Cina La Cina pronta a dare 500 milioni di dollari di aiuti all'Asia centrale

SDA

26.1.2022 - 08:13

La priorità assoluta della Cina è il Kazakhstan del presidente Kassym-Jomart Tokayev. (Immagine d'archivio dello scorso 7 gennaio)
La priorità assoluta della Cina è il Kazakhstan del presidente Kassym-Jomart Tokayev. (Immagine d'archivio dello scorso 7 gennaio)
Keystone

La Cina è pronta a fornire aiuti per 500 milioni di dollari (457 milioni di franchi al cambio attuale) ai paesi dell'Asia centrale.

26.1.2022 - 08:13

È quanto ha assicurato il presidente Xi Jinping che ieri ha incontrato in modalità virtuale i leader di Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan per celebrare il 30esimo anniversario dell'instaurazione dei rapporti diplomatici.

Xi ha affermato che la Cina «li sosterrà con forza salvaguardando la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale», secondo quanto riferito dai media ufficiali, illustrando i piani per l'invio di ulteriori 50 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19.

I leader dell'Asia centrale hanno dichiarato che parteciperanno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, in programma il 4 febbraio.

Dei cinque paesi, la priorità assoluta della Cina è il Kazakhstan, il più grande vicino dell'Asia centrale, ricco di risorse, ma finito sotto i riflettori per i disordini scatenati dall'aumento dei prezzi del carburante.

Il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale il 5 gennaio, chiedendo lo stesso giorno assistenza all'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva a guida russa. Le truppe, per lo più di Mosca, sono arrivate nel Paese il 6 gennaio. Il messaggio di Xi a Tokayev, con l'offerta di «supporto necessario al meglio della capacità della Cina», è arrivato il giorno dopo, rendendo opportuno – secondo gli osservatori – un recupero di manovra.

Il Kazakhstan condivide un confine di 1700 chilometri con la Cina, in particolare la regione dello Xinjiang, sede della minoranza musulmana uigura, finita nella stretta di Pechino. La Cina ha reso prioritario garantire la stabilità in Kazakhstan, sia per motivi economici sia per impedire agli estremisti islamici di attraversare il confine con lo Xinjiang: gli investimenti cinesi in Kazakhstan sono stati pari a 29,4 miliardi di dollari fino alla fine del 2019 e vi operano più di 1000 aziende cinesi.

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