Trasporti Code bibliche a Dover, la Gran Bretagna accusa la Francia

Lunghe colonne di mezzi e attese di ore ed ore oggi al porto di Dover, tradizionale punto di accesso per mezzi e persone che attraversano la Manica tra la Francia e il Regno Unito.

Lo sottolineano i media britannici mentre l'autorità portuale della città inglese dichiara per le prossime ore uno stato di allerta ("critical incident"), non senza puntare il dito sulle responsabilità attribuite alle negligenze francesi per questo nuovo intoppo ai trasporti della stagione estiva post Covid.

In una durissima dichiarazione diffusa stamattina, i responsabili del porto di Dover hanno bollato come «miseramente inadeguata» la presenza attuale del personale francese addetto ai posti di controllo.

«A dispetto dei piano che il Porto di Dover aveva predisposto da mesi in vista di un'estate prevedibilmente affollata – si legge nella nota – dobbiamo affermare di essere profondamente frustrati per le risorse di personale miseramente inadeguate garantite dalla Francia» ai propri controlli di frontiera «di notte e nelle prime ore del mattino».

Carenze che rallentano il passaggio di mezzi, merci e passeggeri, insistono i britannici, ammonendo gli utenti sulla prospettiva di attese snervanti (che alcuni camionisti denunciano ad esempio essersi già protratte per oltre 12 ore fra ieri e oggi).

Il problema degli organici nei trasporti, alleggeriti dai tagli nella fase di lockdown e restrizioni più pesanti della pandemia e non compensati ovunque tempestivamente dopo la ripresa dei viaggi di questi ultimi mesi, ha già investito fra gli altri il settore degli aeroporti: con disagi e disservizi che in queste settimane stanno colpendo in particolare mega scali europei come Londra-Heathrow, Amsterdam, Francoforte o Parigi-Roissy.

SDA