ClimaIn Cile forte calo della disponibilità idrica entro 10 anni
SDA
15.1.2021 - 17:32
L'organizzazione ambientalista Greenpeace ha lanciato l'allarme su un forte calo della disponibilità idrica entro 10 anni in Cile, fino al 50%, a causa della diminuzione delle portate dei fiumi e dell'aumento delle temperature.
L'ong ha citato uno studio dell'Università del Cile che ha riferito, attraverso modelli di analisi climatica, di una forte riduzione dell'acqua nel periodo 2030-2060, un aumento delle temperature fino a 2,5 gradi centigradi e un forte calo delle precipitazioni che potrebbe arrivare fino al 25% nella zona centrale e fino al 40% nella zona sud.
Gli esperti hanno analizzato per cinque anni i 174 bacini idrografici sparsi nel Paese per prevedere i possibili scenari di disponibilità idrica futura, dall'estremo nord al limite meridionale del continente e sull'Isola di Pasqua. Greenpeace ha commentato che la situazione critica si sta già verificando nei diversi fiumi e bacini idrici del Paese, portando il Cile sul punto di entrare in uno stress idrico estremo, secondo un rapporto del Water Resource Institute.
«Oggi quello che vediamo è che la concessione di diritti (dell'acqua a privati) continua ad aumentare in modo esponenziale, dove il 98% dell'acqua è destinata a usi industriali, agricoli, forestali e minerari, mentre il restante 2% è per il consumo della popolazione», ha dichiarato Estefanía González, coordinatrice della campagna di Greenpeace, in una nota. L'organizzazione sottolinea che tutte le proiezioni scientifiche suggeriscono che lo scenario che il Cile sta vivendo peggiorerà, il che rende più urgente dare la priorità all'acqua e garantirla come un diritto.