici hanno sottolineato che, a partire dal riconoscimento e rispetto delle lotte delle donne afrodiscendenti in Cile, «oggi, la lotta antirazzista unita a quella dell'aborto libero si manifesta contro le politiche razziste, xenofobe e misogene che lo Stato cileno, ed in particolare questo governo di destra e neoliberale, hanno introdotto nel nostro Paese».

Mostrando striscioni e cartelli – su cui si poteva leggere, fra l'altro, «Il mio corpo, la mia decisione», «Libertà di abortire», «Non uccideteci» e «Mai più, siamo di più» – le manifestanti nella capitale sono giunte in corteo fino al Palazzo della Moneda.

Alla fine della protesta si sono verificati incidenti che hanno spinto la polizia ad usare gas lacrimogeni ed idranti per disperdere piccoli gruppi di dimostranti che hanno risposto con il lancio di oggetti contundenti.

La legge in Cile autorizza l'aborto solo quando la vita o la salute della madre sono in pericolo o quando la gravidanza è frutto di uno stupro.

Tornare alla home page