Accademia Cina: la Xi'an University elimina l'obbligo dell'inglese

SDA

22.9.2023 - 20:02

Ai livelli scolastici inferiori, l'inglese da alcuni anni non è più prova d'esame e, malgrado continui a essere materia di insegnamento, lo studio non è più così incentivato. (Foto simbolica)
Ai livelli scolastici inferiori, l'inglese da alcuni anni non è più prova d'esame e, malgrado continui a essere materia di insegnamento, lo studio non è più così incentivato. (Foto simbolica)
Keystone

La Xi'an Jiaotong University accantona l'obbligatorietà della prova d'inglese.

Keystone-SDA

L'ateneo, tra quelli di primissima fascia dell'articolato sistema d'istruzione cinese, ha deciso di non chiedere più ai suoi studenti di superare il temuto College English Test (Cet) per l'accesso a corsi e master o per la laurea, in scia al crescente dibattito nazionalista sui vantaggi pratici della materia.

La novità, rilanciata dal sito web locale Xibujuece e confermata dall'ateneo del capoluogo della provincia dello Shaanxi, è stata introdotta dal primo settembre, facendo cadere non solo l'obbligatorietà dell'esame nazionale di inglese, ma anche quella sulla valutazione dei risultati di altri test di conoscenza della stessa lingua stranier

a. È prassi comune per molte università cinesi, infatti, chiedere agli studenti di superare il Cet-4 per la laurea e il Cet-6 per un master.

Ecco come è potuto accadere

La decisione, per altro verso, non è una sorpresa: ai livelli scolastici inferiori, l'inglese da alcuni anni non è più prova d'esame e, malgrado continui a essere materia di insegnamento, lo studio non è più così incentivato.

Nelle più recenti linee guida a trazione nazionalista, i libri di testo sono stati depurati dalle influenze occidentali, mentre il ricco settore del tutoraggio – dove le lingue straniere avevano un peso rilevante – è stato fortemente ridimensionato, secondo i piani voluti dalla leadership comunista.

Tuttavia, l'ufficio degli Affari accademici dell'università di Xi'an ha spiegato che il cambiamento è da ritenersi solo come «una misura normale realizzata dall'ateneo in base agli sviluppi attuali», assicurando – secondo i media cinesi – che i corsi di inglese a livello universitario basati sul Cet continueranno a tenersi.

L'università rientra nel Double First Class University Plan, un elenco ufficiale che riunisce il 5% delle migliori università cinesi.

Allo stato, gran parte del mercato del lavoro per i laureati valuta ancora l'inglese un vantaggio competitivo e c'è un'alta probabilità che gli studenti con un'adeguata conoscenza abbiano più opportunità di impiego di fronte a una disoccupazione giovanile (16-24 anni) schizzata al 21,3%, secondo gli ultimi dati disponibili e la cui diffusione è stata sospesa due mesi fa dalle autorità centrali.

Gli studenti cinesi tornano di più in patria

Altro effetto della svolta nazionalista sono le crescenti tensioni geopolitiche: gli studenti cinesi un tempo desideravano lavorare all'estero e avere la cittadinanza straniera.

Nel 2022, invece, il numero di laureati del Dragone negli atenei stranieri che ha deciso di rientrare in patria è salito di un 8,6% annuo.

Malgrado sempre più studenti decidano a favore della formazione all'estero, molti poi scelgono di tornare a casa. La percezione di una maggiore ostilità all'estero nei confronti dei cittadini cinesi, ha riferito Bloomberg, sta cambiando i calcoli della Gen Z.