Cile Il presidente Boric ricorda Allende e illustra programma governo

SDA

12.3.2022 - 10:12

Gabriel Boric, insediatosi per quattro anni alla presidenza del Cile, ha pronunciato ieri il suo primo discorso ufficiale dal balcone del palazzo della Moneda a Santiago, ricordando la figura di Salvador Allende, ed elencando i temi prioritari del suo programma.
Gabriel Boric, insediatosi per quattro anni alla presidenza del Cile, ha pronunciato ieri il suo primo discorso ufficiale dal balcone del palazzo della Moneda a Santiago, ricordando la figura di Salvador Allende, ed elencando i temi prioritari del suo programma.
Keystone

Gabriel Boric, insediatosi per quattro anni alla presidenza del Cile, ha pronunciato ieri il suo primo discorso ufficiale dal balcone del palazzo della Moneda a Santiago, ricordando la figura di Salvador Allende, ed elencando i temi prioritari del suo programma.

Al termine di una estenuante giornata in cui ha ricevuto la fascia presidenziale ed ha sostenuto numerosi incontri con personalità di tutto il mondo, Boric ha esordito proclamando che siamo qui per aprire di nuovo i grandi viali attraverso cui passano uomini e donne liberi per costruire una società migliore».

L'allusione evidente è stata all'ultimo discorso pronunciato da Allende l'11 settembre 1973, quando il palazzo presidenziale fu bombardato per attuare il colpo di stato del generale Augusto Pinochet.

Rivolgendosi poi al folto pubblico che lo ascoltava sulla piazza della Costituzione, Boric ha sottolineato che «non siamo venuti qui per ricoprire incarichi» ma «per impegnarci anima e corpo per rendere migliore la vita nel nostro Paese».

Le priorità del governo cileno

A questo punto il capo dello Stato ha descritto le priorità della sua gestione di governo: «Gli anziani, le cui pensioni non bastano per vivere, perché qualcuno decise di fare delle pensioni un business; i malati, le cui famiglie non possono permettersi le cure; gli studenti, sommersi dai debiti; i contadini, senz'acqua a causa della siccità e dello sfruttamento della terra; le donne, che si prendono cura dei loro bambini con difficoltà».

E ancora, Boric ha ricordato «le famiglie che ancora cercano il loro congiunti scomparsi durante la dittatura; le persone che per diversità di genere sono state discriminate ed escluse per tanto tempo e gli artisti che non possono vivere del loro lavoro, perché la cultura non è sufficientemente valorizzata».

Infine ha evocato «i popoli originari, spogliati delle loro terre, ma non della loro storia; la classe media letteralmente strangolata, i ragazzi e le ragazze minorenni che hanno infranto la legge; i volti delle persone che vivono nelle zone più isolate di questo Paese, come Magallanes, e quelli di coloro che versano in una povertà dimenticata».